GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] alternativa più efficace al pericolo rivoluzionario e che individuava nella costituzione l'unica garanzia contro ogni assolutismo, monarchico o rivoluzionario, e nella proprietà la base più conveniente sulla quale edificare il nuovo sistema. Nel ...
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Da patria a nazione
Alessia Ceccarelli
Il termine «patria» deriva dall’espressione latina terra patria, che in origine avrebbe designato eminentemente un vincolo giuridico-patrimoniale, ovvero la terra [...] e normativo. Lo sforzo compiuto dai massimi pensatori politici, e in specie dai teorici dello Stato moderno e dell’assolutismomonarchico, mira appunto a riavvicinare il concetto di patria a quello di natione (J. Bodin, 16° sec.), anche mediante il ...
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BIRAGO AVOGADRO (Avogaro), Giambattista
Valerio Castronovo
Nato a Genova, in data imprecisabile al principio del sec. XVII, si trasferì con la famiglia a Venezia ancor fanciullo, ne acquistò la cittadinanza [...] delle tradizionali acquiescenze e opportunità neutralistiche.
L'intonazione politica, la partecipazione alle polemiche dinastiche dell'assolutismomonarchico dell'epoca, è più chiaramente percepibile in altre opere del B., contemporanee o successive ...
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FEDERICI, Francesco
Toni Iermano
Nacque a Pietrastornina (ora in prov. di Avellino) nel 1739 dal marchese Emanuele e da Gelsomina Minucci.
Di antica origine genovese, la famiglia Federici aveva ottenuto [...] cruciali della Rivoluzione dovette certamente condizionare le sue idee politiche ed incrinare la sua fedeltà all'assolutismomonarchico. D'altronde, nei primissimi anni Novanta le idee rivoluzionarie d'Oltralpe erano penetrate nelle coscienze di ...
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sabaudo, Stato
Espressione che indica lo Stato dei Savoia, la cui storia comincia con Umberto Biancamano: egli poté ingrandire notevolmente i suoi possessi con le elargizioni fattegli dall’imperatore [...] il governo liberale. Succeduto a Carlo Felice il 27 apr. 1831, Carlo Alberto riaffermò in pieno l’assolutismomonarchico e accentuò l’indirizzo reazionario della politica estera sabauda. Con lui però le finanze sabaude ritornarono in felici ...
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Il parlamento dal modello inglese alla realtà odierna
Augusto Barbera
Solo richiamandosi alla storia del Parlamento inglese è possibile cogliere i tratti dei moderni parlamenti. Mentre in altri Paesi [...] superare le esperienze rivoluzionarie, basate sulla dittatura delle assemblee monocamerali, e non vorranno restaurare l’assolutismomonarchico, potranno richiamarsi alla esperienza britannica, pervenendo a un sistema di relazioni fra le due camere ...
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CANNELLA, Salvatore
Mario Condorelli
Nato a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo, fu indirizzato agli studi e al sacerdozio: ricevette gli ordini sacri prima del 1784 giacché il Villabianca lo [...] è necessaria come corpo intermedio fra i sudditi e il principe, palladio di libertà nei confronti dell'assolutismomonarchico e nel contempo difesa dell'ordine contro i sommovimenti delle classi popolari.
Le simpatie degli ambienti aristocratici ...
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PIGNATELLI, Ettore
Rossella Cancila
PIGNATELLI, Ettore. – Nacque attorno al 1465 da Carlo Pignatelli, signore di Monticello, e da Mariella Alferi. Milite napoletano, sposò nel 1489 donna Ippolita Gesualdo, [...] in Palermo, Palermo 1906, pp. 58-62; 68 s., 73-81, 87-91; A. Baviera Albanese, La Sicilia tra regime pattizio e assolutismomonarchico agli inizi del secolo XVI, in Studi senesi, XCII (1980), 2; C. Trasselli, Da Ferdinando il Cattolico a Carlo V. L ...
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rivoluzioni inglesi
Massimo L. Salvadori
La nascita della monarchia costituzionale
La rivoluzione che ebbe luogo in Inghilterra tra il 1628 e il 1658 e culminò nella guerra civile iniziata nel 1642 [...] fu la prima delle grandi rivoluzioni moderne. Segnò il lungo e drammatico confronto tra l’assolutismomonarchico in declino e i ceti emergenti decisi a ottenere un peso essenziale negli equilibri di potere. Essa trovò la sua conclusione nella seconda ...
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Europa, storia dell'
Massimo L. Salvadori
Un vecchio continente proiettato nel futuro
Il termine Europa è stato coniato dal poeta greco Esiodo (8°-7° secolo a.C.) e fu usato originariamente per indicare [...] di immensi imperi coloniali; dell'affermazione dei grandi Stati nazionali occidentali (Spagna, Francia, Inghilterra) e dell'assolutismomonarchico; della rottura nel 1517 dell'unità cristiana con la costituzione di un'Europa protestante e di un ...
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monarchico
monàrchico agg. e s. m. [dal gr. μοναρχικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di istituzione retta da una sola persona: il reggimento m. della Chiesa. In senso stretto, della monarchia, relativo alla monarchia: l’istituto m.; ordinamento,...
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...