Pittore, nato ad Amsterdam nel 1921. La sua formazione si è svolta ad Amsterdam, dove nel 1946 espose in una prima personale. Legato dapprima al movimento olandese "Reflex", nel 1949 è stato uno dei fondatori [...] , e nel 1965 nei musei di Göteborg, Bruxelles, Amsterdam e Stoccolma. Tra le esposizione più recenti: quelle al Museo d'artemoderna di Parigi (1968) e all'Art Gallery di Toronto (1973). Vedi tav. f. t.
La forte carica espressionistica della sua ...
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Pittore, nato a Roma il 29 giugno 1927. Legato nella sua formazione alle esperienze delle avanguardie europee dei primi decenni del secolo, ha approfondito il suo mondo poetico personale nella ricerca [...] . Ha inoltre partecipato a importanti rassegne come la Biennale di Venezia, Pittsburgh International, "The responsive eye" al Museo d'artemoderna di New York. Numerosissime anche le personali sia in Italia che all'estero. Vedi tav. f. t.
Bibl.: M ...
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Pittore, nato a Bruxelles nel 1927. Legato al gruppo "Cobra", ne fu uno degli animatori. Si è trasferito a Parigi nel 1951, dove ha lavorato all'atelier d'incisione di Hayter. Tale interesse per la grafica [...] e Brema); alla Biennale di Venezia nel 1972; ai musei di Aalborg, Darmstadt, Rotterdam (1974); al Museo d'ArteModerna di Parigi (1975). Della poetica del gruppo di Cobra, A. sviluppò specialmente l'aspetto narrativo: la sua costante ironia ...
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Storico dell'arte, nato il 22 novembre 1850 a Reval, morto il 19 marzo 1932 a Tubinga. Fu professore di storia dell'arte nelle università di Monaco, Königsberg, Strasburgo (1892-1914). Quale rappresentante [...] sullo studio oggettivo delle fonti e dei monumenti, appartiene ad una delle conquiste più significative della storia dell'artemoderna in genere. La Kunstgeschichte in Bildern, pubblicata nel 1892-1902, già rivela gl'interessi universali del D., il ...
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Pittore, nato a Padova il 15 giugno 1915. Vive a Venezia. Figlio di un orafo e cesellatore, compì i suoi studî a Venezia e poi a Bologna con V. Guidi. Visse più tardi in Toscana e cominciò ad affermarsi [...] e colore si identificano a creare suggestioni liriche. Vedi tav. f. t.
Bibl.: Breddo, Venezia 1956 (monografia a cura di autori varî): R. Salvini, Guida all'artemoderna, Milano 1956; T. Sauvage, Pittura italiana del dopoguerra, Milano 1957, p. 371. ...
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VERUDA, Umberto
Virgilio Guzzi
Pittore, nato a Trieste il 6 giugno 1868, morto ivi il 29 agosto 1904. Nella città natale fece i primi studî di disegno, ma in Germania, e precisamente a Monaco di Baviera, [...] viaggio a Roma, si trasferì in questa città, dove dipinse il quadro Sii onesta, oggi nella Galleria nazionale d'artemoderna, considerato la sua opera migliore. Ivi, infatti, a parte il contenuto patetico, causa non ultima di successo, si riscontrano ...
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LAURENS, Henri
Corrado MALTESE
Scultore, nato a Parigi il 18 febbraio 1885. Vive a Parigi. Fu introdotto al cubismo da Braque nel 1911 e la sua prima importante scultura cubista in gesso è del 1912. [...] , tale concezione tende ora al monolitico (Femme accroupie, 1930; L'adieu, 1941, bronzo dorato, Parigi, Museo d'artemoderna), ora a un'articolazione spaziata e tesa dei volumi (Oceanide, 1932; La grande musicienne, 1938), riecheggiando motivi di ...
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GRIGNANI, Franco
Architetto, designer, pittore, nato nel 1908 a Pieve Porto Morone (Pavia). Laureatosi in architettura, dopo aver esercitato per qualche anno nel campo dell'architettura d'esposizione, [...] musei europei e degli Stati Uniti (Stedelijk Museum di Amsterdam, Victoria and Albert Museum di Londra, Museo d'artemoderna di Varsavia, Museum of Modern Art di New York). Vedi tav. f. t.
Bibl.: Graphic designers en Europe, 4, pp. 6-37, Friburgo ...
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(sp. Barcelona) Città della Spagna nord-orientale (1.595.110 nel 2007), situata sulla costa mediterranea, fra il delta del fiume Ebro (costa di Ponente) e i Pirenei catalani (costa di Levante), capoluogo [...] piano di rinnovamento urbanistico di I. Cerdá (1859). Il modernismo ha lasciato la sua impronta, oltre che con la grande personalità A. Tàpies; la Fundació La Caixa, sede espositiva di arte contemporanea.
Contea di B. Fondata nell’801 da Carlomagno, ...
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FOTOGRAFIA (XV, p. 782; App. II, 1, p. 963; III, 1, p. 663)
Aldo Gilardi
Emilio Ugoletti
In campo fotografico i fatti più notevoli negli ultimi anni sono stati di natura sociale e culturale, e riguardano [...] , definiti promozionalmente da taschino, rappresentano la versione moderna, e negli esemplari più costosi automatizzata, delle macchinette riporto delle immagini d'ogni genere, da quelle dell'arte a quelle direttamente eseguite dal vero dalla f. ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...