Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] in questo campo, ricchezza di produzione non significa ricchezza d'arte, e arte vera non ci è offerta che dal Pastor fido di l'autore. Ha visto bene il Croce, che è il solo critico moderno il quale si sia occupato del Tana: «la commedia nasce da un ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] appena agli inizi. Pensiamo a quell'altro capolavoro di arte combinatoria che è CC La tessitrice, dove la rarefatta svolazzi un po' liberty di cui è talvolta capace la critica moderna, e un'antologia come questa non sarebbe mai stata messa insieme. ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] de' cantanti, ma dalla poca intelligenza di certi compositori moderni, i quali (a riserva de' meritevoli) li concepiscono nuovo ordine sociale, di una nuova concezione della vita e dell'arte. Di questo congedo uno dei primi ad averne coscienza fu il ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] non ci farà ripetere le meraviglie che il cosiddetto «mondo moderno» sia ormai e sempre più tardo e restio a diminuiti, il Manzoni, non tanto per economia e convenienza d’arte, quanto perché appaiano abuso e corruzione, quali finalmente sono ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] modello di eleganza piena e faconda, mentre la critica moderna è stata portata a metterne in rilievo la scarsa argomento al volgere dalla sua vita, "ch'io procedo sinceramente senza arte e senza parte, senza essere comprato da grazia né sforzato da ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] crearono le premesse per gli sviluppi futuri della lingua moderna e dei suoi dialetti. Il 1170 è indicato parlato e trascrizione, questi sermoni sono considerati capolavori di arte oratoria soprattutto per la vivacità dello stile volto a ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] adattamento dei moduli greci e latini con quelli della nuova e moderna lingua, e tentare quindi tutta una serie di accordi e Pisa 1913, pp. 75-89; B. Croce, Poesia popolare e poesia d'arte,Bari 1933, pp. 449-451; A. Perosa, Febris, a poetic Myth ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] romanzo, la più completa e la più umana delle opere d'arte, si raggiungerà allorché l'affinità e la coesione di ogni sua come per Emilio De Marchi è sempre il dialetto ambrosiano. Nel mondo moderno, e forse non solo in quello se si pensa al caso del ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] primato di petrarchista, ma sempre "dopo l''elegantissimo Mallarmé", e definì Petrarca il "primo inventore della poesia moderna", per l'arte sottile con cui aveva risolto i problemi del rapporto contenuto-forma, per aver fissato in qualche misura l ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] XIII (1967), pp. 105-148; L. Puppi, "Ignoto Deo", in Arte veneta, XXIII (1969), pp. 169-180; A.N. Mancini, Il , Libri e politica nella Venezia di A. Tarabotti, in Annali di storia moderna e contemporanea, VIII (2002), pp. 31-45; E. Bellini, Agostino ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...