Pittore, nato a Livorno il 6 settembre 1825, morto a Firenze il 30 agosto 1908. Allievo di Giuseppe Baldini, che ben poco poté insegnargli, entrò poi (1846) all'accademia di Firenze, studiando nella scuola [...] tra l'Ingres e il Manet, che il F. però neppur conosceva. Dipinse anche la Maria Stuarda (Firenze, Galleria d'artemoderna) ove il motivo romantico è trattato come un bozzetto "a macchia". E intanto pensava ad altri quadri storici. Nel '61 Giovanni ...
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Pittore, nato a Verona sul finire del 1827, morto in Roma il 21 marzo 1902. Frequentò l'Accademia di belle arti in Venezia, quindi nel 1853, desideroso di libertà civile e artistica, si recò a Firenze, [...] scolari, ma maestri. Distaccato in seguito da Firenze, il C. dipinge nel 1864 il Bagno fra gli scogli (Galleria di artemoderna di Firenze) che, proprio per quella violenza di colorito e di chiaroscuro che non le conciliò allora il favore dei pittori ...
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Pittore, nato il 25 febbraio 1846 in Barletta, morto il 21 agosto 1884 a Saint-Germain-en-Laye. Studiò pittura con G.B. Calò, col Dattoli e, per pochi mesi, con Gabriele Smargiassi nell'Accademia di Napoli, [...] ; A. Cecioni, Scritti e ricordi, Firenze 1905; V. Pica, G. De N., Milano 1914; A. Colosanti, Catalogo della galleria naz. di artemoderna, Roma-Milano s.a.; U. Ojetti, Ritratti d'artisti italiani, II, Milano 1923, pp. 67-80; M. Filograsso, G. De N. e ...
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Pittore e incisore, nato a Sesto S. Giovanni (Milano) il 6 febbraio 1831, morto a Perugia il 16 dicembre 1869. Studente di legge nell'università di Pavia, prima di laurearsi abbandonò il giure per la pittura. [...] è soprattutto evidente nei bozzetti: negli Etruschi a Perugia o nella Gioventù di Lorenzo de' Medici (Roma, Galleria naz. d'artemoderna) o nel Ponte S. Angelo (ibid.) o nei numerosi schizzi per la tela del Borgia nei quali le rapide macchie, le ...
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Scultore, nato a Pescia in provincia di Pistoia il 15 giugno 1875. Fu a Palermo impiegato di libreria e disegnatore di giornali; nel 1899 a Firenze, avendo trovato a occuparsi presso una tipografia, cominciò [...] al fronte. Dal 1920 insegna plastica nel R. Istituto d'arte a Firenze, in una scuola folta d'allievi. Partito da ottobre 1921; U. Ojetti, L. A., in Ritratti d'artisti italiani, II, Milano 1923; L. A., nella collana Artemoderna italiana, Milano 1926. ...
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Pittore, nato a Torino il 13 agosto 1880, vivente a Firenze, ove insegna pittura all'Accademia di belle arti. Alunno di G. Grosso all'Albertina di Tonno, a vent'anni esordì con l'Annunciazione. Vinto nel [...] dell'esecuzione, specialmente nella Scuola, che ottenne nel 1929 il primo premio Carnegie e fu acquistata per la Galleria d'artemoderna di Pittsburg. Oltre le citate, altre opere sue si conservano nelle rammentate gallerie e in quelle di Venezia, di ...
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Pittore, nacque a Ferrara il 31 dicembre 1842 da Antonio (1789-1872) che era stato allievo a Roma di Tomaso Minardi e, ristabilitosi presto e, definitivamente in patria, fu pittore operoso di ritratti, [...] i maestri locali del Cinquecento. Appresi dal padre i principî dell'arte e per consiglio di lui, il B. si stabilì sul del quale dipinse poi il ritratto ora esistente nel Museo d'artemoderna di quella città. Egli deve la ricchezza e la notorietà alla ...
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Pittore, nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928. Studia al Carnegie Institute of Technology di Pittsburgh. A New York inizia l'attività come disegnatore pubblicitario; verso l'inizio degli anni Cinquanta datano [...] Museet di Stoccolma, nel 1970 al Museum of Contemporary Art di Chicago e al Museo d'ArteModerna di Parigi, e nel 1971 alla Tate Gallery di Londra. Fin dalle sue prime opere W. mostra la propria preferenza per una tecnica espressiva impersonale ...
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Pittore, nato a Novara il 4 dicembre 1886, vivente a Torino. Si è laureato in legge a Padova nel 1907. Si dedicò alla pittura frequentando lo studio di Giovanni Vianello e studiando Tiziano. Col ritratto [...] e aristocratico, originale e tradizionale al tempo stesso; mentre nelle sue ultime opere, come Lo straniero (Galleria d'artemoderna di Firenze) sembra che il C. tenda quasi ad ammorbidire un po' quella maniera squadrata e compatta. Il Casorati ...
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Pittore, nato a Ronco (Canton Ticino) il 25 ottobre 1821, morto a Firenze l'8 marzo 1891. Ottenne la cittadinanza italiana. Recatosi a Firenze nel 1833, fu ammesso all'Accademia del disegno dove compì [...] della Madonna del Sasso, sopra Locarno (1869-71), la Strage dei Maccabei, l'Ecce homo (1880-90, Galleria d'artemoderna, Firenze), non abbandonò mai un certo fare accademico in cui riecheggiavano le formule della sua prima educazione alla scuola del ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...