Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] e il suo sviluppo erano strettamente legati al progressivo prevalere del potere assoluto imperiale che, come riassorbiva si faceva strada nel pensiero giuridico proponendo un’assimilazione ideale fra imperatore e sudditi. Così Valentiniano ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] al superiore. Così si crea un cursus, che diventa un’ascesa progressiva al grado superiore, visto sempre più come un onore (honor), solo il vescovo a presiedere la comunità. Comunque l’assimilazione tra i due ordini, anche se è sostenuta da diversi ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] confronti, al fine di superare le sfide lanciate mediante i progressi nella modernizzazione, dal campo avverso.
Ma ciò comportava una movimento cattolico: il sentimento cristiano, la parziale assimilazione di idee e di pratiche volte ad instaurare ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] sta uno dei grandi temi della Vita Constantini, ovvero l’assimilazione tra l’esperienza del sovrano cresciuto in mezzo ai tiranni con una lenta e protratta asfissia, con una progressiva alterazione del loro habitat: entrambi i procedimenti rientrano ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] di fondo non favorì da parte dell’episcopato l’assimilazione delle positività provenienti da una cultura liberale, che si il frate Zamora, Lugano 1845³, p. 91: «L’uomo del progresso, se vuol essere ancora l’uomo della ragione, non deve pensare ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] fenomeno di questa ‘seconda diaspora’ e della conseguente assimilazione, dopo la prima diaspora succeduta alla distruzione di lui destinate. Molti di questi privilegia subiranno progressive restrizioni sotto gli imperatori cristiani succeduti a ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] raccolti, è certamente il più antico; esso comporta l'assimilazione delle vicende umane a quelle naturali o, in altri , ad esempio in Condorcet, come un terreno aperto al progresso indefinito dell'uomo, a un miglioramento destinato a modificare la ...
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Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] cedette innanzi all'idea del corso lineare, desunta dal cristianesimo, e del progresso" (ibid., p. 271). In modo ancora più preciso, P. civiltà considerata; con la disgregazione si giunge all'assimilazione e alla scomparsa dell'élite (v. Toynbee, ...
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Stalinismo
Giuseppe Boffa
Definizione
Col termine 'stalinismo' si indica in genere quel particolare sviluppo della Rivoluzione russa e del movimento comunista, che da quella rivoluzione prese le mosse, [...] delle concezioni staliniane e dalla loro progressiva applicazione nella costruzione del nuovo Stato cittadini nei suoi aspetti tanto pubblici quanto privati. L'assimilazione di fenomeni nazionali diversi è comunque elemento essenziale e distintivo ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Umbri
Simonetta Stopponi
Gli umbri
La suddivisione amministrativa dell’Italia in regiones, voluta da Augusto, cristallizza certamente situazioni geografiche [...] ed Etruschi deve aver contribuito inoltre all’assimilazione dei primi ai secondi sotto il comune compreso fra il III e il II sec. a.C.
Alla progressiva romanizzazione del territorio, che vede le tappe iniziali negli accordi stipulati con ...
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progressivo
agg. [der. del lat. progressus, part. pass. di progrĕdi «andare avanti»]. – 1. Che progredisce o tende a progredire, cioè a procedere, ad aumentare (o anche a decrescere) in modo continuo e più o meno regolare: numerazione p.;...
assimilazione
assimilazióne s. f. [dal lat. assimilatio (o assimulatio) -onis, der. di assimilare «assimilare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di assimilare o di essere assimilato, cioè il rendere o il farsi simile: a. di due fatti, di due concetti,...