VEZELAY
L. Cabrero-Ravel
VÉZELAY (lat. Viseliacum)
Città della Francia sudorientale (dip. Yonne), nella regione storica della Borgogna.
V. prende origine da un monastero femminile fondato probabilmente [...] caratteri innovativi. L'origine dello stile di questi capitelli, le cui analogie con il repertorio della prima artegotica sono in alcuni casi manifeste (capitelli a baldacchino), andrebbe individuata in Linguadoca, più precisamente a Tolosa (Saint ...
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TURINGIA
J. Herrmann
(ted. Thüringen)
Regione della Germania centrale che si estende tra il massiccio dello Harz meridionale, il corso superiore della Werra e la Saale. Nucleo del territorio è il bacino [...] parrocchiali e le chiese rurali romaniche sono presenti, accanto alle basiliche, anche esempi di Hallenkirchen (Jena, Saalfeld).L'artegotica si sviluppò nella regione a partire dal 1230 e subì l'influsso di Magdeburgo, Marburgo e Halberstadt. Ebbero ...
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ANDRÉS, Giovanni
Miquel Batllori
Nacque a Planes, nell'antico regno di Valenza (oggi in provincia di Alicante, Spagna), il 15 febbr. 1740, da Miguel (di famiglia di origine aragonese stabilitasi nella [...] , misconosceva i valori del barocco, che considerava l'epoca del cattivo gusto; del Medioevo non salvava né l'artegotica né alcun'altra sorta di cultura fuorché quel prerinascimento greco-arabo, già accennato, e tutto ciò che nelle scienze ...
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TRANSILVANIA e BANATO
R. Theodorescu
Regioni dell'Europa centroorientale. La T. (ungherese Erdély; ted. Siebenbürgen) fa parte della Romania ed è situata all'interno dell'arco carpatico, costituita [...] mileniu de artă la Dunărea de Jos (400-1400) [Un millennio di arte nel Danubio inferiore (400-1400)], Bucureşti 1976; V. Drăgut, Arta gotică în România [L'artegotica in Romania], Bucureşti 1979; M. Porumb, Dicţionar de pictură veche românească din ...
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MARIANI, Valerio
Tommaso Casini
– Nacque a Roma da Lucio, archeologo, e da Emma Simonetti il 15 genn. 1899, primo di sei figli (gli altri furono Virginia, Lucilla, Cesare, Emilio e Aurelio). La famiglia [...] Guttuso. Dopo la laurea, grazie a una borsa di studio, trascorse un periodo tra Arles e Parigi conducendo ricerche sull’artegotica e italiana nella Francia meridionale.
Agli anni 1921-26 risalgono le sue prime pubblicazioni nei periodici Rassegna d ...
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Andrea di Jacopo d'Ognabene
L. Gai
Orafo pistoiese, noto dal 1284 e operoso fino al 1320 circa. Già maggiorenne nel 1284 (Gai, 1984, p. 57), nel 1287 doveva essere pagato per un calice da lui "rifatto", [...] Italia, III, Roma 1969, coll. 765-766.
U. Middeldorf, Gli inizi figurativi del Gotico a Pistoia, in Il Gotico a Pistoia nei suoi rapporti con l'artegotica italiana, "Atti del secondo Convegno internazionale di studi, Pistoia 1966", Roma 1972, pp. 79 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A Siena il passaggio dall’arte bizantina allo stile gotico si compie in pittura grazie [...] fondo bianco che funge da schienale al trono e sostituisce l’irreale fondo d’oro.
Maturità di Duccio. Verso l’artegotica
Dopo la Maestà fiorentina il pittore riceve, nel 1287, l’importante commissione per la vetrata circolare dell’abside del Duomo ...
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BONACCORSO di Cino
V. Ascani
(o Buonaccorso)
Pittore fiorentino attivo intorno alla metà del Trecento. Al 1345 risalgono le note che testimoniano saldate al pittore "le dipinture del pellegrinaio nuovo" [...] 3-12; A. Meoni, Lo spedale di Prato e i suoi affreschi, Prato arte e storia 3, 1962, pp. 15-21; U. Procacci, Quattro virtù di del sec. XIV, in Il Gotico a Pistoia nei suoi rapporti con l'artegotica italiana, "Atti del II Convegno internazionale ...
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BEVIGNATE (Benvegnate)
Pico Cellini
Benedettino silvestrino, nato a Cingoli (Macerata), fu attivo come architetto, e forse scultore, da circa la metà del sec. XIII ai primi decenni del XIV per un vasto [...] umbra, assai notevole ed originale nel contesto dell'artegotica italiana.
BIBL.: C. Crispolti, Perugia Augusta 4; III, pp. 3 S.; P. Cellini, Appunti orvietani,II,in Riv. d'Arte,XXI(1939), pp. 238 s.; R. Bonelli, Il problema critico dei disegni per la ...
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DOMENICO di Agostino
Silvia D'Argenio
Abitante nel "popolo" di S. Quirico a Siena, era figlio di Agostino di Giovanni e Lagina di Nese e fratello di Giovanni di Agostino, scultore e architetto, impegnato [...] S. Francesco a Siena, Siena 1971, p. 16, figg. 45-53; Id., Scultori senesi a Pistoia, in Il Gotico a Pistoia nei suoi rapporti con l'artegotica ital., Atti del II Convegno internazionale di studi.... Pistoia 1966, Roma 1972, pp. 149-160, figg. 5-10 ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...