ICONOCLASTIA o iconoclasmo (dal gr. εικών "immagine" e κλάω "spezzo")
Angelo PERNICE
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Con questa parola è indicato quel movimento contro l'uso e il culto delle sacre immagini che fu provocato dall'imperatore [...] , il culto delle immagini, fallì del tutto; ma, d'altra parte, essa fece trionfare il programma politico e l'assolutismo monarchico si affermò definitivamente sulla Chiesa orientale. Per l'arte, se da un lato furono distrutti icone, avorî, miniature ...
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Nacque il 1 luglio 1481, dal re Hans di Danimarca e da Cristina di Sassonia. Da fanciullo frequentò la casa di un ricco artigiano danese; e là probabilmente acquistò quell'amore per il popolo e quella [...] principe del Rinascimento. Univa una forte coscienza delle tradizioni politiche della Danimarca con le idee livellatrici proprie dell'assolutismo di quell'epoca; e aspirava, mediante un'unione personale, a ricostruire un vasto stato danese. Ma lo ...
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. La parola, nel senso di appalto generale delle imposte indirette, designa un'istituzione moderna, di origine francese; ma nel senso più ampio, di appalto o affitto della riscossione delle imposte a imprenditori [...] , Parigi 1913; Mann, Der Marshall Vauban und die Volkswirtschaftslehre des Absolutismus, Monaco e Lipsia 1914; Kaser, L'età dell'assolutismo, trad. dal ted., Firenze 1925; Sapori, La crisi delle compagnie dei Bardi e dei Peruzzi, Firenze 1926. ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] rispetto al Settecento, ma sempre ingombrante e pesante, e il gallicanesimo, talora appoggiato a un liberalismo di nuova specie, l'assolutismo più rigido ed esteso, nella Russia di Alessandro e di Nicola I, da Varsavia a Mosca. Il quadro generale è ...
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Riformismo
Zeffiro Ciuffoletti
1. Definizione di riformismo
La tradizionale sequenza storica che i paesi dell'Occidente hanno conosciuto, in forme e tempi diversi - dallo Stato liberale, allo Stato [...] industriale costituisce il fenomeno più carico di conseguenze. Sul piano politico il passaggio dalle teorie dell'assolutismo al contrattualismo accompagna la transizione dal dispotismo arbitrario al dispotismo legale dei principi illuminati, fino all ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] sottolineare certi aspetti fondamentali dell'arte di questo, quali il positivo "liberismo lessicale" e l'ambiguo "assolutismo grammaticale". Ormai riconosciuto come uno dei maestri della critica militante (dal 1909 era stato nominato, professore di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Federigo Enriques
Giorgio Israel
La figura di Federigo Enriques occupa una posizione centrale nella storia della cultura italiana tra la fine dell’Ottocento e la Seconda guerra mondiale. Egli fu uno [...] da parte di una corrente di geometri detti puristi, che riaffermarono con forza il valore di un approccio geometrico assolutamente libero da ogni metodologia algebrica e analitica, secondo l’idea radicale che la geometria finisce appena si parla di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni del Seicento si assiste a un progressivo superamento dell’illusionismo [...] , Ferdinando II mostra infatti di allinearsi sulle posizioni di quello “spirito supernazionale che formava le basi dell’assolutismo europeo”.
Anche in questa occasione l’artista riesce a tradurre i complessi soggetti allegorici in immagini fortemente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento la presenza europea in Asia costituisce una novità significativa [...] Ming è assoluto e fortemente centralizzato. Ogni velleità di autonomia locale viene repressa. Tuttavia, questo assolutismo èassolutismoè limitato dalla costante intrusione degli eunuchi negli affari di governo. Soprattutto nei periodi di minore ...
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GIURBA, Mario
Maria Teresa Napoli
Nacque a Messina nel 1565 da Onofrio, ricco mercante originario di Rometta, nei ranghi della giurazia tra il 1561 e il 1594, e da Silvia Campolo, di potente famiglia [...] al principe, che esaminava le più recenti teorie sulla ragion di Stato; professandosi contrario a ogni forma di assolutismo, il G. si collocò nel solco del contrattualismo spagnolo, naturale approdo - a suo avviso - delle teorie legalistiche che ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...