Gandhāra (gr. Γανδαρίς) Denominazione antica della regione pianeggiante che si estende ai confini nord-occidentali dell’India e ha come centro principale la città di Pēshawār: zona aperta da epoche remote [...] settentrionale. Il periodo tra la metà del 7° sec. e la conquista islamica dell’11° sec. è quello delle due dinastie Shāhī, la prima turca fino alla metà del 9° sec., l’altra indù.
L’arte del G. nasce nel 1° sec. a.C., affermandosi nei secoli ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] materiale di costruzione, mentre il chiostro è di ispirazione islamica. Nell’architettura civile si propaga la moda dei e l’altra, verde con figure, di Paterna e Teruel. L’arte m. produsse anche ricchi tappeti, tessuti, intagli e mobili. L’influsso ...
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Architetto spagnolo (n. Tudela 1937). Si è formato alla Scuola di architettura di Madrid con F. J. Saénz Oiza, lavorando poi negli studî di quest'ultimo e di J. Utzon (1961-62). Vincitore del premio Roma [...] tecnologie avanzate, evocano effetti caratteristici dell'architettura ispano-islamica: Bankinter a Madrid (1972-77); Museo Wellesley, Massachusetts (1993); il complesso dei musei di arte moderna e architettura a Stoccolma (1997); il Centro culturale ...
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MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
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L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] eredità nella pratica, se non nella teoria, il califfato islamico. È quindi questa una linea di sviluppo che, e cittadino - pose come tema quasi esclusivo della sua speculazione e della sua arte l'uomo, che è poi l'uomo greco, e gli mancò la simpatia ...
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VESTI (franc. vêtements, habits; sp. trajes; ted. Kleider; ingl. clothes)
George MONTANDON
Raffaele CORSO
Luigi GIAMBENE
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Alle voci abbigliamento e moda è trattata, nel suo insieme, l'evoluzione [...] il piede è generalmente nudo, come nell'Oceania.
Nel mondo islamico, a cavallo su tre continenti, sebbene si trovino scarpe e o annodate (Belgio, Borgogna, ecc.).
Come in genere dell'arte popolare, anche del costume del popolo è stato detto che esso ...
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ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] fenomeni religiosi dell'Oriente, il manicheismo, per es., e l'Islām, non si comprendono se non da chi sappia penetrare lo spirito di diritto, le credenze cosmologiche, le scienze naturali, l'arte sia dell'età storica sia dell'età preariana, la ...
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PAPIROLOGIA
Medea NORSA
Giorgio LEVI DELLA VIDA
. Questo vocabolo, sorto da poco più di trent'anni, è usato impropriamente a indicare la più recente tra le discipline ausiliari dell'antichità classica, [...] del sec. III a. C. mostrano già un'arte grafica molto progredita e sicura e uno stile assolutamente distinto noto dalla tradizione letteraria anche per il resto dell'Oriente islamico, pur mancandone la documentazione diretta) l'uso della carta ...
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PALEOGRAFIA
Guglielmo Cavallo
Paola Supino Martini
Giuliano Tamani
Angelo Michele Piemontese
(XXVI, p. 34; App. III, II, p. 352; IV, II, p. 724)
Paleografia greca. − Prima di questi ultimi decenni, [...] fulcro e raccordo delle varie manifestazioni della civiltà islamica in quanto fondata sulla divulgazione del testo divino of the Middle East.
Studi ausiliari: A.M. Piemontese, Arte persiana del libro e scrittura araba, in Scrittura e Civiltà, ...
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SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] la casa del profeta in Medina e proprio da essa derivò questo tipo di costruzione tanto importante per l'arte e la religione islamica.
Anche la Chiesa cristiana conobbe sin dai primi secoli numerosi luoghi venerati e santuarî, in parte derivati dai ...
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KALĪLAH e DIMNAH
Francesco Gabrieli
. Celebre raccolta di apologhi di origine indiana, che, tradotta nel sec. VI d. C. dal sanscrito in pehlevico e nell'VIII dal pehlevico in arabo, si è diffusa in [...] , mediante apologhi, non tanto precetti morali quanto l'arte del governo, all'occorrenza anche con l'astuzia e anello trasmissore dell'opera indiana, così ampliata, al mondo islamico e cristiano. Purtroppo, questo importantissimo testo non ci è ...
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moresco
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. m. -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi fino al 1492: il capo pescatore era...
romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...