Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] di corte cantavano rimase pur sempre contrapposto al mondo grave delle inquietudini religiose celebrate dai sacerdoti e dagli asceti.
L'intera aristocrazia di tradizione militare, in tutta la gamma dei suoi strati, finì per definirsi, con questa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] cuore di un uomo e a tacitarne gli affanni dell’animo, poteva reggere il confronto con l’ideale di santi e asceti, mistici e religiosi. Sul finire della vita, avrebbe così ribadito le sue convinzioni a Giovanni Boccaccio che gli aveva consigliato di ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] all'azione; la conclusione è che la vita beata è solo nel cielo dei credenti indicato dai filosofi e dagli asceti. Questa esaltazione della felicità eterna è priva di speculazione ed apporto originali, e rientra in motivi del tutto tradizionali: l ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Il corpo umano nella cultura andina
Constance Classen
Il corpo umano nella cultura andina
Nell'era precolombiana, sulle Ande vivevano gruppi etnici diversi [...] nemmeno dagli stolti. (Historia del origen y genealogía real de los reyes Incas del Perú, p. 156)
Si credeva che questi asceti avessero grandi poteri divinatori e fossero in grado di volare nell'aria e di vedere ciò che accadeva anche in altri luoghi ...
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CASONI, Lorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sarzana, in Lunigiana, il 17 ott. 1645 da Nicolò, conte di Villanova. Incerte sono le notizie sulla sua formazione. Secondo alcuni (Capece Galeota; Dubruel, [...] Massoulié.
Un infortunio, rinfacciatogli dagli stessi amici giansenisti, e provocato dalla sua propensione a stimare ugualmente mistici e asceti, fu invece il favore accordato ai quietisti, seguendo anche in questo le orme del Favoriti. Protesse fino ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] in parte, nell'Islam, le purificazioni appaiono come regola religiosa. Nell'India si sviluppa, accanto al culto sacrificale, l'ascetismo, che assume la parte principale nella vita religiosa. Presso i Greci, esteti di lor natura, in prima linea stanno ...
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Per comunismo s'intende un sistema sociale caratterizzato dalla comunione di beni fra gli associati: concetto affine a quelli di socialismo e collettivismo, in quanto esprimano esistenza o esigenza della [...] , Eusebio), pur con la pratica rigorosa del celibato: alimentate dal disgusto del mondo, che spinge sempre ad esse nuovi adepti dell'ascetismo, a vivere la vita in comune di preghiera e di rude lavoro e di assistenza ai compagni vecchi o malati. Il ...
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Vedi BUDDHA dell'anno: 1959 - 1994
BUDDHA (v. vol. II, p. 215)
M. Spagnoli; L. Caterina
Le più antiche immagini del B., databili, sia pure in modo relativo, risalgono al regno del kuṣāṇa Kaniṣka (v.). [...] l'immagine del B., per quanto concerne la veste, non si qualifica immediatamente come quella di un monaco o di un asceta, ma appare come rappresentazione di un personaggio di stirpe regale, quale Sākyamuni era ritenuto, pur se l'assenza di gioielli ...
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Scienza greco-romana. Geografia
Germaine Aujac
Geografia
Probabilmente fu Eratostene di Cirene (276/272-196/192), terzo direttore della Biblioteca di Alessandria, a coniare il termine 'geografia' per [...] alla divisione in caste dei popoli dell'India e al modo di vivere dei 'gimnosofisti' ‒ denominazione greca degli asceti indiani conosciuti nella sua spedizione bellica ‒, raccolse, o fece raccogliere, informazioni di prima mano su molti argomenti ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] Cod. Theod. XII 1,63.
6 Cod. Theod. XVI 3,1.
7 Cod. Theod. V 3,1.
8 Per un inquadramento dell’ascetismo come problema storiografico si vedano G.G. Harpham, The Ascetic Imperative in Culture and Criticism, Chicago 1987; Asceticism, ed. by V.L. Wimbush ...
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asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...
ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...