Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] questi anni all'amaro poemetto in terzine L'asinod'oro (incompiuto) e al volgarizzamento dell'Andria di Terenzio l'uomo di stato si muovono per un campo avvolto da una profonda zona d'ombra, da un margine di rischio, in cui si annidano le forze e ...
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Letterato (Firenze 1493 - Prato 1543). Fu rappresentante tipico del ceto medio del Rinascimento, gareggiante con l'aristocratico nell'amore del bello e nel pieno godimento della vita. Sue opere principali [...] lettere aggiunte), nel quale apertamente polemizza con le posizioni del Trissino. Sue opere maggiori sono due traduzioni: dell'Asinod'oro di Apuleio e di una riduzione spagnola del Pañcatantra indiano, ch'egli abbellì di novelle e favole satiriche e ...
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Pittore, scultore e disegnatore (Roma 1781 - ivi 1835). Figlio di un modellatore di statuette, cominciò esercitandosi nell'arte paterna (gruppi di terracotta, più tardi, sono conservati nel Museo di Roma). [...] ), la Divina Commedia (1826), la Gerusalemme Liberata (1827), l'Orlando Furioso (1829) e, rimasto incompiuto per la morte, l'Asinod'oro di Apuleio. Del figlio Achille (Roma 1809 - Napoli 1841), anch'egli pittore, sono conservati nel Museo di Roma a ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] . a Cartagine nel tempo in cui regnarono insieme M. Aurelio e L. Vero (161-169 d. C.).
Le Metamorfosi (Metamorphoseon libri XI), o Asinod'oro (Asinus aureus), sono l'opera principale: dovette essere scritta dopo l'Apologia, altrimenti gli accusatori ...
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Attore, regista e autore italiano (Firenze 1929 - Roma 2016). Dopo varie esperienze nel cinema (Le due orfanelle, 1954; Le braghe del padrone, 1978), in televisione e nel teatro d'avanguardia, nel 1961 [...] Lucia (n. 1942), anch'essa attiva nel teatro a partire dagli anni Settanta. Tra le interpretazioni più recenti si ricordano: L'asinod'oro (1996); I viaggi di Gulliver (1998); Il tranello di medusa (2000); Aladino mi cali un filino (2001); Jacques il ...
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Disegnatore italiano (n. Luson 1945). Attivo nel campo della grafica, si è affermato soprattutto come autore di fumetti. Dopo aver pubblicato la sua prima storia, Lo scimmiotto (1976), sul mensile Alterlinus, [...] 1994); El gaucho (con H. Pratt, 1995); Gulliveriana (1996); Lettere di una monaca portoghese (1997); Kamasutra (1998); L'asinod'oro (1999); Tre ragazze nella rete (2000); Il pittore e la modella (2002); L'odissea di Bergman (2004); Quarantasei (2006 ...
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Pittore (n. Copenaghen 1743 - m. presso Frederiksdal 1809). In Italia, tra il 1772 e il 1777, studiò le opere d'arte dell'antichità e i maestri del Cinquecento. Famosa era la sua decorazione del castello [...] di Christiansborg, poi distrutta. Altre opere notevoli, le scene dell'Andria di Terenzio e i quadri dell'Asinod'oro di Apuleio (gall. di Copenaghen). L'A., che attese anche all'architettura, fu il maggior esponente del neoclassicismo in Danimarca ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] più strettamente umanistica dello scandianese si prolunga, però, con le cinque versioni: le Vite di Cornelio, la Ciropedia, l'Asinod'oro, le Storie di Erodoto e quelle di Ricobaldo. I frequenti abbagli mostrano un rapido distacco del B. dalla lingua ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] Lorenzo il Magnifico (Stechow), oppure l'Asinod'oro di Apuleio (Mulazzani, 1975, che vede C. Marani, Leonardo e i leonardeschi a Brera, Firenze 1987, pp. 143-159 e passim; D. Banzato, Un L. a Padova, in Boll. dei Musei civici di Padova, LXXVII (1988 ...
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ponte
pónte s. m. [lat. pōns pŏntis]. – 1. a. Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua, di un braccio di...
lavare
v. tr. [lat. lavare]. – 1. a. Rendere pulita e netta una cosa, togliendone il sudicio con l’acqua e con altre sostanze liquide: l. i panni sporchi, l. la biancheria, le lenzuola; l. i. piatti, i bicchieri, le posate; l. i pavimenti,...