puritanesimo
Silvia Moretti
L’ala intransigente e calvinista dei protestanti inglesi
Il puritanesimo è un movimento religioso che si sviluppò all’interno della Chiesa anglicana nel corso del Cinquecento: [...] in campo religioso: nel primo caso in nome della sovranità del Parlamento quale rappresentante del popolo contro l’assolutismo monarchico, nel secondo a favore di un’attuazione più rigorosa dei principi della Riforma protestante contro i tentativi ...
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Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] pubblicava un opuscolo in cui fissava alcuni principî dai quali non si allontanò più: troppi gli abusi dell'assolutismo e degli ordini privilegiati; l'organismo dello stato era corroso; insopportabile l'ingiustizia sociale e la disuguaglianza civile ...
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Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e [...] notevole fu la diffusione della Carboneria. Il 1848 vide al centro degli eventi una borghesia liberale moderata stretta fra assolutismo monarchico e fermenti contadini, finché nel 1860 si allineò a fianco di Garibaldi. Presto però dai detriti del ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] i pareri, però è riconosciuto da tutti che la R., postasi in polemica con Roma, ha contribuito a rafforzare l’assolutismo dei principi e con ciò ha dato una potente spinta alla formazione dello Stato moderno; che la dottrina del sacerdozio universale ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] lega di sovrani cattolici destinata a estirpare l'eresia in Europa, e spesso il suo intervento massiccio preoccupò l'assolutismo dei sovrani. Riuscì invece, contro la rapida avanzata ottomana nel Mediterraneo, a far varare la Lega sacra, fallita però ...
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FLORIDA BLANCA, José Moñino conte di
Nino Cortese
Figlio di un notaio, nacque in Murcia il 21 ottobre 1728. Seguì i corsi di giurisprudenza nell'università di Salamanca; poi, dal marchese di Squillace [...] del quale fu uno dei maggiori esponenti, fu seguace delle teorie illuministiche del Settecento. Durante il suo ministero l'assolutismo giunse al massimo dello sviluppo. Ed il governo rivolse tutta la sua attenzione a migliorare la vita economica del ...
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MEDICI, Luigi cavalier de', principe d'Ottaiano e duca di Sarno
Walter Maturi
Uomo politico, nato a Napoli il 22 aprile 1759, morto a Madrid il 25 gennaio 1830. Cominciò a esercitare la professione [...] fu sbalzato dal potere dai liberali nella rivoluzione del 1820. Fuggì allora a Roma, ma, restaurato di nuovo l'assolutismo monarchico, dopo un altro infelice esperimento di governo del Canosa, ritornò al potere, imposto a re Ferdinando dai Rothschild ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] della società d’antico regime erano erose e sconvolte, delineando in alternativa una strategia possibile di alleanza con l’assolutismo in grado di svellere la centralità del privilegio, dare spazio ai diritti soggettivi, liberalizzare gli scambi e l ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] della Repubblica di Venezia, II, Milano-Messina 1946, p. 236.
31. Massimo Petrocchi, Il tramonto della Repubblica di Venezia e l'assolutismo illuminato, Venezia 1959, pp. 1-2, 4, 31, 197, 200, 209-211, 227, 229, 251; P. Preto, L'Illuminismo, p. 2 ...
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Diritto all’abitare
Umberto Breccia
L’abitare e i diritti sociali
Peripezie dei diritti sociali
Nelle carte costituzionali del secondo dopoguerra, sebbene molte e autorevoli fossero le voci perplesse [...] proprietà della tradizione ottocentesca. […] Lo Stato di diritto, nel momento in cui offre un antidoto all’assolutismo del legislatore, ne stimola (in quanto ‘Stato di diritto sociale’, funzionalmente collegato ai ‘diritti sociali’) l’interventismo ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...