Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] nell'atto che le società hanno il massimo di faccende», ma ampliato al liberismo economico, alla condanna esplicita di ogni assolutismo, di ogni tirannide. Vi è già una specie di sociologia della religione. Ma nell'insieme, la struttura dell'opera è ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] , dalla convinzione che fosse necessario mantenere alcuni strumenti di controllo per evitare che nella Chiesa prevalesse l'assolutismo papale. Ma fatta questa concessione, il B. poté resistere agli attacchi dei giurisdizionalisti e della Sinistra ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] di moderazione e sobrietà.
Nel Milanese, peraltro, sono anni questi che vedono realizzarsi le maggiori riforme dell’assolutismo teresiano sia in campo economico sia nel settore dell’organizzazione dello Stato che pure resta fortemente centralizzato ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] , 195, 226, 249, 251-254, 258, 305; Id., Il Settecento milanese, Milano 1934, pp. 198, 205 s.; F. Valsecchi, L'assolutismo illuminatoinAustria e in Lombardia, II, Bologna 1934, p. 149; G. Baretti, Epistolario, a cura di L. Piccioni, II, Bari 1936, p ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] il definitivo declino della preponderanza svedese nel Baltico.
La lunga guerra e la sconfitta comportarono anche la fine dell’assolutismo reale. Nel 1719 il Riksdag rifiutò di riconoscere la sorella di Carlo XII, Ulrica Eleonora, come monarca per ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] . Gli iosiflijane, al contrario, sono promotori dell’impegno politico e sono di fatto veri e propri sostenitori dell’assolutismo del sovrano.
Nel responso del concilio del 1503, il Constitutum Constantini è invocato in difesa dei beni ecclesiastici ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] fiorentini come mediceo, e corresponsabilizzato da Clemente VII nel ripristino di un regime nel quale sarebbe impiantato un assolutismo che avrebbe fatto giudicare Cosimo da Venezia "tiranno", non per questo il G. dei discorsi, ragionante di ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] narrazione ripercorre - in veste zooepica - le vicende politiche della Francia del Settecento, attraverso lo scontro tra assolutismo monarchico e nuovo spirito repubblicano. Lo scetticismo pernicioso che Foscolo contestava all'opera, nel saggio sui ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] d'Italia; e unico era il loro vero nemico: le forze antirisorgimentali costituite dalle sopravvivenze della Santa Alleanza, l'assolutismo, l'illiberalismo, il sanfedismo. Ed è appunto per questo che oggi, sopitisi o radicalmente mutatisi i motivi di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] e ugonotti), all’età barocca e alla formazione dello Stato moderno (il dibattito su ragion di Stato, tacitismo e assolutismo), all’Illuminismo e al repubblicanesimo di Jean-Jacques Rousseau, alle guerre napoleoniche (da Vincenzo Cuoco a Ugo Foscolo a ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...