immunosorveglianza
Mauro Capocci
Proprietà del sistema immunitario che permette di controllare la crescita neoplastica in vivo, ed è resa possibile dalla comparsa sulla membrana delle cellule neoplastiche [...] la capacità del sistema immunitario del topo di attaccare ed eradicare un tumore causato da un agente cancerogeno. L’associazione fra l’immunodeficienza e il maggior rischio di crescita neoplastica è stata poi dimostrata anche nell’uomo, con le ...
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Biologo e zoologo inglese (n. Nairobi 1941). Prof. di zoologia all'univ. di Oxford dal 1970. Esponente del fondamentalismo darwiniano, ha esposto in The selfish gene (1976) la teoria secondo cui il corpo [...] un maestro orologiaio, risultati di impressionante precisione. D. è tra i sostenitori del Great Ape Project, un'associazione che punta a estendere ai primati antropomorfi alcuni dei diritti umani. La sua corposa produzione saggistica comprende: The ...
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papillomavìrus Virus a DNA (sigla HPV, dall'ingl. human papilloma virus "virus del papilloma umano") appartenente alle Papovaviridae, di cui esistono numerosi sierotipi; alcuni di essi sono implicati [...] stato insignito del premio Nobel per la medicina o la fisiologia - hanno infatti portato all'individuazione di chiare evidenze dell'associazione di alcuni tipi di p. (tipi 16 e 18) con la comparsa di lesioni cancerose, rilevando inoltre la presenza ...
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Biosfera. Origine ed evoluzione
Edward F. DeLong
David M. Karl
Per approfondire la conoscenza dell'origine della nostra biosfera, è opportuno fare riferimento a un utile e chiaro modello di vita minima. [...] di se stessa o di altri tipi di molecole. L'altro ribozima ha parte attiva nella sintesi dei lipidi. In questo modo l'associazione tra stampi e membrana è di tipo catalitico. Materie prime complesse, come i monomeri per la replicazione dell'RNA o i ...
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tetraloop
Stefania Azzolini
Motivi strutturali, formati da quattro nucleotidi, con una tipica forma ad ansa, che svolgono un ruolo determinante nel processo di folding degli acidi nucleici e partecipano [...] questa teoria c’è un ‘quartetto’ di G formato da interazioni G-G dove ogni G deriva da una diversa unità ripetitiva. L’associazione, che quindi non segue le tipiche leggi di accoppiamento delle basi di Watson e Crick (A-T, C-G), richiede che in due ...
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linfociti T
Cellule fondamentali della risposta immunitaria specifica derivate da una cellula staminale pluripotente del midollo osseo e maturate nel timo. I linfociti T hanno un recettore specifico [...] (come i linfociti B) ma da una specifica struttura detta TCR (T-cell receptor, che mostra una grande variabilità), associata a un insieme di molecole che formano un’unità strutturale, nota come CD3. Si possono identificare varie sottopopolazioni di ...
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HALDANE, John Scott (XVIII, p. 325)
Giuseppe Montalenti
Fisiologo inglese, morto il 14 marzo 1936. Il figlio Iohn Burdon Sanderson, nato a Oxford il 5 novembre 1892, professore di genetica (1932) poi [...] -28, 1924-32) i cui risultati sono di fondamentale importanza per la moderna teoria dell'evoluzione. Scoperse i primi casi di associazione dei geni nei vertebrati e nell'uomo; fece la prima stima (con L. S. Penrose) della frequenza di mutazione di un ...
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Neurobiologa italiana (Torino 1909 - Roma 2012). Con Stanley Cohen, suo collaboratore per le ricerche sull'NGF (nerve growth factor, fattore di crescita nervoso), è stata insignita nel 1986 del premio [...] de Janeiro, in collaborazione con H. Mayer, allieva di E. Fisher. Tornata nel 1953 a St. Louis e nominata professore associato, conobbe il biochimico S. Cohen, che iniziò a lavorare con lei. In quell'anno riuscì a isolare una frazione nucleoproteica ...
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coefficiente di Hill
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Sensibilità, più o meno elevata, con la quale proteine oligomeriche (con un sito di legame su ciascun monomero) rispondono all’azione di leganti specifici: [...] ) che leghi simultaneamente quattro molecole di un legante L (per es., l’ossigeno molecolare, O2), senza che si formino stati intermedi di associazione con L, e cioè siano presenti solo: Hb (con nessuna molecola di L legata, vale a dire con ν=0) e Hb ...
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epistasi
Saverio Forestiero
Interazione tra geni non allelici che determina una situazione in cui un gene (detto epistatico) modifica la manifestazione di un altro gene (detto ipostatico) situato in [...] ’altro. Quando si osserva una frequenza di ricombinazione significativamente inferiore al 50%, è estremamente probabile che i geni siano associati tra di loro e che vi sia epistasi. L’epistasi ha importanti conseguenze sul piano evolutivo. A seguito ...
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associazione
associazióne s. f. [der. di associare]. – 1. Atto di associare o di associarsi, e anche il fatto di essere associato, nelle varie accezioni del verbo: a. a un’impresa; fare l’a. al circolo sportivo; quota di associazione. Nel...