JACOVACCI, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Giovanni e Caterina Jacovacci, nacque a Roma il 30 genn. 1838. Rimasto orfano a cinque anni (De Gubernatis), compì gli studi al Collegio Romano e, successivamente, [...] di Celentano e D. Morelli. Il quadro fu acquistato dal ministero della Pubblica Istruzione per la nuova Galleria nazionale d'artemoderna, dov'è ancora oggi.
Nel 1884 lo J. presentò all'Esposizione di Torino Un episodio della caduta della Repubblica ...
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PAGLIANO, Eleuterio
Eugenia Querci
PAGLIANO, Eleuterio. – Nacque a Casale Monferrato il 5 maggio 1826, quartogenito di Felice, medico, e di Angela Bonzanino.
Definito da Raffaello Barbiera (1905, p. [...] 57; F. Mazzocca, in Domenico Morelli e il suo tempo (catal.), Napoli 2005, pp. 50, 98; A. Villari, in La Galleria d’artemoderna e la villa reale di Milano, a cura di F. Mazzocca, Cinisello Balsamo 2007, p. 146; La Pinacoteca Ala Ponzone. L’Ottocento ...
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CUCINOTTA, Saro
M. Antonietta Fusco
Nacque a Messina il 18 sett. 1830. Sulla data di nascita, come del resto su tutta la biografia del C., esistono lezioni controverse: accettiamo quella, di solito [...] si firmava con lo pseudonimo di Ciarusarvangadàrsana, in sanscrito: come più tardi spiegò con tono scherzoso V. Imbriani (Artemoderna, 1865, n. 2), il nome significava "pulchram omnium membrorum speciem habens".
Il metodo critico del C. è chiaro ...
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GALANTE, Nicola
Maria Teresa Roberto
Nacque a Vasto, in Abruzzo, il 7 dic. 1883 da Luigi, falegname, e da Rosa Raiani. Perfezionatosi in ebanisteria alla scuola di arti e mestieri di Chieti, nel 1907 [...] premio Delleani di Biella, ora presso il Museo del territorio, e Pesci e ventaglio del 1955 (Torino, Galleria civica d'artemoderna e contemporanea) - il G. ritrovò le affinità con la pittura fauve rimaste inespresse negli anni Venti. Fino all'ultimo ...
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BARBIANO di Belgioioso, Ludovico
Nicola Raponi
Secondogenito del principe Antonio e di Barbara Elisabetta d'Adda, nacque a Milano il 3 genn. 1728. Compiuti gli studi legali, intraprese la carriera militare, [...] tra i.beni della corona; ora è sede del Museo milanese d'artemoderna. Tra i ricordi più singolari del B. è un originale e 4 (1936), pp. 467-479; P. Mezzanotte-G. Bascapè, Milano nell'arte e nella storia,Milano 1948, pp. 72 S.; P. Mezzanotte, L' ...
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GIORGI, Fillide (Filli)
Giovanna Uzzani
Nacque a Firenze il 20 genn. 1883 da Fausto, impiegato del ministero delle Finanze, e da Ernesta Gori.
Nel 1899 si iscrisse, direttamente al secondo anno di corso, [...] a dirigere dal 1928 l'orchestra di Firenze.
Nel 1920 la G. inviò cinque dipinti all'Esposizione internazionale d'artemoderna di Ginevra, dove riscosse gran successo, e si preparò alla I Biennale romana del 1921, nella quale espose tre nature ...
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GHISLANZONI, Alberto
Adriana Ghislanzoni
Nacque a Roma il 28 dic. 1892 da Aristide e Maria De Blasio. Dalla famiglia ereditò l'amore per gli studi classici e la musica. Iscrittosi nella sua città alla [...] il G. commentò favorevolmente Il discorso del cancelliere Hitler sull'artemoderna, con cui veniva lanciata la celebre invettiva contro le pretese "degenerazioni" dell'artemoderna causate dalla cultura "bolscevica" ed "ebraica" in difesa dei valori ...
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PERUZZI, Osvaldo
Francesca Franco
PERUZZI, Osvaldo. – Nacque a Milano il 25 maggio 1907 da Guido e da Melania Rinaldi, entrambi originari di Colle di Val d’Elsa. Nel 1908 i genitori si trasferirono [...] di Italo Balbo e inviato a Parigi per l’Esposizione universale del 1937; Aeropittura n. 5 (1934, Roma, Galleria d’artemoderna di Roma Capitale), esposto alla XXI Biennale veneziana del 1938 e alla III Quadriennale del 1939, dove fu acquistato dal ...
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LEVI, Moisè Luigi (Ulvi Liegi)
Paola Pietrini
Figlio di Adolfo e di Clery Montalcino, nacque a Livorno l'11 ott. 1858 in una facoltosa famiglia di origine ebraica.
Sostenuto e incoraggiato dai genitori [...] incisioni realizzate dal L., un'acquaforte che ritrae Fattori nel suo studio nell'atto d'incidere (1898: Piacenza, Galleria d'artemoderna Ricci Oddi). In questi stessi anni il pittore iniziò inoltre i suoi viaggi nel Nord d'Italia, che lo portarono ...
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DESMARAIS, Jean-Baptiste-Frédéric
Olivier Michel
Nacque verso il 1756 a Parigi, dove studiò pittura con G-F. Doyen, come si ricava dal suo brevet di pensionnaire redatto il 23 febbr. 1786 (Correspondance..., [...] Molino di Quosa) che permette di attribuirgli un altro conversation piece proveniente dalla coll. Praz (Roma, Galleria naz. d'artemoderna; Le stanze della memoria [catal.], Roma 1987, n. 44) del quale non si sono riconosciuti i personaggi. In questo ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...