Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la cultura del giardino registra profondi mutamenti. I primi decenni del [...] prima fase l’idea guida per la loro progettazione è anche politica: libertà dalle regole e dalle costrizioni dell’assolutismo. Alcuni pensatori propongono un’estetica fondata sull’imitazione della natura e delle sue forme spontanee, in base al motto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Barbara Frale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà del Seicento, dopo decenni di contrasti fra corona e Parlamento, l’Inghilterra [...] del paese e del Parlamento. La nascita di un erede maschio, nel 1688, e quindi il pericolo che si perpetui un assolutismo di stampo cattolico, inducono il Parlamento a chiedere l’intervento armato di Guglielmo III d’Orange, marito di una figlia di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il quadro dell’economia europea del XV secolo segna una fase di stagnazione dovuta [...] che, come detto, va trasformandosi e risente quindi negativamente dello scenario che va mutando.
La tendenza verso l’assolutismo, per esempio, mina il potere della nobiltà e di conseguenza la stessa struttura socio-economica della feudalità; la ...
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MIELE, Antonio
Gianni Fazzini
– Figlio di Giuseppe e di Isabella Alvino, nacque il 23 febbr. 1813 in Andretta (presso Avellino). Compì i primi studi a Napoli per continuarli poi nel seminario metropolitano [...] 1847 lasciò tale incarico per trasferirsi a Napoli, dove entrò in contatto con i patrioti che si opponevano all’assolutismo borbonico. Ebbe così modo di seguire da vicino la graduale involuzione del Regno, passato dalla concessione dello statuto il ...
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CASTELNUOVO, Gaetano Cottone principe di
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 14 ag. 1714 da Carlo e da Anna Maria Morso e Fardella. Esponente della più alta aristocrazia isolana (fu investito del [...] ogni ingerenza e dipendenza dalla Chiesa).
In questa direzione di rafforzamento dell'autorità centrale dello Stato secondo i canoni dell'assolutismo illuminato si era posto il C. allorché, con patente del 16 nov. 1774, era stato nominato "Vicario e ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] la Beltraneja nel 1475, invasione della Castiglia, lotta contro i Re Cattolici, con esito negativo). Giovanni II instaurò l’assolutismo regio ma, sotto il regno di Sebastiano (1557-78), la potenza portoghese subì il primo grave colpo: il tentativo ...
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Figlio (Cognac 1494 - Rambouillet 1547) di Carlo conte d'Angoulême, ebbe, ancora bambino, in appannaggio il ducato di Valois; nel 1514 sposò Claudia, figlia del re di Francia, promessagli fin dal 1506, [...] che in Francia invece perseguitava; aveva stretto perfino alleanza (1528 e 1535) con i Turchi. All'interno instaurò l'assolutismo regio. Fu splendido mecenate, protettore di Leonardo, del Cellini, di Rabelais, di Erasmo, ed ebbe il titolo, oltre che ...
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Per fillotassi, o tassia fogliare, s'intende l'assetto o disposizione che hanno le foglie sui fusti che le portano; questa è variabile da pianta a pianta ma costante per ogni specie e si rivela già osservando [...] e A. Bravais in Francia; questa teoria venne accettata dalla generalità degli studiosi come vangelo, nonostante il suo soverchio assolutismo.
La fillotassi si può presentare sotto due aspetti diversi, isolata o verticillata cioè con una sola o più di ...
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LAUD, William
Florence M. G. Higham
Arcivescovo di Canterbury, nato a Reading il 7 ottobre 1573, morto il 10 gennaio 1645. Figlio di un sarto, fece i suoi studî nel St John's College a Oxford laureandosi [...] , ma anche i nobili di scarsa moralità, fece apparire il L. come una potenza che faceva causa comune con l'assolutismo della monarchia.
L'influenza di L. nella politica secolare era intanto cresciuta, e la controversia sorta a proposito del Ship ...
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. Setta segreta sorta in Francia sul finire del secolo XVIII e diffusasi poi in Italia nel periodo napoleonico. Non è possibile stabilirne con esattezza l'origine e seguirne tutte le vicende; la maggior [...] letto e meditato l'Alfieri, vedeva in Bonaparte il tiranno; e tutti i filadelfi combatterono nell'impero l'assolutismo nemico delle libertà umane. L'influenza della setta fu notevole in estensione, scarsa in profondità; la sua stessa organizzazione ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...