In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] in una tranquilla calma dell’animo, pago di sé e non indotto a uscire da sé per occuparsi del mondo. Questo ascetismo edonistico degli epicurei finiva così per coincidere, nel suo ideale di ‘atarassia’, con l’ideale di ‘apatia’ e di ‘indifferenza ...
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GIOVANNI Climaco, Santo (o Scolastico, Sinaitico)
M. della Valle
Monaco, teologo e asceta, vissuto nel convento ai piedi del monte Sinai tra il 6° e il 7° secolo. Secondo la cronologia stabilita da Nau [...] . 6° e igumeno tra il 592 e il 596 (Beneševič, 1924, pp. 168-172).G. è autore di una celebre opera di ascetismo, da cui trae anche l'epiteto che lo contraddistingue, cioè la Κλῖμαξ τοῦ Παϱαδείσου (Scala del Paradiso) detta anche ΠλάϰεϚ πνευματιϰαί o ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] e in quelle con la sede di Alessandria, la centralità assoluta della sede episcopale della metropoli, i fenomeni di ascetismo e di monachesimo sono elementi che preesistono a Costantino e che sotto di lui continuano la loro evoluzione. Costantino ...
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Gallarati Scotti, Tommaso Fulco
Scotti Studioso di letteratura (Milano 1878 - Bellagio 1966), allievo a Pavia del romanista Contardo Ferrini e amico di A. Fogazzaro, al quale lo legava una congeniale [...] una lettura del canto XVIII dell'Inferno (cfr. Lett. dant. 331-344), in cui oltre a individuare nell'ascetismo cristiano le radici dell'estetica del brutto dominante nel canto, al critico preme sottolineare l'atteggiamento di giudice inflessibile ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] peggiore che altrove, vede i monasteri greci di san Nilo in Calabria e all'inizio del sec. XI un rifiorire dell'ascetismo anacoretico con Fonte Avellana e gli eremitaggi di San Romualdo, da uno dei quali, Camaldoli, doveva poi uscire un nuovo ordine ...
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Diogene (Diogenès)
Giorgio Stabile
Il Diogene nominato in If IV 137 (Dïogenès, Anassagora e Tale), abitatore del ‛ nobile castello ', è senz'altro da identificare con il filosofo greco Diogene nato a [...] . Lat. 44, 777]), vide in lui la prefigurazione di alcune fondamentali virtù cristiane, e nel cinismo una valida premessa dell'ascetismo monastico. S. Girolamo aveva dato di lui un ritratto che incontrerà larga eco nel Medioevo (Adv. Jovinian. II 9 e ...
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FRANCESCO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli il 16 genn. 1836 da Ferdinando II e da Maria Cristina di Savoia, che morì pochi giorni dopo il parto, crebbe in buona armonia [...] amministrativi" (Nisco, 1894, p. 7).
Profonda influenza esercitò sul fanciullo, assecondandone la naturale inclinazione all'ascetismo e accentuandone lo spirito di rassegnazione, lo scolopio P. Vita, precettore di catechismo. Da questo, dall ...
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PAOLINO (Meropius Pontius Paulinus)
G. Chierici
Fu considerato il primo vescovo in Italia dopo quello di Roma. Nato a Bordeaux fra il 353 ed il 355 (la data è ancora incerta) e convertitosi al cristianesimo [...] a Barcellona; nell'anno successivo P. si ritirava a Cimitile (v. nola) per condurvi una vita di preghiera e di ascetismo, proponimento che doveva modificarsi dopo la malattia in cui cadde appena arrivato e la convalescenza, durante la quale meditò su ...
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CARAFA, Maria
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Nacque nel 1468, primogenita del nobile napoletano Giovanni Antonio, conte di Montorio, e di Vittoria Camponeschi.
Il 24 dic. 1490, quando era già stata [...] S. Sebastiano, la C. maturò il proposito di fondare un nuovo convento, più rispondente alle esigenze del suo ascetismo.
In ciò era anche confortata dall'esempio del fratello Gian Pietro, che nel frattempo, abbracciata la carriera ecclesiastica, aveva ...
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CANI, Nicolò
Giampaolo Pisu
Nato ad Iglesias il 20 maggio 1670 da una delle più nobili famiglie del luogo, iniziò gli studi umanistici e teologici nel cenobio domenicano della sua città e li proseguì [...] delle materie teologiche, lo zelo spiegato nella predicazione della dottrina cristiana, la vita austera improntata a severo ascetismo, l'impegno posto nell'allargamento dei confini dell'Ordine con la fondazione di un nuovo convento fuori Cagliari ...
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ascetismo
s. m. [der. di asceta]. – Il complesso delle pratiche esteriori (rinunce, penitenze, mortificazioni, ecc.), dell’atteggiamento spirituale e anche delle dottrine, miranti al raggiungimento di una purificazione rituale e spirituale...
asceta
ascèta s. m. e f. [dal lat. tardo asceta o ascetes, gr. ἀσκητής «che esercita»; v. ascesi] (pl. m. -i). – Chi pratica l’ascetismo: gli antichi a. cristiani; un santo a.; per estens., chi fa vita di penitenza e di rinuncia o comunque...