Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] più da predicativi dell’oggetto (attributi) che da forme verbali.
L’unione di esse «essere» col participio passato si passato era adoperata per marcare non tanto il tempo, quanto l’aspetto dell’azione: ivit «andò» (azione conclusa) contro itus sum ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] presenta generalmente un tempo, un modo, una persona, un aspetto, un numero, una diatesi); ogni tratto può avere più opzioni li registrano come entrate autonome e che la loro origine verbale non è più avvertita dai parlanti: si vedano casi come ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] giovanile intende distinguersi, anche grazie allo strumento verbale, è infatti quello immediatamente precedente al proprio e incessanti.
Il linguaggio giovanile, soprattutto nel suo aspetto lessicale, è costituito da una serie eterogenea di apporti ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] incomprensibili del cosiddetto politichese e, sotto questo aspetto, gli idioletti degli statisti e dei leader di Pontida che, con un lessico trasgressivo incline all’irriverenza verbale e al turpiloquio, il leader del Carroccio sferra i suoi ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] all’ovvia interazione tra linguaggio delle immagini e linguaggio verbale, alla base del fumetto forse più ancora che . Occhi da calo-calo
È da ieri alle due* *14 che so qui che aspetto Mister X da Borgo Y con la roba, né mi posso smuovere per tema ch’ ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] e sintagmi preposizionali da una parte e sintagma nominale e sintagma verbale dall’altra, nel senso che gli esempi (35) e col cuore in gola, a piene mani; di bell’aspetto (una persona di bell’aspetto), di guardia (montare di guardia, uomo di guardia). ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] morfema di plurale e come desinenza di seconda persona sing. e pl. nelle forme verbali: per es. [floːrs] < flōres, [ˈcazis] < casas, ’esito è [o]: [ˈcazo] «casa»).
Tra gli aspetti più rilevanti della morfosintassi vanno citati i seguenti:
(a) ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] definizione un po’ diversa, perché mette in risalto gli aspetti di devianza rispetto alla norma più che gli scopi comunicativi, come suo di lui, suo di loro);
(e) nel sistema verbale, gli scambi fra gli ausiliari dei verbi attivi (➔ ausiliari, verbi ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] (anche se considerati in modo diverso a seconda della prospettiva specifica). La focalizzazione sugli aspetti non verbali e sulla multimodalità, presente soprattutto nell’analisi della conversazione, non è invece ancora totalmente condivisa ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] verbo’ dell’infinito nominale. Quest’ultimo, essendo più verbale del nome d’azione, conserva la reggenza dell’ ) la partenza di Gianni ieri mi ha molto sorpreso
L’➔ aspetto può essere incorporato nel significato del nome d’azione e derivare dalla ...
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aspetto1
aspètto1 s. m. [dal lat. aspectus -us, der. di aspicĕre «guardare»]. – 1. letter. Atto di guardare, di vedere; sguardo, vista: E la mia donna in lor tenea l’a. (Dante); all’a. di ..., alla vista: all’a. del mostro, si sentì gelare...
verbalita
verbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistema verbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore.