FOSCARINI, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Primogenito dei sei figli di Alvise del procuratore Nicolò e di Chiara Nani di Giovanni, nacque a Venezia nella parrocchia di S. Stae il 14 genn. 1718. La figura [...] l'azione dei principi illuminati. Poi, l'entrata in guerra della Spagna (che sino all'ultimo il F. non aveva assolutamente previsto) fece spostare l'attenzione del diplomatico sulle ostilità con il vicino Portogallo, ma per pochi mesi: il 31 maggio ...
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TRIVULZIO (Gallio Trivulzio), Antonio Tolomeo
Cinzia Cremonini
TRIVULZIO (Gallio Trivulzio), Antonio Tolomeo. – Nato a Milano il 22 maggio 1692, secondogenito di Lucrezia Borromeo (1670-1715) e di Antonio [...] la propria memoria a un’opera benefica. L’idea aveva il vantaggio di essere in linea con le riforme dell’assolutismo illuminato e l’attuazione di una società ben regolata in cui povertà, accattonaggio e criminalità, preoccupanti minacce all’ordine ...
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TOLA, Efisio Antonio Aloisio.
Alessio Petrizzo
Nacque a Sassari il 15 giugno 1803, sesto e ultimo figlio di Maria Teresa Tealdi e di Gavino Tola Sussarello.
Il padre apparteneva a una facoltosa famiglia [...] Italia ai suoi martiri realizzata da Scipione Pistrucci a Londra nel 1844) e come quella di una mera vittima dell’assolutismo. Tensione che attraversò la stessa memoria di una famiglia già ben inserita negli apparati statali sabaudi e ferma nella ...
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BRICHIERI COLOMBI, Giovanni Domenico
Gabriele Turi
Nacque il 17 febbr. 1716 a Finale Ligure, primogenito degli otto figli di Giovanni Bernardo e di Maria Teresa Ceresola.
GiovanniBernardo, giureconsulto [...] compiti il B. fu fedele esecutore, attirandosi l'odio di quanti videro in lui e nella sua carica il simbolo dell'assolutismo. Sostenitori delle riforme leopoldine come G. B. Nelli (di cui ci è conservata una velenosa orazione contro il B.), e loro ...
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SOLARO, Clemente, conte della Margarita
Umberto Levra
Nacque a Cuneo il 21 novembre 1792, primogenito del conte Vittorio Luigi e di Gabriella Galleani d’Agliano.
Di antica famiglia feudale di Asti, [...] , negativa per l’intero movimento liberale. Perciò si è continuato a menzionarlo sino a oggi piuttosto come idealtipo dell’assolutismo dai contenuti indefiniti che come un protagonista politico.
Morì a Torino il 12 novembre 1869, a settantasette anni ...
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TEMPLARI
GGiovanni Battista Baglioni
Ordine religioso militare, fondato nel 1119 dal francese Ugo di Payns, cavaliere nativo della Champagne. Sorto dal desiderio di fornire protezione ai pellegrini [...] ciò si unirono interessi politici e religiosi: debellare la potenza di un'aristocrazia guerriera indipendente di fronte all'assolutismo regio e alla nuova borghesia di funzionari statali ed esercitare un più attento controllo su Ordini che, esaurita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvana Musella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il Seicento la Svezia, grazie all’azione di sovrani come Gustavo II Adolfo Vasa [...] infatti l’instabile equilibrio fra le tendenze assolutistiche della monarchia e la tradizione del costituzionalismo aristocratico. L’assolutismo svedese presenta varie particolarità rispetto al modello europeo. L’elemento forse più significativo è la ...
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TOMMASONI, Tommaso
Gianluca Albergoni
Nacque a Fano il 27 aprile 1824 da Paterniano (1788-1852) e da Rosalia Rossi (1789-1845).
Cadetto di una famiglia modesta (il nonno paterno era barbiere, il padre [...] irrimediabilmente ostile a Pio IX, del quale auspicava un ravvedimento, giudicando imprescindibile tanto l’abbandono dell’assolutismo quanto una più decisa azione dell’aristocrazia romana nel proporsi come interlocutrice di una rinnovata stagione ...
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DE CAPRARIIS, Vittorio
Tarcisio Amato
Nacque a Napoli il 3 sett. 1924 da Filippo e da Anna de Sapia, famiglia di borghesia professionista originaria di Atripalda, nella provincia di Avellino.
Accostatosi [...] , su Naudé e Saint-Evremond, nonché sul problema dei "libertini" in genere, teorizzanti dapprima libertà di pensiero ed assolutismo statale, per giungere più tardi quasi alle soglie della stessa libertà politica.
Frutto maturo ed assai cospicuo di ...
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pace/pacifismo
Nella storia del pensiero filosofico la p. è stata concepita in termini negativi o positivi. Nel primo caso essa indica semplicemente l’assenza del conflitto, configurandosi quindi come [...] Versione del 1806, XVI, 3). Per il pacifismo d’ispirazione democratica la causa della guerra stava invece nell’assolutismo politico, ragion per cui l’instaurazione di Stati fondati sulla sovranità popolare avrebbe liberato l’umanità dalla guerra: la ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...