L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] fra i classici, F. Villani, V. da Bisticci, N. Machiavelli fra i moderni. Solo la frequenza assidua di simili "artefici" può garantire il rinascere di questa che è, appunto, "l'arte di scegliere e d'incidere tra i lineamenti innumerevoli delle nature ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] sottolineando la straordinaria circolazione delle opere in epoca moderna; dopo è stato inteso di volta in volta sempre teso a trascendere le limitazioni della parola, descrivendo opere d'arte o brani di musica, e più in generale mirando a una ...
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MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] sua interpretazione assai più generale e organica. Le esperienze più sottili e complesse dello spirito moderno, dalla psicologia alla scienza all'arte (Freud, Proust, Joyce), sono il "medium" nel quale, totalmente immerso, si muove il M. narratore ...
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Omosessuale, letteratura
Tommaso Girtosio
Quella di l. o. o gay (i due termini verranno qui usati, semplificando, come sinonimi) è una discussa categoria trasversale che congiunge l'Atene di Platone [...] nonostantela lunga storia di solidarietà tra movimento gay e femminismo), il nuovo statuto dell'arte in un'epoca in cui il 'privilegio della forma' modernista appare sempre più discutibile.
bibliografia
M. Foucault, Histoire de la sexualité, 3 voll ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898, morto a Berlino il 14 agosto 1956. Figlio di un dirigente industriale, si iscrisse, a Monaco, alla facoltà di medicina, ma frequentò, [...] Johanna der Schlachthöfe (1929-1931), una Giovanna d'Arco moderna ambientata fra i mattatoi di Chicago, e Die Mutter (1930 incantata, che rappresenta la cifra più profonda e originale dell'arte di B.
Assai valida anche la lirica (Hauspostille, 1927 ...
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VILLENA, Enrique de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato nel 1384, morto nel 1434; fu della stirpe reale d'Aragona per parte di padre e di quella di Castiglia per parte di madre. Avrebbe potuto [...] che si rispecchia nella letteratura dell'età classica e della moderna, come nel Libro di chistes (sec. XVI) dove suo Tractado de la divinanza et sus especies queson las especies de la arte mágica, e per l'altro Tractado del dormir y despertar y del ...
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VEGA, Garcilaso de la
Mario Casella
Poeta spagnolo, nato a Toledo forse nel 1503, morto a Nizza il 14 ottobre 1536. Di nobilissima famiglia, passò presto (1520) a corte, al seguito dell'imperatore Carlo [...] perseguirono, con l'introduzione dei metri italiani, gli stessi ideali d'arte. Certo il trionfo dell'italianismo, che letterariamente segna il trapasso dal Medioevo all'età moderna, sì deve soprattutto al V.: l'imitazione italiana, entro un'atmosfera ...
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WELHAVEN, Johan Sebastian Cammermeyer
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Bergen il 22 dicembre 1807, morto a Oslo il 21 ottobre 1873. Fu il grande rivale di H. A. Wergeland (v.), con il quale [...] inizia la rinascita della letteratura norvegese nell'età moderna. Come nel Wergeland, infatti, tutto era spontaneità d'ispirazione a tutto ciò che è forma, stile, nella vita come nell'arte. Pur dividendo l'entusiasmo del Wergeland per le nuove idee, ...
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Scrittore, traduttore, critico di letteratura e d'arte, nato a Navacchio (Pisa) il 15 ottobre 1914. È stato professore di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea nell'università di Firenze [...] dal 1953 al 1989. Tra il 1937 e il 1938, mentre si lega d'amicizia con Montale, Rosai, Gadda, Landolfi, Vittorini e Bonsanti, collabora alle riviste più significative del momento: Letteratura, Campo di ...
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Scrittore e giornalista, nato a Voghera Casteggio (Pavia) nel 1930. Ha collaborato e collabora, tra gli altri periodici e quotidiani, al Giorno, al Corriere della Sera, a La Repubblica. Un'ambigua presenza [...] una duplice direzione, sul genere romanzesco e sulla rilettura moderna di un motivo tipico riproposto ripetutamente in chiave tragica. di moduli e tecniche mutuate dal cabaret e dall'arte pop. Un modello analogo, seppure semplificato e convertito da ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...