Píttore, nato in Roma il 21 settembre 1870. Apprese gli elementi della pittura dal padrigno, buon pratico, poi entrò nell'Istituto di belle arti, dove ritornò poi, ad insegnar pittura nel corso superiore. [...] molta serietà, ma pure un certo freddo. Delle sue migliori opere rammentiamo La vanitosa, nella Galleria nazionale d'artemoderna (Roma); La famiglia, dipinto a olio, come il precedente; e Il Pescatore.
Bibl.: A. Colasanti, La galleria nazionale ...
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Pittore, nacque a Mede di Lomellina il 7 dicembre del 1881, e studiò nell'Accademia di Brera. Nel 1908, vinto il premio Mylius col dipinto l'Eroe, entrò nella vita artistica milanese, dividendo con l'Alciati [...] 'Algeria, in Inghilterra e in Francia. Delle sue numerosissime opere le più rappresentative sono: Teletta (alla Galleria d'artemoderna di Milano), i ritratti di Maria Melato, di Lydia Borelli, ecc., paesaggi di Rodi, della Tunisia e delle regioni ...
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Scultore, nato a Crema il 27 maggio 1854, morto a Milano il 16 febbraio 1923. Inscritto giovinetto all'Accademia di Brera, vi ebbe a maestri Giosuè Argenti e Francesco Barzaghi. Ma trovò presto la sua [...] al suo ideale di arte serena, in cui l'ossequio alla tradizione appare temperato di modernità.
Bibl.: G. Battelli, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con bibl.); A. Colasanti, La galleria nazionale d'artemoderna in Roma, Milano ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] di esplicitare e approfondire. È tuttavia chiaro che non si può parlare di ‘e.’ indipendentemente dall’‘arte’ e dall’‘opera d’arte’ in senso estetico moderno, e viceversa: tali nozioni si determinano a vicenda e costituiscono ciò che può essere detto ...
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(sp. Barcelona) Città della Spagna nord-orientale (1.595.110 nel 2007), situata sulla costa mediterranea, fra il delta del fiume Ebro (costa di Ponente) e i Pirenei catalani (costa di Levante), capoluogo [...] piano di rinnovamento urbanistico di I. Cerdá (1859). Il modernismo ha lasciato la sua impronta, oltre che con la grande personalità A. Tàpies; la Fundació La Caixa, sede espositiva di arte contemporanea.
Contea di B. Fondata nell’801 da Carlomagno, ...
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Storico dell'arte (Pietra Ligure 1877 - Roma 1962), docente nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano (1905-06), prof. di storia dell'arte medievale e moderna nelle univ. di Torino (1907-14) e di [...] (1914-26), quindi in quella di Roma (1926-48) di storia dell'arte medievale e di storia dell'arte del Rinascimento e moderna. Già nel suo primo scritto (Precetti d'arte italiani, 1900) poneva le premesse fondamentali alla sua ricerca. Seguì a Roma ...
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FOTOGRAFIA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e γράϕω "scrivo")
Carlo RODANO
Leone Andrea MAGGIOROTTO Giulio COSTANZI
Processo fotochimico di riproduzione delle immagini che si formano in una camera oscura. [...] da 30 a 60 secondi con aperture F: 16.
Il processo moderno alla gelatina-bromuro, a differenza di quello al collodio, si deve difficile il ritratto. J. Petzval fece fare all'arte fotografica un grandissimo passo avanti, calcolando l'obiettivo da ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] più candido e semplice, lo seguiva da gran tempo come maestro d'arte e di pensiero. Gli aveva tempo addietro indirizzato un carme per averne di tutto il discorso: la sapienza antica e la fede moderna. Ma consertare questa a quella non fu forse il suo ...
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PIERO della Francesca (detto anche dei Franceschi: Piero di Benedetto da Borgo San Sepolcro; Petrus Burgensis; Petrus de Burgo S. S.)
Pietro Toesca
Pittore e teorico dell'arte. Non è probabile ch'egli [...] la mente scientifica ebbero in lui concordi il senso pittorico e l'arte nel cercare e nell'esaltare quella solidità e fermezza di forma e sua arte. I matematici osservano che vi sono applicate nozioni poi sviluppate nella moderna geometria ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] doveva essere collocata la perdita di Dio di cui soffre l'uomo moderno, e che avrebbe prodotto "il misticismo laico, il titanismo o Ottocento, il positivismo, e del più avanzato tentativo di arte realistica, il verismo" (C. Salinari, Miti e ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...