La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] il motivo nei suoi Dialoghi, i più diffusi fra i dialoghi cristiani, per esaltare, con lo stesso procedimento, l'ascetismo di S. Benedetto.
Medioevo ed età moderna. - Anche addentrandoci nell'età medievale il genere non è dimenticato: dal Dialogus ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] in Occidente, possono far congetturare che le Istituzioni e le Conferenze di lui - le une e le altre impregnate di rigido ascetismo - gli fossero di guida.
Come che sia, si generò ben presto uno stato di conflitto fra i monaci proseguenti nella loro ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] sua Chiesa); c) la via cristiana alla salvezza non è il distacco indifferente, il contemptus mundi, proprio dell’ascetismo delle sette dei primi tempi, caratterizzati dall’attesa del ritorno imminente del Cristo, ma comporta l’impegno dei cristiani ...
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Sette religiose
Jean-François Mayer
di Jean-François Mayer
Sette religiose
Introduzione
La ricerca è talvolta chiamata a confrontarsi su argomenti che suscitano discussioni violente e appassionate: [...] suoi fedeli di mettere in pratica le richieste estreme del messaggio evangelico, pur presentandole come un ideale che già l'ascetismo monastico si sforza di realizzare (e questo le permette allo stesso tempo di recuperare al suo interno tendenze che ...
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Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] anche un'aspra critica delle "presuntuose novità" introdotte in Gallia dai monaci vescovi. Essi esibivano il loro rigorismo ascetico nei modi esteriori del vivere e anche nella foggia del vestito (erano detti "palliati" per il mantello monastico ...
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GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] chierici e laici, non coniugati che invece dimoravano in convento - anche a costoro era imposto, oltre a qualche pratica ascetica, di astenersi dal ricoprire cariche pubbliche e di preservarsi immuni da eresia e usura. Con la loro promissio facevano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama della società europea della seconda metà dell’Ottocento si affermano movimenti [...] i seguaci di Calvino, nella seconda metà del Cinquecento, a gestire i propri affari praticando quello che Weber chiama “ascetismo mondano”.
Questo a sua volta fornisce una legittimazione religiosa a un habitus morale senza precedenti, lo “spirito del ...
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FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] fino alla morte quella della congregazione concistoriale, insieme con la benevolenza dei pontefici seguenti fino a Innocenzo XI, il cui ascetismo aveva molti punti di contatto con l'antilassismo del F. e del partito avverso ai gesuiti.
Il nuovo papa ...
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ANDREA Avellino, santo
Francesco Andreu
A Castronuovo (Potenza), che da lui è oggi detta Castronuovo S. Andrea, una cappella ricorda il luogo dove nel 1521 nacque Lancellotto (tale fu il suo nome di [...] esperienza propria sia per dottrina acquisita, le più alte vie mistiche - si muove nell'alveo di quell'ascetismo solido, equilibrato, schiettamente evangelico, proprio anche del suo Ordine religioso, che faceva della riforma interiore il presupposto ...
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religione e filosofia
Il termine religione e il termine filosofia hanno accezioni differenti a seconda del contesto in cui sono utilizzati e dei concetti che intendono esprimere. Se ci si limita alla [...] in ambiente inglese e francese (Montaigne, Hume, d’Holbach, La Mettrie), giungendo ad approdi fortemente critici dell’ascetismo cristiano. Altri filosofi (Machiavelli, Hobbes), riprendendo Epicuro, riflettono sulla r. dal punto di vista del dominio ...
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ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...