L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] Impero; nel curriculum scolastico e nelle enciclopedie delle artiliberali, quali si diffonderanno nel Medioevo, si colloca Alberto Magno e Tommaso d’Aquino. Fiorivano intanto le ‘arti poetiche’ con il proposito di raccogliere le norme retoriche per ...
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Monaco, cardinale, dottore della Chiesa (Ravenna 1007 - Faenza 1072). Dopo aver studiato artiliberali, nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana. Asceta ed erudito, contrario a ogni [...] dal fratello Damiano (e da ciò forse Petrus Damiani), poiché era rimasto orfano in giovanissima età, P. D. compì studi in artiliberali a Ravenna, a Parma e a Faenza; nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana, in cui l'influenza del ...
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Teologo (m. Parigi 1141). È il maggiore rappresentante della scuola vittorina. Allievo di Guglielmo di Champeaux a S. Vittore, dove entrò verso il 1115-18, vi divenne maestro (1125) e priore. Tra le sue [...] maggiori opere: il Didascalicon (o Eruditionis didascalicae libri VII), sorta di introduzione allo studio delle artiliberali, della teologia e della sacra scrittura; il De sacramentis, opera in cui la dogmatica cattolica viene sviluppata con intenti ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] . Bernardo è testimone di una spiritualità basata sul ritiro dal mondo e perfino su un certo disprezzo di esso: artiliberali e lavoro della ragione sono accomunati nel medesimo rifiuto delle cose umane, a meno che non siano immediatamente ordinati ...
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Scultore e architetto (n. 1248 circa - m. Siena dopo il 1314, forse 1320), figlio di Nicola Pisano. Fu col padre a Siena, tra i suoi aiuti all'opera del pergamo del duomo (1265-68), e con lui collaborò [...] s'impone, in particolare, nelle personificazioni dell'Ecclesia Romana, della Teologia, nelle raffigurazioni di alcuni mesi e delle Artiliberali. Nulla è sicuramente noto del periodo che va dal completamento della fonte di Perugia all'inizio della ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] la cornice, frammezzati da nicchie con statue, forse di Virtù; a ogni termine era legato un Prigione, in allegoria delle artiliberali, private del pontefice loro patrono; al di sopra, le statue di Mosè, di s. Paolo, della Vita attiva e della ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] alla luce dell’ingresso delle tecniche delle artiliberali nella speculazione religiosa, così come la controversia universitaria dell’insegnamento, con la distinzione delle diverse facoltà (arti, medicina, diritto e teologia), se tende a regolamentare ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e artiliberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] onde A. fu costretto ad abiurare i proprî errori. Ma la tradizione del suo insegnamento (del quale non abbiamo dirette testimonianze) sopravvisse alla sua morte; e nel 1210 i seguaci, detti amalriciani ...
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Nell’antica Grecia, straniero libero, residente stabilmente in una città. La posizione giuridica non consentiva al m. di prendere parte alla vita politica, essere giudice, magistrato, sacerdote; era inoltre [...] numerosi ad Atene: verso la metà del 5° sec. a.C. rappresentavano circa 1/4 della popolazione maschile adulta. I più ricchi erano commercianti, banchieri, proprietari di navi, o esercitavano le artiliberali. Risiedevano in genere al Pireo. ...
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Giurista bolognese (sec. 11º); avrebbe per primo, di sua volontà (auctoritate sua), cominciato a insegnare il diritto separatamente dalle artiliberali. Compare come legis doctor nel placito di Màrturi [...] del 1075. Odofredo lo giudica di nessuna fama; ma in uno scritto coevo è chiamato clarum Bononiensium lumen; è probabile che la sua personalità sia stata oscurata dalla gloria di Irnerio, fiorito in anni ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...