BRACCI, Pietro
Hugh Honour
Figlio dell'intagliatore Bartolomeo Cesare (1652-1739) e di Anna Francesca Lorenzoni, nacque a Roma il 16 giugno 1700. La tradizione vuole che prima di praticare la scultura [...] già formato con quell'elegante stile tardo barocco - quasi rococò - che doveva essergli particolare per tutta la sua carriera , in Roma, XVI (1938), pp. 234-236; A. Riccoboni, Roma nell'arte, Roma 1942, pp. 291-99; A. de Carvalho, A escultura em Mafra ...
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CIGNAROLI, Giambettino
Franco R. Pesenti
Nacque il 4 luglio 1706 a Verona da Leonardo elda Rosa Lugiati.
Dalla autobiografia (corredata da elenco delle opere) che il Temanza ottenne dal C., per mandarla [...] interprete di una linea classicistica che si addentra nel rococò, intese il grazioso come convenienza, decoro, armonia, simmetria. Molto religioso, continuò la funzione persuasiva dell'arte barocca volgendola a un patetismo addolcito che ha probabili ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] in Storia di Napoli, VI, 2, Firenze 1970, pp. 1098-1108; R. Wittkower, Arte e architettura in Italia: 1600-1750, Torino 1972, p. 258; A. Blunt, Neapolitan Baroque and Rococo architecture, London 1975, pp. 99-103; F. Strazzullo, Documenti del '600 per ...
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CROSATO, Giovanni Battista
Francesca D'Arcais
Figlio di Giacomo, nacque a Venezia nel 1686.
Poche e scarse le notizie sulla sua attività giovanile, che si presume si sia svolta a Venezia. Nel 1729 (Fiocco, [...] 13; N. Ivanoff, Un ignoto ciclo pittorico di G. B. C., in Arte veneta, V (1951), pp. 169 ss.; Id., in Pitture murali nel del Settecento, Venezia-Roma 1960, pp. 9, 27-30; A. Griseri, Il rococò a Torino e G. B. C., in Paragone, XII (1961), 135, pp ...
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JOLI (Jolli), Antonio
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Ludovico, nacque intorno al 1700 a Modena ove, secondo il Tiraboschi (pp. 229 s.), si formò nella bottega del pittore Raffaello Rinaldi detto [...] E. Povoledo, La scenografia architettonica del Settecento a Venezia, in Arte veneta, V (1951), pp. 126-130; R. Pane Napoli 1987, pp. 37-48; N. Spinosa, Pitturanapoletana del Settecento. Dal rococò al classicismo, II, Napoli 1987, pp. 29, 41, 49, 52, ...
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BIANCONI, Carlo
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Antonio Maria e di Isabella Nelli, nacque a Bologna il 20 apr. 1732, minor fratello, ma non minore di ingegno, del più noto poligrafo medico e archeologo [...] e per tutto l'insieme ornamentale, saturo di eleganze rococò. Analoga vivacità di concezione, sebbene in un apparato più disegni originali degli architetti, con le incisioni, con i libri d'arte: una raccolta che, con 20.000 pezzi, cominciò a essere ...
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CAVALLINO, Bernardo
Oreste Ferrari
Figlio di Giovanni Maria e di Beatrice Lopes, nacque a Napoli, dove fu battezzato il 25 ag. 1616 nella parrocchia della Carità (ora S. Liborio). Èquesto l'unico dato [...] , nn. 34-39 (rec. di B. Nicolson, in The Burlington Magaz., CIV[1962], p. 317); M. D'Elia, Mostra dell'arte in Puglia dal tardo antico al rococò (catal.), Roma 1964, pp. 168 s.; A. Moir, in Art in Italy, 1600-1700 (catal.), Detroit 1965, pp. 145 s ...
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BIGARI, Vittorio Maria
Anna Maria Matteucci
Figlio di Giacomo, pittore del quale non è nota l'attività, nacque a Bologna nel 1692. Suo biografo principale è lo Zanotti: in un primo tempo si esercitò [...] di questi anni (Volpe), caratterizzati da un gesto rococò più svelto e leggero di quello delle prime opere. Belle Arti, XII-XIII(1958-59), pp. 142 s.; C. Volpe,Per V. B., in Arte Antica e Moderna, 1962, n. 17, pp. 104 s.; A. M. Matteucci, in Ville ...
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GRANUCCI, Bartolomeo
Silvia Sbardella
Non si conosce la data di nascita di questo artista figlio di Francesco, attivo a Napoli tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo.
Nel 1698 il G. è [...] fu chiamato ad affiancare un affermato esponente del rococò napoletano, l'ingegnere e scenografo Arcangelo Guglielmelli, da paliotto di Lorenzo Vaccaro e altri fatti coevi napoletani, in Storia dell'arte, 1983, n. 49, pp. 214-217, 225; E. Catello ...
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incisione
Silvana Macchioni
Tecnica per tradurre le immagini sulla stampa
La pratica di tracciare segni e figure con uno strumento appuntito su una superficie rigida risale a tempi remoti; lo testimoniano [...] secolo d.C.) e il pittore Cennino Cennini nel suo Libro dell'arte (fine del 14°secolo) testimoniano il perdurare di questa tecnica in Occidente di larga fortuna nella cultura artistica detta rococò) e Giovanni Battista Piranesi, visionario interprete, ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
neoclassicismo
s. m. [der. di neoclassico]. – 1. Movimento artistico e culturale manifestatosi in Europa a partire dalla seconda metà del sec. 18° per reazione al barocco e al rococò, caratterizzato dal ritorno alle forme classiche assunte...