Ecclesiastico e uomo politico danese (Horsens 1606 - Copenaghen 1668); il suo vero nome era H. Ribev, ma adottò il nome di uno zio materno, H. Svaning. Prof. di lingue orientali nell'univ. di Copenaghen, [...] vescovo del Seeland (1655), contribuì (1660) attivamente alla trasformazione della monarchia danese in monarchia ereditaria, e fu fautore dell'assolutismomonarchico. ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] e il patto sociale soprattutto per arginare la pratica dell'assolutismo, limitare e bilanciare i poteri dello Stato, affermare a creare cittadini anziché sudditi nei grandi Stati retti dalle monarchie di antico regime, dall'altro lato il progetto di ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] create dalle guerre di religione e consolidatosi in Francia, dopo lunghe crisi, ultime quelle della Fronda, l'assolutismomonarchico, era finito quell'equilibrio vario tra le potenze che aveva caratterizzato la prima metà del '600 e permesso ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] come il padre, una personalità insofferente di obiezioni e contraddizioni, o gelosa sino all'eccesso delle prerogative dell'assolutismomonarchico. La sua vocazione di "primo servitore dello Stato", il suo stesso metodo di lavoro minuzioso e pedante ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] disponibili in modo rigoroso e ordinato. L'Enciclopedia ha costituito un centro di idee rivoluzionarie contro l'assolutismomonarchico, il feudalesimo, la Chiesa, e ha contribuito a creare quelle idee di cambiamento sociale che sono esplose ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] verificare l’assunto di fondo dell’opera e approdare quindi al culmine della realizzazione dell’assolutismomonarchico sotto gli Austrias. Un assolutismo, si badi bene, assai differente dalla concezione di Collenuccio, per il quale nobiltà e ...
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MANNO, Giuseppe
Antonello Mattone
Nacque ad Alghero il 17 marzo 1786 da Antonio e da Maria Diaz. La famiglia faceva parte della piccola nobiltà cittadina; il padre, capitano del porto, aveva mostrato [...] : conseguenza della sua formazione di funzionario legato ai modelli politici di antico regime che si identificava ancora con un assolutismomonarchico paternalista e riformatore. Non a caso il 28 dic. 1821 Carlo Felice, nell'atto di formare il nuovo ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] sotto l’impero coincide con la storia della collaborazione o della resistenza della nobiltà e dei ceti ricchi all’assolutismomonarchico, con alternarsi di successi e costante declino generale delle possibilità di ripresa. Il S. ebbe ancora efficacia ...
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Europa
È uno dei continenti minori, e a dispetto della sua fisionomia aperta, di propaggine peninsulare dell’Eurasia, ha sviluppato caratteri culturali molto specifici. Fin dall’antichità l’E. ha raccolto [...] da scontri religiosi, sociali e politici, ottenne la supremazia sull’E. continentale e divenne il più compiuto caso di assolutismomonarchico (Luigi XIV di Borbone). Più in generale, la guerra dei Trent’anni (1618-48) ridisegnò gli equilibri d’E ...
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Luigi XIV re di Francia
Massimo L. Salvadori
Il simbolo dell’assolutismomonarchico
Tra 17° e 18° secolo la Francia di Luigi XIV, detto il Grande o il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. [...] scopo e fallì nel secondo. Fu chiamato Re Sole per il suo splendore regale e per aver incarnato in forma estrema l’assolutismomonarchico
L’accentramento del potere
Luigi XIV, figlio di Luigi XIII e di Anna d’Austria, nacque a Saint-Germain-en Laye ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...