SIMBIOSI (XXXI, p. 791)
Michele Sarà
Il fenomeno della s. è oggi generalmente definito come un'associazione costante, intima e di mutuo vantaggio fra specie diverse. Anche se vi sono biologi che v'includono [...] due organismi che li compongono. I licheni si ritrovano infatti negli ambienti più vari, dalle aride regioni desertiche a quelle artiche e alle vette alpine e sono i primi colonizzatori delle zone rocciose: ciò dipende dalla loro grande capacità di ...
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Biologia
In biologia per a. s’intende la correlazione fra le strutture e le funzioni degli organismi e le condizioni dell’ambiente in cui essi vivono e anche l’atto o il processo di adattarsi, cioè di [...] nelle popolazioni montane; l’a. al freddo è soprattutto di tipo culturale (abiti e case delle popolazioni artiche) e comportamentale, ma comporta anche alcune modificazioni fisiologiche, quale la riduzione della circolazione a livello delle estremità ...
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ecosistema
Anna Loy
Una comunità biologica e il suo ambiente
Gli ecosistemi sono formati dall'insieme delle componenti fisiche, chimiche
e dalle specie di organismi vegetali e animali che vivono in [...] secondo il numero di specie che caratterizza la comunità di un ecosistema. Così le reti alimentari dei deserti o delle zone artiche sono molto semplici e con una struttura che si avvicina a una catena vera e propria, mentre nelle barriere coralline o ...
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Sistemi riproduttivi
John D. Reynolds
(School of Biological Sciences, University of East Anglia Norwich, Gran Bretagna)
I sistemi riproduttivi sono caratterizzati dai comportamenti riguardanti le relazioni [...] preparano a una rapida sostituzione della covata. Tuttavia non ci sono prove che i limicoli nidificanti nelle zone temperate e artiche subiscano una predazione più marcata rispetto alle specie in cui entrambi i genitori si dedicano alla prole, e un ...
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Cranio
Patrizia Vernole
Il cranio è lo scheletro della testa nell'uomo e negli altri Vertebrati. Dal punto di vista dell'anatomia comparata esso si distingue in neurocranio, che racchiude e protegge [...] nere (etiopi e abitanti delle coste meridionali del Mediterraneo). In America è limitata a poche popolazioni di zone artiche e montuose. La brachicefalia sembra derivata da dolicocefalia: i primi crani brachicefali ritrovati risalgono al Mesolitico e ...
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Spaziale, medicina
Aristide Scano
(App. V, v, p. 78)
Si intende comunemente per medicina spaziale quell'insieme di conoscenze mediche, ma anche biologiche e psicologiche, derivanti dall'osservazione [...] di età elevata. Anche per questi motivi, sono stati condotti esperimenti di confinamento protratto (in grotte, basi artiche ecc.).
Diverse condizioni, per lo più accidentali ma anche programmate, possono richiedere l'uscita di membri dell'equipaggio ...
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RITMI BIOLOGICI
Giovanna Vitagliano Tadini
(v. ritmo: Biologia, XXIX, p. 459; ritmi biologici, App. IV, III, p. 228)
Unico meccanismo adattativo comune a tutti gli Eucarioti (organismi viventi provvisti [...] 1994), della melatonina (Zatz 1994) anche in individui sottoposti a fotoperiodi alterati come gli abitanti delle zone urbane artiche (Stokkan e Reiter 1994), per citare solo le problematiche più recenti. La neurofisiologia è quella che ha raccolto ...
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Classe (Mammalia) di Vertebrati Amnioti omeotermi. Distribuiti in tutto il mondo, rappresentati da circa 5500 specie complessivamente, e nei più svariati ambienti, la maggioranza terrestri, pochi adattati [...] a migrare a S verso regioni più ospitali, mentre nell’Eurasia settentrionale si diffondevano le specie di tipo artico (mammut, rinoceronte peloso, renna ecc.). Con il Postglaciale si costituì la fauna dei tempi preistorici, rappresentata da specie ...
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Evoluzione del genere Homo
Daniel E. Lieberman
(Department of Anthropology Rutgers University New Brunswick, New Jersey, USA)
Steven E. Churchill
(Department of Biological Anthropology and Anatomy Duke [...] glaciale (circa 18 ÷ 17 mila anni fa) le popolazioni europee moderne hanno evoluto nuovamente una forma corporea di tipo artico, adattata al freddo. Quindi le somiglianze fra la forma del corpo dell'Uomo di Neandertal e quella degli europei viventi ...
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Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] un ruolo determinante. Considerando prima la stagionalità, è chiaro che fra gli organismi delle zone temperate e artiche la riproduzione tende a essere strettamente stagionale: nella maggior parte delle specie avviene regolarmente in primavera o in ...
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artico
àrtico agg. [dal lat. arctĭcus, gr. ἀρκτικός, der. di ἄρκτος «orsa»] (pl. m. -ci). – Settentrionale: polo a., il polo boreale o polo nord della Terra; che sta intorno o appartiene al polo artico: circolo polare a. (v. circolo); regioni...
uria
ùria s. f. [dal gr. οὐρία, sorta di anatra]. – Nome comune degli uccelli caradriformi alcidi appartenenti al genere Uria e al genere Cepphus, il primo con due specie, l’uria propriam. detta (lat. scient. Uria aalge), diffusa, con varie...