ARNOLFO di Cambio
Stefano Bottari
Figlio di Cambio, nacque a Colle di Valdelsa nel 1245 circa. È insieme con Lapo, fra gli allievi di Nicola Pisano che dovevano collaborare col maestro nell'esecuzione [...] Pietro la cui appartenenza ad A., e non già alla tardaantichità, è stata di recente ribadita dal Salmi (1960) con ), pp. 22-29; E. Berti Toesca, Un frammento d'A., in Bollett. d'arte, XLV(1960), pp. 66 s.; P. Cellini, Giochi d'acqua a Perugia, in ...
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CONCA, Sebastiano
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Erasmo, commerciante e agente delle imposte, e di Caterina de Iorio, nacque a Gaeta l'8 genn. 1680 (1676, secondo De Rossi, 1786, ma vedi, anche per le [...] altro Autoritratto a olio è agli Uffizi (circa 1732); un altro, tardo, all'Accademia di S. Luca (1763). Per tutta la sua vita Suppl., p. 141 (acquisto: Profeta Geremia, Roma, Gall. naz. d'arteantica); S. Susinno, A. Milani e S.C. per la SS. Trinità ...
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PETRINI, Giuseppe Antonio
Edoardo Villata
– Nacque a Carona, nel Canton Ticino, il 23 ottobre 1677 da Marco Antonio e Lucia Casella.
Il padre, scultore, risulta già morto il 27 febbraio 1697, come si [...] ; per questo stesso santuario Petrini eseguì anche un più tardo Gesù tra i dottori (un cui disegno preparatorio si Cattaneo - E. Ferrazzini, Lugano 1960; G. Fiocco, Il cavalier P., in Arteantica e moderna, IV (1961), pp. 453-458; M. Natale, G.A. ...
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BRIOSCO, Andrea, detto Andrea Riccio (Rizzo, Crispus)
Deborah Pincus
Generalmente noto come Andrea Riccio, verosimilmente per la sua folta e riccia capigliatura quale la vediamo in medaglie e in varie [...] della basilica di S. Antonio. In epoca più tarda eseguì due tombe, ciascuna delle quali segna una Essays on Ital. Sculpture, London 1968, pp. 92-94 (già pubbl. in Arteantica e moderna, 1961, pp. 151-153); F. Cessi, Questioni,integrazioni e proposte ...
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FERRARI (de Ferrari, de Ferraris), Defendente
Giovanni Romano
Figlio di Francesco, originario di Chivasso (Torino); non si conoscono gli estremi anagrafici del F., la cui data di nascita dovrebbe risalire [...] 'archetipo è verosimilmente da riconoscere nella tavola del Museo civico d'arteantica di Torino, discussa tra il F. e M. Spanzotti ( della Vergine; mi sembrano invece di qualche anno più tarde, in limitato anticipo rispetto alle opere certe del 1509 ...
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FAVRETTO, Giacomo
Rossella Leone
Nacque a Venezia l'11 ag. 1849, nella parrocchia di S. Pantaleone da Domenico, falegname, e da Angela Brunello. Con la famiglia, povera e numerosa, si trasferì nel 1862 [...] probabilmente studiata anche sulle stampe antiche della raccolta dei conti Zanetti di studio per il più tardo dipinto Traghetto della Maddalena del ital., 21 sett. 1879, p. 186; T. Massarani, L'arte a Parigi, in Nuova Antologia, 15 marzo 1879, p. 287; ...
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GIOVANNI da Milano
Valerio Ascani
Pittore di origine lombarda nato intorno al 1325 e attivo soprattutto a Firenze nel pieno Trecento. Nonostante il derivativo, utilizzato per primo dall'artista stesso [...] da Como, sembrano risentire della sua maniera anche tarda.
Non si conosce l'anno di morte di G 7-14; U. Procacci, Il primo ricordo di G. da M. a Firenze, in Arteantica e moderna, IV (1961), pp. 49-66; Id., Sinopie e affreschi, Milano 1961, ...
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LORENZO Monaco (al secolo Piero di Giovanni)
Grazia Maria Fachechi
Si ignorano i dati anagrafici di questo artista nato nella seconda metà del XIV secolo (nel 1367, secondo Gronau; a metà degli anni [...] di questo periodo tardo.
Qui le Rinascimento, Firenze 1975, pp. 337-355; I disegni antichi degli Uffizi. I tempi del Ghiberti (catal.), a L. M., in Opere e giorni. Studi su mille anni di arte europea dedicati a M. Seidel, a cura di K. Bergdolt - ...
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CRESPI, Luigi
Renato Roli
Nacque a Bologna il 23 genn. 1708 da Giuseppe Maria e da Giovanna Cuppini (Bologna, S. Pietro, Registro d. Battistero, ad a., c. 18v; Ibid., Bibl. com., ms. B 872: B. Carrati, [...] Villa di Poggio Imperiale a Firenze, nel tardo e scarso Autoritratto delle Gallerie dell'Accademia di interessi che egli esprime rispetto alla conservazione delle opere d'arteantiche, deplorando le frequenti mutazioni del gusto (Felsina..., 1769, ...
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CESARI, Giuseppe, detto il Cavalier d'Arpino
Herwarth Roettgen
Figlio di Muzio di Polidoro, "Pintore d'Arpino, che con maniera assai grossa dipingeva de' voti" (Baglione, p. 367), e di una Giovanna, [...] S. Barbara, gli affreschi, del 1642, che richiamano lo stile tardo del Cavalier d'Arpino intorno al 1635-40, con riflessi di 1977, ad Indicem; Esposiz. naz. di Belle Arti,Catalogo dell'arteantica,Pitture, Napoli 1877, pp. 27, 76; [G. Vertue], Vertue ...
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tardoantico
(o tardo-antico) agg. e s. m. [comp. di tardo- e antico] (pl. m. tardoantichi, o tardo-antichi). – 1. agg. Che si riferisce al periodo della storia, sia greco-romana, sia degli altri paesi e popoli dell’Europa occidentale, orientale,...
gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...