GREGORIO XV, papa
Alexander Koller
Alessandro Ludovisi nacque il 9 genn. 1554 a Bologna, terzogenito del conte Pompeo e di Camilla Bianchini. La famiglia, di origine fiorentina, si era stabilita dal [...] eccezione significativa di Gregorio XIII) che nella prima età moderna cercò di attuare nei confronti dell'Impero un progetto primo, un protetto del segretario di Stato Agucchi, intenditore d'arte, lavorò come architetto pontificio, tra l'altro per la ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] è il risultato di uno sviluppo impresso dagli scribi all'arte di raccogliere dati e di organizzarli, e che si e la redazione delle raccolte erudite dei presagi.
La moderna definizione di questi testi come 'scientifici' dipende dal fatto ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] introduzione dell'informatica nella storia della tecnologia moderna.A questa luce, anziché quali 'missionari 1130-1270, München 1985, pp. 387-384; A.M. Romanini, L'arte come ricerca e la ricerca del Medioevo, in Studi in onore di Giulio Carlo ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] sec. XVII è anche il secolo della grande arte barocca che nello Stato pontificio e soprattutto a . 2 P. Camporesi, Cultura popolare e cultura d'élite fra Medioevo ed età moderna, in Storia d'Italia, Annali, IV, Intellettuali e potere, Torino 1981, p ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] ed i suoi rapporti con l'architettura ed urbanistica romana e con l'arte sacra cfr. fra l'altro: J.A.F. Orbaan, Documenti sul ; M.A. Visceglia, Giubilei tra pace e guerre (1625-1650), "Roma Moderna e Contemporanea", 5, 1997, nrr. 2-3, pp. 431-56. Per ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] non si apprendono leggendo libri, come la scultura o l'arte dei fabbri, che sono tuttavia dette scienze a giusto titolo. autentica). Opera diffusissima anche a stampa e usata fino in Età moderna, a noi interessa per la seconda parte, in cui propone ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] 1784), "Atti e Memorie della Società Tiburtina di Storia e d'Arte", 11-2, 1931-32, pp. 72-8 (con il Santa Sede, 1813-1815, Torino 1904.
A. Omodeo, Cattolicesimo e civiltà moderna nel sec. XIX. Il cardinale Consalvi al Congresso di Vienna, "La Critica ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] preferite (Cicerone, Livio, Virgilio fra gli antichi; Petrarca fra i moderni), che trascriveva o sunteggiava per proprio uso. Copiando e imitando i di cogliere la bellezza intrinseca della natura e dell'arte, che sotto la sua penna divenne oggetto di ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] sua fisionomia, perdurante fino a tutta la prima età moderna, di organismo dominato dalle grandi aristocrazie italiane di estrazione da lui usata nell'adornare l'Urbe di opere d'arte e, soprattutto, di spettacoli, giustificò l'impiego del suo ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] ad Alessandria alla scuola di Ammonio è supposizione di studiosi moderni; i rapporti sicuri sono quelli indicati da Cassiodoro, che di vero "musicus" non è colui che esercita praticamente l'arte dei suoni mediante il canto o l'uso di qualche ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...