Nome d'arte del pittore Gino Bonichi (Macerata 1904 - Arco 1933). Fu protagonista della cosiddetta scuola romana (o scuola di via Cavour) con M. Mafai, che conobbe nel 1924 e al quale fu unito da profonda [...] , 1930, coll. Mattioli; Il cardinale decano, 1930, Roma, Galleria comunale d'artemoderna; Piazza Navona, 1930, e Ritratto di Ungaretti, 1930-31, Roma, Galleria nazionale d'artemoderna). La prestanza fisica, che lo aveva portato da giovanissimo a ...
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Storico dell'arte italiano (Modena 1885 - Roma 1961), figlio di Adolfo. Figlio di Adolfo, intraprese la carriera universitaria, insegnando a Torino, in Francia e negli Stati Uniti. In Italia nel dopoguerra [...] de l'Impressionisme (2 voll., 1939); Come si guarda un quadro. Da Giotto a Chagall (ed. ingl. 1945, ed. it. 1948); Pittura contemporanea (1948); Da Manet a Lautrec (1950); Premesse teoriche dell'artemoderna (1951); Pittori italiani d'oggi (1958). ...
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Pittore italiano (Mantova 1912 - Roma 1995). Dopo gli studî a Venezia si stabilì a Roma dove fu tra i promotori dell'Art Club (1945) e di Forma I (1947); aderì poi a Fronte nuovo delle arti, al gruppo [...] una rete di linee scure o arricchite da inserti polimaterici (Rivolta, 1948, Composizione, 1966, Roma, Galleria nazionale d'artemoderna), a volte, con segno dinamico, si irradiano monocrome o fluorescenti nella quasi totalità del quadro con inediti ...
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Pittore italiano (Monte Vidon Corrado 1894 - ivi 1958). Studiò all'accademia di belle arti di Bologna con G. Morandi, coltivando nel frattempo i suoi interessi letterarî. Negli anni successivi alla prima [...] Kandinskij e Kupka, maturando la crisi che doveva portarlo alla pura astrazione (Obelisco, 1934, Milano, Galleria d'artemoderna). Tra i protagonisti dell'avanguardia milanese legata alla galleria Il Milione, dopo un breve avvicinamento alla poetica ...
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Scultore, regista e coreografo belga (n. Anversa 1958). Nei suoi lavori teatrali ha mantenuto sempre centrale l'esperienza della corporeità, mentre, nelle arti visive, sua caratteristica è l'uso di insetti, [...] insetti che ricopre o completa le sue sculture: un rapporto tra arte e scienza che rimanda a una passione ereditata dal suo celebre , Chapelle Saint-Charles, Roma, Galleria comunale d'artemoderna e contemporanea) o sculture come Heaven of Delight ...
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Architetto di origine cinese (Guangzhou 1917 - New York 2019), naturalizzato statunitense nel 1948. Massimo interprete dell'International style, il linguaggio architettonico di P. è caratterizzato dal [...] dello studio, fra le più recenti delle quali si ricordano: Miho Museum, Shigaraki, Giappone (1989-97); Museo di artemoderna Grand-Duc Jean, Kirchberg, Lussemburgo (1999-2006); Suzhou Museum, Suzhou, Cina (2003-06); Macau Science Center (2006-2009 ...
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Pittore, scenografo, scrittore d'arte italiano (Modena 1894 - Roma 1956). Fu uno dei più noti rappresentanti del futurismo, cui aderì dal 1912, contribuendovi con «manifesti» e scritti polemici, caratterizzando [...] delle varie possibilità offerte dal polimaterismo (Rapporti armonici, 1954; Astrazione plastica X, 1955, Roma, Galleria nazionale d'artemoderna). Di grande interesse è il suo contributo teorico nel campo della scenografia teatrale (da Scenografia e ...
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Pittore (n. Arco 1858 - m. sullo Schafberg, Engadina, 1899). Con tecnica divisionista realizzò ampie composizioni di soggetto naturalista, caratterizzate da sfuggenti tagli prospettici e da pennellate [...] ampie composizioni rese con tecnica divisionista (Alla stanga, 1886, Roma, Galleria nazionale d'artemoderna; Le due madri, 1889, Milano, Galleria d'artemoderna; Alpi di maggio, 1890, Amsterdam, Rijksmuseum) celebrano un senso di quiete panica, una ...
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Collezionista d'arte italiano (Milano 1923 - ivi 2010). La sua raccolta rappresenta una sintesi eccezionale delle testimonianze più avanzate e significative dell'arte contemporanea. Essa si è costituita [...] ha donato circa 200 opere di artisti statunitensi ed europei al Museo cantonale d'arte di Lugano; al 2000 risale il deposito permanente di 70 opere al Museo d'artemoderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Nel 1996 la Villa di Biumo, insieme a ...
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Pittore (Vasto 1818 - Napoli 1899). Rinnovatore della pittura napoletana ottocentesca, P. abbandonò lo stile accademico per dedicarsi allo studio del vero, soprattutto di paesaggi e di animali, in sintonia [...] diretto e immediato realismo di intima intonazione poetica. I gruppi più cospicui di opere di P. si trovano nella Galleria d'artemoderna a Roma e in quella del museo di Capodimonte a Napoli. Tra i suoi allievi si ricorda specialmente F. P. Michetti ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...