Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] è trasformato in una manifestazione macabra, oppure ancora ha degenerato in motivi freschi e palpitanti d'umorismo, di i mezzi di cura chirurgica rasentano la banalità ridanciana, l'artista che in quell'epoca vuole a ogni costo ridere dei malati ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] maggiore varietà di effetti per il maggior numero di figure d'artisti degne d'esser poste in prima linea. Impulso primo a rinnovarsi insigni, e che è un'evoluzione e non già una degenerazione del Rinascimento. Essa reagì, in sostanza, allo spirito di ...
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Architetto, scultore, pittore. Nacque a Napoli da Pietro scultore fiorentino e da Angelica Galante napoletana il 7 dicembre 1598, morì a Roma il 28 novembre 1680. Operosissimo, signoreggiò sull'arte di [...] Parigi per l'esecuzione, onore insolito, pari all'immensa fama che l'artista s'era conquistato. Il B. vi si recò in un viaggio trionfale del XIX nella sua furia di reazione contro il Barocco degenerato, andò a cercare il segreto d'ogni bellezza nella ...
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. Fra i varî generi di vasi antichi, trovati nel territorio della città etrusca e romana di Arezzo, sono detti aretini (arretina vasa, arretinae testae) quelli che si distinguono per la loro argilla fine [...] un motivo ornamentale o una scena figurata.
La bravura dell'artista si rivelava nella scelta dei motivi per i punzoni e Rasinius Pisanus adotta la maniera gallica, e vasi del degenerato tipo aretino vengono importati in Italia dalle provincie. Di ...
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KELLER, Gottfried
Leonello Vincenti
Poeta svizzero, nato a Zurigo il 19 luglio 1819 da famiglia originaria di Glattfelden, morto nella stessa città il 15 luglio 1890. Il padre, un tornitore intraprendente [...] di superare le astrattezze immaginative e i lenocinî del degenerato romanticismo. Il dolore di una nuova ripulsa amorosa ( e il'55 in quattro volumi. La malinconica storia d'un artista fallito era divenuta il largo, profondo studio d'una vita anzi ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] corpo fa scoprire e che la parola, come nessun altro mezzo artistico, è in grado di rendere in tutte le sue sfumature. formalmente il suo aspetto di rapporto alla pari, dall'altro degenera invece nella complicità perversa, in una sorta di esercizio ...
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Olimpiadi, arte e cultura
Livio Toschi
Arte e sport nell'antichità
Il fecondo binomio arte e sport, sviluppatosi già in Egitto, divenne inscindibile in Grecia, tanto che le gare e gli esercizi di palestra [...] per la nudità degli atleti e il conseguente pericolo di degenerazione morale, l'agonistica greca poté farsi largo, sul finire di Cassioli non è, infatti, soltanto l'affermazione d'un nobile artista, ma di tutta una scuola e d'una tradizione, per la ...
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Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] di un amminoacido. Si pensa che il codice sia ‛degenerato', e cioè che vi sia più di una sola parola di vivere: Perché una cosa (tra le molte) mi pare insopportabile all'artista: non sentirsi più all'inizio".
bibliografia
Avery, O. T., MacLeod, C ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] interesse, da un lato fu la critica al romanzo 'degenerato' (in interventi su Giacomo da Verona, su Rubè di un effimero fiore notturno che simboleggia la vita e il fallimento artistico di Ruben, la cui fine sensibilità di malato non basta a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato un secolo di grande avanzamento della scienza, della vittoria della [...] nazionalsocialismo ed esoterismo – un rapporto deviato e degenerato, sostengono gli esoteristi “democratici” – ha il quale Jury Gagarin rese omaggio a Nikolaj Roerich, artista e occultista “cosmista”, mentre il suo atterraggio venne celebrato ...
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degenerato
agg. [part. pass. di degenerare]. – Di persona, pervertito, psichicamente e moralmente: giovani d.; spesso sostantivato: è un degenerato. Riferito a specie animali o vegetali, a tessuti, organi, ecc., che ha subìto un processo di...
non-guerra
(non guerra), s. f. Guerra combattuta senza essere stata mai ufficialmente dichiarata. ◆ La rappresaglia, dopo l’agghiacciante attentato di Haifa, supera gli incerti confini dell’Autorità palestinese, dimentica per il momento il...