. Sono i seguaci di Audio (o Udo), nato in Mesopotamia, morto nel 372. Costui, rigido nel suo ascetismo e nel deplorare vivacemente qualunque traccia di rilassatezza del costume ecclesiastico, finì con [...] ., IV, 10) in Oriente, e ad Arnobio il giovine (Praedest., I, 50) in Occidente.
Non mancarono antropomorfiti fra gli asceti d'Egitto, alla fine el sec. IV: ne propugnarono i principî i "quattro grandi fratelli" Ammonio, Dioscoro, Eusebio ed Eutimio ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] come uno śāstra indipendente, cerca di conseguire il proprio fine di salute psicofisica persino in contrasto con i dettami religiosi e ascetici, e così, nei casi in cui sia utile per la salute del paziente, prescrive il consumo di carne dell'animale ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Subcontinente indiano
Giuseppe De Marco
George Michell
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Giuseppe De Marco
In India scopo principale dell'attività costruttiva [...] in un rilievo di uno dei portali dello Stupa 1 di Sanchi (I sec. a.C.), che raffigura un gruppo di asceti impegnati in attività diverse e, sullo sfondo, una costruzione emisferica di mattoni circondata da una balaustra (vedikā); è l'assenza di ...
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(gr. ῎Αϑως) Rilievo (2033 m) con il quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della Calcidica, nella Grecia settentrionale). La parte terminale [...] Giovanni Zimisce l’approvazione della prima regola (o tipico), secondo la quale la comunità monastica, divisa in cenobiti e asceti privati, era governata dall’assemblea degli abati delle laure, sotto la direzione del primate e l’alta sovranità dell ...
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ORIGENE ('Ωριγένης, Origĕnes)
Alberto Pincherle
La vita. - Nacque, probabilmente in Alessandria ove fu educato, secondo una tradizione nel 185 d. C.; secondo un'altra, che pare meno attendibile e lo [...] suo insegnamento pare fosse allora fondato tutto e soltanto sulle Scritture, e il suo tenore di vita improntato a rigido ascetismo. Asceti, del resto, erano quasi tutti i predicatori religiosi e i filosofi del tempo. A questo momento risale anche la ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] meriti onore'; (7) dṛṣṭānta, 'esempio [positivo]': 'gli asceti prendono il cibo dai padroni di casa perché non possono cucinare 'ma i peccati dei padroni di casa dovrebbero ripercuotersi sugli asceti, dal momento che è per loro che essi cucinano'; ( ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Le aree e le tipologie sepolcrali
La vasta distesa del Subcontinente indiano, [...] interrate e ricoperte da un tumulo, ma solo dopo che i vivi abbiano perso memoria della data della morte. Solo dagli asceti (saṃnyāsin), che in vita rinunciano al mondo ed estinguono con la morte il debito della rinascita, il mondo indiano non ...
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In senso religioso, resti corporali, oggetti d’uso, prodotti o tracce di personaggi d’importanza religiosa, o attribuiti a essi, custoditi in luoghi sacri e venerati nel culto; in particolare, nella tradizione [...] . Centro del culto – che si svilupperà dal 4° sec. in poi estendendosi progressivamente anche a quelle dei santi vescovi, asceti e taumaturghi – è la tomba del martire, destinata tanto più dopo la pace costantiniana a essere decorata ed eventualmente ...
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Pena corporale consistente nel percuotere con il flagello.
Una f. di carattere rituale è largamente documentata nelle religioni primitive e antiche. Il significato della f. (o battitura) rituale oscilla [...] era famosa la f. dei giovani davanti al simulacro d’Artemide Ortia.
Già prevista da regole monastiche e attuata da asceti, la pratica dell’ autoflagellazione, intesa come pena o come mezzo di mortificazione e penitenza, nel 13° sec. diede origine ...
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Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complesso di istituzioni [...] di nascita non potevano darsi al sacerdozio o non volevano seguire altra forma di vita religiosa; e gli ultimi due stadî, ambedue ascetici, per quanto fosse in onore la santità della vita, dovettero ad ogni modo essere l'eccezione, ché l'India non fu ...
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asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...
ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, neoplatonica, ecc.; nell’ambito della...