Poeta austriaco, nato a Cernăuţ (Bucovina) il 23 novembre 1920. Compiuti gli studî liceali si recò a Parigi, seguendovi per qualche tempo corsi di medicina; sorpreso dallo scoppio della guerra in Bucovina, [...] ai modi espressivi di una tecnica astratta, informale. Ma l'arte, sebbene miri all'eterno, non è mai - per Celan zuhaus, Pfullingen 1957, pp. 75-79; B. Tecchi, Scrittori tedeschi moderni, Roma 1959, pp. 204-207; F. Lennartz, Deutsche Dichter und ...
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TANIZAKI, Jun'ichirŏ
Giuliana Stramigioli
Scrittore giapponese, nato a Tokyo il 24 luglio 1886, morto a Yugawara il 30 luglio 1965; insieme con Kawabata Yasunari il massimo scrittore contemporaneo giapponese. [...] Fedele al principio dell'arte per l'arte e indifferente ai problemi sociali e morali, il suo solo interesse è per la bellezza femminile e suo stile, in una forma di espressione che è moderna e allo stesso tempo classica, mèta che altri scrittori si ...
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VALERI, Diego
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Piove di Sacco (Padova) il 25 gennaio 1887. Insegnò a lungo italiano e latino nei licei; studioso di letteratura francese, specie moderna, ebbe per qualche [...] tempo l'incarico di questa disciplina nell'università di Padova; da alcuni anni è addetto alla Soprintendenza all'arte di Venezia.
Si rivelò con un volume di liriche, Umana (Ferrara 1915), cui seguirono altre raccolte: Crisalide (ivi 1919); Ariele ( ...
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MALLEA, Eduardo
Ruggero Jacobbi
Scrittore argentino, nato a Bahia Blanca il 14 agosto 1903. Iniziò la sua carriera come giornalista e divenne, giovanissimo, direttore della sezione letteraria della [...] La guerra interior (1963).
Bibl.: M. I. Lichtblau, El arte estilístico de E. Mallea, Buenos Aires 1967; A. Nuñez, Percas Ponseti, Sobre el sentido de la obra de M., in Revista Hispánica Moderna, XXXIII (1967), pp. 1-2; M. E. Filler, M. Mallea ...
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WILSON, Thomas
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, nato circa nel 1525 da una famiglia del Lincolnshire, morto a Londra il 16 giugno 1581. Master of Arts a Cambridge nel 1549, vi subì l'influsso della [...] , ecc. (2ª ed., 1551; altre ediz.: 1552, 1553, 1567, 1580); ma la più notevole è The Arte of Rhetorique (1551 o 1553; sulla 3ª, 1584, è condotta la ristampa moderna, Oxford 1907). Il W. vi espone le regole che guidarono gli scrittori nell'età d'oro ...
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Scrittore e critico d'arte nato a Siena l'8 aprile 1906. Esordì come poeta con: Poesie (1935), seguite da Voce sola (1939) ed Elogia (1942). Era intanto divenuto ispettore nell'amministrazione statale [...] , 1947; Quattrocenteschi senesi, 1949; Duccio, 1951) e moderna (Morandi, 1942). Attratto dai problemi teorici generali, ha Lincei; dal 1960 al 1976 è stato professore di storia dell'arte, dapprima all'università di Palermo e poi a quella di Roma ...
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Critico letterario, morto a Brescia il 28 giugno 1971. Con il terzo volume, pubblicato nel 1961, ha completato l'opera Fondazioni della cultura italiana moderna di cui erano usciti i due primi volumi negli [...] anni 1948-1952; altri scritti di rilievo sono: Ontologia dell'arte (1961); Studi sul periodizzamento della storiografia letteraria (1968); Studi sullo strutturalismo critico (post., 1972). Ha pubblicato anche una Storia della letteratura italiana ( ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] grafia più esatta del nome, in base agli antichi documenti; quella moderna prevalse col Boccaccio) e da Bella, di cui ci è ne la loro sentenza, finalmente v'entrai tanto entro, quanto l'arte di gramatica [cioè, la conoscenza del latino] ch'io avea ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] 491‑495; Procacci, pp. 423‑431).
Il M. è considerato, a buon diritto, il fondatore del pensiero politico moderno: per primo concepì l’«arte dello Stato» come una prassi dotata di propria principia, irriducibili a quelli dell’etica. Per certi aspetti ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] con l'Arte magica dileguata, nel 1750 con l'Arte magica distrutta e, infine, nel 1754 con l'Arte magica 6, pp. 161-170; F. Forti, L.A. Muratori fra antichi e moderni, Bologna 1981, pp. 1-127; E. Mosele, Un accademico francese del Settecento ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...