GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] mestizia") connessa al lieto fine tragicomico e alla natura edonistica dell'arte, ma soprattutto alla nuova dialettica di poesia e musica, così come rilancia un concetto moderno di meraviglia che dilata il campo del poetabile in direzione dei valori ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] la dialettica, e perfino quelle che in epoca moderna si son chiamate comunicazioni di massa.
Attualmente possiamo il genere epidittico non nasce dalle esigenze pratiche, ma privilegia l’arte (le tecniche) e si dispone dunque all’esercizio dell’artista ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] dialogo di Pier vacopo Martello sopra la tragedia antica e moderna (1714).
Un'analoga responsabilità culturale motiva anche la ripresa vitalità di un nuovo modo di accostarsi all'opera d'arte; lesse lo Shaftesbury, preliminare al più tardo e critico ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] a delimitare rigorosamente il confine tra la razionalità moderna e l'irrazionalità primitiva, confinando quest'ultima a impostazione alla precedente Rivista europea. Seguì Natura e arte (1891), rivista illustrata quindicinale italiana e straniera ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] chiare e comunque tratto in inganno dalle voci fatte circolare ad arte dai Francesi su un prossimo sbarco in forze su Ponza e dal Principe di Canosa, Modena 1835; V. Gioberti, Il gesuita moderno, Losanna 1846, II, p. 325; P. Colletta, Aneddoti più ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] .C., in La Critica, 22 apr. 1896; Id., in Natura ed arte, 1º luglio 1901 (in seguito in L. Pirandello, Saggi,poese,scritti Giorn. del mattino (Napoli), 19 febbr. 1954; G. Luti, Il C. moderno, in Inventario, maggio-dic. 1954, pp. 144-56; E. Petrini, L ...
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EQUICOLA, Mario
Paolo Cherchi
Nacque ad Alvito (Frosinone) verso il 1470.
Della sua famiglia e del suo vero cognome non abbiamo notizie sicure. Secondo il Santoro - a tutt'oggi il maggior biografo dell'E. [...] in epistolari e in raccolte poetiche. Alla fortuna moderna dell'E. ha sicuramente nociuto l'estrema rarità di L'autografo del Libro de natura de amore di M. E., in Arte, pensiero e cultura a Mantova nel primo Rinascimento in rapporto con la Toscana ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] e delle regole della musica..., in La musica degli antichi e la musica dei moderni, a cura di M. Garda - A. Jona - M. Titli, Milano , Paris 1801, p. 198; A. Iranzo Herrero, Defensa del arte de la música y de sus verdaderas reglas, Murcia 1802, passim. ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] merita attenzione, in quanto rappresenta un modello di prosa d'arte della tarda antichità, col suo stile elaborato e il suo esaminare il sesto scritto degli Opuscula, al quale i moderni danno talvolta, a torto, il titolo di Paraenesis didascalica ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] il riscatto civile e il richiamo alla dignità dell'arte, la vena amoroso-sentimentale, le ballate popolari. Non autore dell'inno "Gli Apostoli" attribuito a G. Mameli, in Civiltà moderna, XI (1939), pp. 63-70. Per l'attività al ministero degli ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...