tirannia
Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide. Il problema della t. appare già ampiamente sviluppato nel pensiero politico greco, e riceve da Aristotele una formulazione di importanza [...] della t. e del tirannicidio si svuotò sempre più di contenuto di fronte alla maggiore complessità del problema delle garanzie costituzionali, della limitazione dell’assolutismoregio, della formulazione di una concezione liberale dello Stato. ...
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Mably, Gabriel Bonnot de
Pensatore politico francese (Grenoble 1709 - Parigi 1785). Fratello (per parte di madre) di Condillac, studiò nel seminario di Saint-Sulpice a Parigi e percorse la carriera ecclesiastica [...] sulle correnti più radicali della Rivoluzione francese: in esso, infatti, la critica all’ancien régime (in partic. all’assolutismoregio e al potere nobiliare, ai quali M. contrappone gli antichi «diritti della nazione franca», tra i quali spicca il ...
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monarcomachi
Dal gr. μόναρχος «monarca» e μάχος «che combatte». Termine introdotto da William Barclay nel 1600 per denominare quegli scrittori politici per lo più ugonotti, fioriti tra il sec. 16° e [...] il 17° (nel periodo delle guerre di religione), che contro l’assolutismoregio sostenevano una sovranità popolare spinta alle estreme conseguenze. Essi prevedevano un «diritto di resistenza» del popolo al tiranno, ossia un diritto a punire, deporre e ...
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Granvelle, Antoine Perrenot signore di
Cardinale e statista francese (Ornans, Franca Contea, 1517-Madrid 1586). Figlio di Nicolas, portavoce di Carlo V al Concilio di Trento, nel 1555 passò al servizio [...] di Filippo II, che lo nominò suo rappresentante (1559) nei Paesi Bassi. Sostenitore inflessibile dell’assolutismoregio, si impegnò nella lotta al protestantesimo e tentò una restaurazione cattolica. L’opposizione del popolo e dell’aristocrazia alla ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] principali furono: la conquista del primato nel Lazio, durante l’età regia e il primo periodo repubblicano; la lotta con gli Equi, i Volsci dei nobili a sottoporsi al fiscalismo e all’assolutismo pontificio e della situazione di indigenza di una ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] mondo moderno-borghese e si trasforma anche in polemica contro l’assolutismo livellatore in favore dello S. articolato nei ceti e nelle forme giudiziarie. Centro di questo sistema è il potere regio, a cui spetta con oculato arbitraggio conservare l’ ...
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Tra 17° e 18° sec. la Francia di L., il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. Sue grandi ambizioni furono di fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della Corona e di ridurre [...] da essa governate, il potere passò nelle mani dell'intendente regio. Da questo punto di vista il coronamento della politica grave crisi del "sistema"; malcontento in Francia per l'assolutismo, le continue guerre, la pressione fiscale; formazione di ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] la crescita del fenomeno cittadino cominciava a spiazzare il potere regio e imperiale.
Maggiore respiro ebbe l’azione politica di egemonia sulla Germania. Federico II, campione dell’assolutismo illuminato, senza intaccare la divisione della società ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] alla famiglia dei cosiddetti Folkungar e l’esercizio del potere regio rese loro facile la personale ascesa sul trono nel 1250 con guerra e la sconfitta comportarono anche la fine dell’assolutismo reale. Nel 1719 il Riksdag rifiutò di riconoscere la ...
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Dinastia, originatasi tra il 10° e l’11° sec., che regnò sull’Italia dal 1861 al 1946. Trae nome dall’omonima regione dove inizialmente ebbe propri possedimenti, poi estesi anche al di qua delle Alpi fino [...] di Utrecht (1706) ebbe la Sicilia con il relativo titolo regio, cambiato poi nel 1720 in quello di re di Sardegna. Carlo . Succeduto a Carlo Felice (1831), riaffermò l’assolutismo monarchico e accentuò l’indirizzo reazionario della politica estera ...
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ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besançon]. – Appartenente al movimento...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...