BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] , ma l'una e l'altra si fondono in una progressiva espansione dell'intellectusfidei, fino all'estatica visione di Dio: "L il secondo che assorbe la prima, proseguendo quel processo di assimilazione che era già avviato nella prima metà del secolo XIII ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] opera della corte, un'entità incorporea che finisce per conferire al cortigiano i propri ineffabili connotati. La progressivaassìmilazione fra i due protagonisti del componimento è resa con un'abilità stilistica senza precedenti: l'alternanza di due ...
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MORANDI, Giorgio
Flavio Fergonzi
MORANDI, Giorgio. – Nacque a Bologna il 20 luglio 1890 da Andrea, titolare di una ditta di commercio, e da Maria Maccaferri.
Il padre (1858-1909), rimasto orfano a tre [...] della sorella) palesano, oltre a una ormai matura assimilazione del linguaggio di Cézanne, una esplicita attenzione all’ di Morandi, con il suo «ritrovamento dell’oggetto» e la progressiva conquista, negli anni Venti e Trenta, del tono come «colore ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] La riflessione del L. - che sosteneva la necessità di una "assimilazione secondo l'angolo visuale del cervello nazionale" (a K. Kautsky e i socialisti "ricordino che non ci può essere progresso nel proletariato, là dove la borghesia è incapace di ...
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MICHELOZZI, Michelozzo (Michelozzo di Bartolomeo). – Nacque a Firenze, probabilmente nel 1396, da Bartolomeo di Gherardo «de Burgundia», sarto di origini lionesi, e Antonia, fiorentina (Milanesi, in Vasari, [...] si può registrare, dall’esame delle sue opere, una perfetta assimilazione del linguaggio classico. Ciò è evidente sia nei lavori di scultura marcapiani e delle cornici delle finestre, la progressiva attenuazione, in termini plastici e chiaroscurali, ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] cui sembra fosse estraneo, ferite tanto gravi da determinare per lui una progressiva decadenza fisica e poi la morte precoce.
Nel '28, già in fatta dal Foscolo e poi attraverso l'assimilazione spirituale che questi aveva compiuto nel Didimo, ...
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CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] negò sempre che ciò potesse portare a una assimilazione con teoriche radicalmente stataliste, rappresentando la linea giudici e gli avvocati nel nuovo processo civile).
Il progressivo ampliarsi della sfera di interessi è ben visibile in altri ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] Cristoforo, firmata e datata 1519, reca evidenti segni del progressivo affermarsi nel linguaggio del C. di citazioni dal Romanino. per l'adattamento alla nuova parrocchiale).
L'assimilazione di dati veneti, di ascendenza romaniniana, soprattutto ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] Repubblica con il grado di commissario governativo. Il suo lavoro faceva dunque parte integrante della politica cosimiana di progressivaassimilazione di tutto il dominio senese al nuovo Stato toscano egemonizzato dai Fiorentini e agiva a livello di ...
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ONORIO III, papa
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
ONORIO III, papa. – Di nome Cencio, nacque a Roma. La famiglia è sconosciuta: sono infatti da rifiutare sia la tradizionale attribuzione ai Savelli, [...] che era stato represso con efficacia da Innocenzo III, riprese progressivamente vigore.
Come i suoi predecessori, Onorio III, stabilì la interne della fraternitas francescana, favorendone l’assimilazione agli ordini religiosi esistenti e sancendo, ...
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progressivo
agg. [der. del lat. progressus, part. pass. di progrĕdi «andare avanti»]. – 1. Che progredisce o tende a progredire, cioè a procedere, ad aumentare (o anche a decrescere) in modo continuo e più o meno regolare: numerazione p.;...
assimilazione
assimilazióne s. f. [dal lat. assimilatio (o assimulatio) -onis, der. di assimilare «assimilare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di assimilare o di essere assimilato, cioè il rendere o il farsi simile: a. di due fatti, di due concetti,...