Architetto e urbanista giapponese, nato a Osaka il 4 settembre 1913. Dopo gli studi d'ingegneria presso l'università di Tokyo, entrò nel 1938 a lavorare nello studio di Maekawa (v.) del quale divenne assistente. [...] giapponese da un lato, e alle poetiche dell'arte programmata dall'altro, sembra dunque essere chiaramente implicato in The Japan architect, giugno 1956; L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari 1960; K. Tange e il suo gruppo, Un piano per ...
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Denominazione di un gruppo di architetti inglesi formato da W. Chalk (Londra, 7 luglio 1927-7 agosto 1987), R. J. Herron (n. a Londra il 12 agosto 1930), D. Crompton (n. a Blackpool, Lancashire, il 29 [...] con il gusto figurativo della Pop Art, dell'arte programmata e di molte manifestazioni delle neoavanguardie.
Hanno Bari 1974, pp. 463, 466-75, 480; B. Zevi, Storia dell'architettura moderna, Torino 1975, pp. 432-33; M. Tafuri, F. Dal Co, Architettura ...
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SIZA VIEIRA, Alvaro
Gianni Celestini
Architetto portoghese, nato a Matosinhos (Porto) il 25 giugno 1933. Studiò architettura nella Escola Superior de Belos Artes di Porto, laureandosi nel 1955; fino [...] volta stabilisce. Assunzione e re-interpretazione dell'eredità dell'architettura moderna (A. Loos, A. Aalto, Le Corbusier) sono gli di Porto, e il progetto per il Museo d'Arte contemporanea di Santiago de Compostela in Spagna. Ha partecipato ...
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PORTOGHESI, Paolo
Mario Pisani
Architetto, storico e teorico dell'architettura, nato a Roma il 2 novembre 1931. Laureatosi nel 1957, ha insegnato Storia della critica (1962-66) all'università di Roma, [...] la famosa Via Novissima, significativa per il rilancio dell'architettura moderna; dal 1983 al 1992 è stato presidente della Biennale 1988); Teatro Catanzaro, 1988); Centro di cultura ed arte (Montegiordano, 1988); edifici termali (Nocera Umbra, 1989 ...
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WACHSMANN, Konrad
Sergio Polano
Architetto tedesco, nato a Francoforte sull'Oder il 16 maggio 1901. Elementi modulari e perciò teoricamente combinabili all'infinito dànno vita all'architettura "infinita", [...] si basa essenzialmente su due postulati: l'architettura moderna tende a eliminare il "monumentale"; la tecnica delle formato. Dopo aver studiato con H. Poelzig nella scuola di Arte applicata a Berlino, egli si dedicò a studi tecnologico-strutturali ...
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Architetto, nato ad Amburgo il 14 marzo 1868 da famiglia austriaca, morto nel 1938. Dopo aver studiato all'Accademia di belle arti di Karlsruhe, quindi a Düsseldorf e a Monaco, dove lavorò come pittore [...] del Behrens del rinnovamento dell'architettura e dell'arte applicata in rapporto alla produzione industriale si formula Lexikon der Baukunst, I, Berlino 1929; N. Pevsner, Pioneers of Modern Movement, Londra 1936; A. Popp, 10 Jahre Architektur um P. ...
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VITICCIO
Goffredo BENDINELLI
. I viticci o cirri, organi caratteristici delle piante rampicanti, che dalla pianta di vite prendono il nome di viticci, trovano già nel campo dell'arte antica figurata [...] della pianta di vite, insieme con grappoli e con pampini, così in fregi architettonici scolpiti, come in opere pittoriche e musive.
Nell'arte medievale e moderna il viticcio continua a essere usato come elemento decorativo nell'aspetto datogli dall ...
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MAEKAWA, Kunio
Vittorio Franchetti Pardo
Architetto giapponese, nato a Niigatashi il 14 maggio 1905. Ha studiato all'università di Tokyo (1925-28), e si è poi recato presso lo studio di Le Corbusier [...] civico.
Vedi tav. f. t.
Bibl.: L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari 1960; Encyclopaedia of modern architecture, Londra 1962; Enciclopedia Universale dell'Arte, vol. X, Firenze 1963; Orientali moderne correnti; M. Tafuri, L'architettura ...
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Architetto e urbanista, nato a Torino il 4 aprile 1915. Si è dedicato allo studio teorico della disciplina urbanistica e all'attività pratica di pianificazione urbana e territoriale, a partire dal clima [...] redatto la voce Urbanistica nell'Enciclopedia Universale dell'Arte.
Bibl.: Piano Regionale Piemontese, in Metron, 14 (fascicolo monografico), 1947; B. Zevi, Storia dell'architettura moderna, Torino 1954; G. Abbate, in Enciclopedia dell'architettura ...
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Architetto olandese, nato ad Amsterdam il 6 luglio 1884. È stato ufficiale del genio militare (1905-1913), ingegnere comunale a Leida, e dal 1915 è direttore dei lavori pubblici a Hilversum. A questa città, [...] più significativo per chi voglia studiare l'architettura moderna dell'Olanda. Oltre ai grandi blocchi di "romantica" di Amsterdam e quella rigidamente razionalista di Rotterdam; la sua arte è quasi scultura in masse costruttive.
Bibl.: J. P. Mieras ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...