SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] individuale dell'artista. Il suo clima storico e la visuale con la quale contempla il Medioevo, sono quelli dell'assolutismomonarchico: autorità regia assoluta, ma non tirannica, come il Mariana chiariva con eccessiva evidenza nel De rege. Lope non ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] la chiesa passata alla dipendenza dell'autorità imperiale.
Questo periodo di lotte religiose, se all'interno aveva giovato all'assolutismomonarchico, che ormai in Bisanzio non ebbe più limiti, all'esterno aveva costato enormi sacrifici e perdite. L ...
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(XII, p. 983; App. I, i, p. 517; II, i, p. 788; IV, i, p. 594; V, i, p. 834)
I temi generali della scienza giuridica sono ampiamente trattati nel vol. XII dell'Enciclopedia Italiana, nel quale sotto la [...] nei confronti del potere politico statale. In reazione all'assolutismo, lo Stato liberale configurava i diritti individuali, e in nell'ordinamento repubblicano sia nel precedente ordinamento monarchico (come generalmente viene fatto con riferimento ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] precisamente nel 1603, le opere del G. vennero inserite nell'Index librorum prohibitorum.
Un potente sostegno alla causa dell'assolutismomonarchico fu offerto dal G. con le Regales disputationes (Londini 1605) dedicate a Giacomo I Stuart nuovo re d ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] italiano – poi divenuto giurista e storico – a misurarsi con la nuova figura assunta dalla religione nell’età dell’assolutismomonarchico. La sua analisi pose capo alla definizione del governo pontificio come di un «totatus», una forma nuova e ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] all’opportunità di strumenti giuridici che evitino la degenerazione della monarchia in tirannia. Il re è il medievale re nella moderno-borghese e si trasforma anche in polemica contro l’assolutismo livellatore in favore dello S. articolato nei ceti e ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] adulazioni dei cortigiani, segna nella storia della Germania il passaggio dall'assolutismo illuminato del Cancelliere di ferro all'assolutismo gretto e pomposo del monarca (v. guglielmo ii). Finora non Guglielmo I "il vecchio imperatore addormentato ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] occupi ancora nell'U. R. S. S. un posto assolutamente impari all'ampiezza delle riserve, è dimostrato pure dalla scarsa entità Luigi XVIII e s'era atteggiato a capo del fronte unico monarchico contro la Francia; e nel giovane Alessandro già si fanno ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] reġno dei cieli" (Matteo, XVI, 18-19), cioè un'autorità monarchica e una giurisdizione somma; nonché il primato, quando dopo la risurrezione E, in quanto servì di strumento al nascente assolutismo pontificio per deludere le velleità di controllo e di ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] il 1777 subì un'interruzione. Gli Svizzeri fornivano mercenarî alla monarchia francese; per compenso, la loro economia veniva integrata da poté più essere questione di democrazia. L'età dell'assolutismo creò anche qui un regime "per grazia di Dio ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...