Pubblicista e deputato ungherese, nato a Budapest il 7 ottobre 1828 da famiglia israelita, morto ivi il 10 settembre 1908. Nel 1844 ottenne di collaborare all'Ungar in qualità di critico teatrale. Licenziatosi [...] si dimostrò conservatore in quella estera, che non voleva influenzata da ripercussioni della prima. Avversario d'ogni forma d'assolutismo, intendeva conservare lo statu quo alla monarchia, e con esso la pace. Propenso a un avvicinamento alla Turchia ...
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SCHRÖDER, Wilhelm von
Anna Maria Ratti
Nato a Königsberg (Sassonia Coburgo) il 15 novembre 1640, morto nell'attuale Prešov (Cecoslovacchia) nell'ottobre 1688 o 1689. Come alchimista fu per alcuni anni [...] Mun (v., XXIV, p. 21) circa la bilancia del commercio e i divieti di esportazione delle monete. Partigiano dell'assolutismo, sostenne nella sua opera principale Fürstliche Schatz- und Rent-Kammer (Lipsia 1686) che la politica economica dovesse essere ...
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MERINO, Jerónimo
Nino Cortese
Nato a Villoviada (Burgos) il 30 settembre 1769, sino a ventun anno visse in seno alla famiglia, di poveri lavoratori; poi ottenne la nomina a curato del suo paese. Ma [...] , e tanto nel 1820 quanto nelle vicende che tennero dietro alla morte di Ferdinando VII fu tra i sostenitori dell'assolutismo, pronto a rinnovare le gesta del periodo più eroico della sua esistenza. Contrario ai rivoluzionarî del 1820 sino a prendere ...
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Patrimonialismo
Stefan Breuer
di Stefan Breuer
Patrimonialismo
Storia del concetto
Nelle scienze sociali il concetto di patrimonialismo deve il suo attuale significato alla sociologia del potere [...] altresì ripresi all'epoca di Weber, ad esempio da Hermann Rehm (1899) e da Otto Hintze (1907), il quale interpretò l'assolutismo prussiano di Federico Guglielmo I come un caso tipico di patrimonialismo (v. Below, 1925², pp. 17, 29, 31 ss., 208 ss ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’età della Restaurazione inglese (1660-1700) s’impone, in campo letterario, il [...] culto e i poteri del re siano bilanciati dalle prerogative parlamentari. Carlo II, invece, sceglie la via dell’assolutismo, combattendo insieme il Parlamento e l’estremismo puritano. La situazione peggiora con Giacomo II che tenta di ripristinare il ...
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Mably, Gabriel Bonnot de
Pensatore politico francese (Grenoble 1709 - Parigi 1785). Fratello (per parte di madre) di Condillac, studiò nel seminario di Saint-Sulpice a Parigi e percorse la carriera ecclesiastica [...] sulle correnti più radicali della Rivoluzione francese: in esso, infatti, la critica all’ancien régime (in partic. all’assolutismo regio e al potere nobiliare, ai quali M. contrappone gli antichi «diritti della nazione franca», tra i quali spicca ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] ad alcune assemblee anche poteri legislativi. Il patto sarebbe durato fino alla seconda metà del 17° sec., quando trionfò l’assolutismo monarchico.
La lotta per il regno tra Cristoforo II e Valdemaro III, nel secondo decennio del 14° sec., portò all ...
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KULTURKAMPF (ted. "lotta per la civiltà")
Carlo Antoni
È noto con questa denominazione il conflitto fra Stato e Chiesa cattolica, determinatosi in Germania e specialmente in Prussia nel 1871, all'indomani [...] religiosa in genere, ma i liberali, eredi, nella difesa delle prerogative dello Stato sovrano, dei giuristi dell'assolutismo, e anticlericali per effetto del concetto laico e positivistico della Kultur come somma di nozioni scientifiche. La Chiesa ...
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LEONE XII papa
Alberto Maria Ghisalberti
Il conte Annibale Sermattei della Genga nacque il 22 agosto 1760 presso Spoleto. Sacerdote nel 1783, fece rapida ascesa: vescovo di Tiro, nunzio a Lucerna e [...] tasse e gabelle. Pauroso di novità, avversò i liberali, vigilò gli studî, condannò le sette, benedisse la restaurazione dell'assolutismo in Spagna. A reprimere il movimento settario mandò in Romagna il Rivarola, prima, e poi l'Invernizzi, e in Roma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] autoritativamente scanditi dalla legge del principe – è il caso della legge toscana sulla nobiltà del 1750 –, l’«Assolutismo illuminato» della seconda metà innesca fermenti e contraddizioni del tutto nuovi.
Spicca certamente il tema della proprietà ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...