VALSECCHI, Franco
Storico, nato a Milano il 27 ottobre 1903. Dopo aver insegnato storia della cultura italiana nell'univ. di Lipsia dal 1932 al 1934, e, dal 1934 al 1939, storia italiana all'univ. di [...] dello stato e della società all'epoca dell'Illuminismo; il Risorgimento italiano come problema europeo. Le fondamentali ricerche su L'assolutismo illuminato in Austria e in Lombardia (2 voll., Bologna 1931-34), sotto il primo profilo si collegano al ...
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Figlio minore (Haderslev 1609 - Copenaghen 1670) di re Cristiano IV e di Anna Caterina di Brandeburgo, fu destinato dal padre alla carriera ecclesiastica nella Germania settentr., allo scopo di rafforzarvi [...] annullate dalla pace di Copenaghen (1660). In politica interna rafforzò il potere reale e, con la cosiddetta "rivoluzione costituzionale", introdusse nel 1660 l'assolutismo, che ricevette poi nel 1665 il suo definitivo compimento nella Lex Regia. ...
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Diplomatico (Roma 1771 - Firenze 1845). Fu incaricato dal governo toscano delle prime trattative con F. Cacault per la ripresa delle relazioni diplomatiche con la Francia repubblicana nel 1794; fu poi [...] ) e di Verona (1822). Caldo difensore dell'indipendenza toscana contro l'invadenza austriaca, fautore di un assolutismo intelligente e temperato, fu ospitale verso i fuoriusciti politici italiani, benemerito del progresso economico e spirituale della ...
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Tawney, Richard Henry
Storico ed economista inglese (Calcutta 1880-Londra 1962). Fu tra i capi intellettuali del laburismo ed esercitò una vastissima influenza anche per la sua attività (1905-47) nella [...] dottrine protestanti – ha raffigurato nel suo completo svolgimento, politico, economico e morale, la società inglese nell’epoca dell’assolutismo e del sorgere del capitalismo. Tra le sue opere: The agrarian problem in the 16th century (1912); The ...
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D'ADDA, Ferdinando
Franca Petrucci
Di antica famiglia lombarda, nacque a Milano il 27 ag. 1650 da Costanzo conte di Sale e da Anna Cusani.
Intraprese studi giuridici e addottoratosi fu ascritto al Collegio [...] II e al monarca si erano subito presentati due grossi problemi: barcamenarsi negli affari interni cercando di affermare il proprio assolutismo e affrancarsi dalla tutela francese. A questi problemi, legati l'uno all'altro perché un sovrano inglese in ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] la teoria democratica di Rousseau, nella quale confluiscono la problematica giusnaturalista e lockiana da un lato, l’assolutismo hobbesiano dall’altro (con il tema della volontà generale). Il prevalente carattere normativo del Contrat social, le ...
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Ferrari, Giuseppe
Filosofo e uomo politico (Milano 1811 - Roma 1876). Laureato in giurisprudenza, si dedicò poi completamente agli studi filosofici. Ebbe in Gian Domenico Romagnosi il proprio maestro [...] cambiamento graduale, a suo dire, non aveva sbocco, perché le riforme sarebbero servite soltanto a rafforzare l’assolutismo. Per risolvere la questione italiana e fare dell’Italia divisa e demoralizzata una nazione bisognava invece intraprendere la ...
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Il parlamento dal modello inglese alla realtà odierna
Augusto Barbera
Solo richiamandosi alla storia del Parlamento inglese è possibile cogliere i tratti dei moderni parlamenti. Mentre in altri Paesi [...] proclamato con forza la libertà di parola dei membri del Parlamento, che sarebbe stata preziosa nella battaglia contro l’assolutismo regio, prima contro i Tudor poi contro gli Stuart. Nel 1649 un Parlamento decimato, ma indomito, condanna alla pena ...
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Commonwealth
Bruno Bongiovanni
Il 'bene comune' delle ex-colonie britanniche
Commonwealth fu detto lo Stato britannico nel 17° secolo, al tempo di Oliver Cromwell. Ma, soprattutto, il termine è stato [...] della dinastia Stuart nel 1660. Sotto il controllo di Oliver Cromwell si volle infatti porre fine all'assolutismo monarchico, proclamando la Repubblica ‒ il Commonwealth, per l'appunto ‒ in un clima di rigorismo puritano (puritanesimo).
In ...
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BRIGANTI, Filippo
Franco Venturi
Nato il 2dic. 1724 a Gallipoli da Tommaso e da Fortunata Mairo, in una famiglia patrizia che in quella città aveva spesso ricoperto incarichi giudiziari e amministrativi, [...] al sindaco Vincenzo Tafuri, nell'Oratorio dei nobili della città, il suo programma e la sua superstite speranza nell'assolutismo illuminato. Ricordava come Carlo di Borbone avesse fatto a Napoli un grande sforzo per dar "leggi ad un popolo pervertito ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...