Dea della febbre, molto temuta da Babilonesi e Assiri. Nei testi cuneiformi appare come nome comune di una collettività di demoni femminili, ma generalmente si presenta con un alto grado di personificazione, [...] identificata talora con Ishtar, della quale però è detta altre volte cliente; è considerata figlia di Anu o Enlil; nefasta specialmente ai bambini, la sua sfera negativa si estende a tutto il ciclo della ...
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Dio sumerico, divinità del Sole presso Sumeri, Babilonesi e Assiri; questi ultimi gli diedero il nome semitico di Shamash (➔), mantenendo però molto frequentemente nella loro scrittura cuneiforme l’antico [...] ideogramma sumerico di U., che rappresenta il disco solare tra due cime di montagne. U. era anche il dio della giustizia. Era venerato particolarmente nella città di Larsa ...
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Denominazione babilonese di una specie di demoni sumeri, babilonesi e assiri, e dei demoni in genere; gli U. erano detti progenie di Anu, Enlil ed Ereshkigal, creature dell’arallū e della terra; abitavano [...] nel deserto, e se ne conoscevano 7 specie ...
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(assiro Ashshū′r) Nome del dio eponimo e supremo del pantheon degli Assiri (mai adorato in Babilonia). Rappresentato nell’età più antica con un alto copricapo, un cerchio nella sinistra e un’arma a forma [...] achemenide il disco alato di A. diviene simbolo di Ahura Mazdā.
Porta il nome del dio la più antica capitale dell’Assiria, Assur, sulla sponda destra del Tigri (nell’odierno Iraq). Il primo insediamento risale al 2500 a.C. circa; in età paleoassira ...
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Collettività di divinità minori celesti nella religione dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri, appartenenti alla sfera di Anu; con gli Anunnaki, collettività associata alla sfera della terra e legata [...] soprattutto a Ea, svolgono la funzione di intermediari tra il mondo umano e i suoi antipodi uranici e inferi ...
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shĕ’ōl Nome ebraico biblico della dimora sotterranea dei defunti, analogo all’arallū dei Babilonesi e Assiri e all’Ade dei Greci. È luogo di silenzio e tenebre, dimora delle ombre, paese di oblio e di [...] morte. I defunti vi si raccolgono per famiglie e tribù, e di lì possono essere evocati ...
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Ventaglio o paramosche adattato su una lunga asta. È di origine antichissima: i monumenti babilonesi, assiri, egiziani e greci ne offrono esempi in rappresentazioni di sovrani e di alti personaggi (v. [...] .). Nella liturgia cristiana erano usati già nel 4° sec. dai diaconi e si diffusero in Oriente, mentre in Occidente furono introdotti nell’uso liturgico nel 6° sec.; ai f. liturgici fu attribuito anche ...
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TAZIANO (Τατιανός)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque, come egli stesso si vanta, di là dal Tigri, nel territorio degli Assiri, nella prima metà del II sec.; probabilmente tra il 120 e il 130. Studiò [...] filosofia ed eloquenza e viaggiò molto, tenendo, come Luciano, conferenze e lezioni in varie città. Verso il 150 si convertì al Cristianesimo, pare a Roma, dopo aver ascoltato il filosofo cristiano Giustino. ...
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Manasse
Re di Giuda (regno 687 ca.-642 a.C.). Figlio e successore di Ezechia, fu ardente fautore dell’introduzione dei culti stranieri, e in partic. assiri, nel quadro di una politica di asservimento [...] alla potenza mesopotamica; perseguitò pertanto con grandi stragi i fautori della religione nazionale. Secondo il libro II delle Cronache 33, 12-20, M., portato prigioniero in Babilonia, finì col pentirsi ...
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assiro
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Assiria, regione storica dell’Asia anteriore, nella Mesopotamia; relativo o appartenente agli Assiri (gr. ᾿Ασσύριοι lat. Assyrii e Assyri), antica popolazione dell’Assiria, caratterizzata da un elevato...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.