Chakri (o Chakkri)
Chakri
(o Chakkri) Stirpe reale thailandese. Prende inizio da un generale, che salì al trono col nome di Rama I (1782-1809) e fondò la nuova capitale Bangkok, dopo la distruzione [...] influenze bramaniche ed elementi di buddhismo mahayana. Essa praticò, particolarmente nell’Ottocento, una forma di assolutismo tendenzialmente illuminato, paragonato da alcuni a quello Meiji in Giappone, e favorì le attività commerciali, proteggendo ...
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Governatore inglese (Londra 1608 circa - Twickenham 1677); commissario regio per il Canada (1632), nominato governatore della Virginia nel 1641, si guadagnò grande popolarità con la repressione delle scorrerie [...] Cromwell. Reintegrato nella sua carica di governatore, al ritorno degli Stuart governò (1660-75) con criterî di assolutismo personale: assicuratosi il monopolio del commercio delle pellicce, rifiutò di fortificare la frontiera contro gli Indiani che ...
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Quarto figlio (Cracovia 1461 - Vilna 1506) di Casimiro Iagellone, salì al trono nel 1492. Subito dovette affrontare l'ostilità di Ivan III, granduca di Moscovia, col quale concluse una pace nel febbraio [...] costituzionale che spostò l'equilibrio del potere a favore della nobiltà, portando la Polonia-Lituania da un regime di assolutismo monarchico a quello di Respublica nobiliaris: con le diete di Piotrókw (1504) e di Radom (1505) furono riformate le ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] italiani: Ferdinando II, proprio grazie alla fine del sogno italiano, non appena ebbe riconquistato la Sicilia, subito tornò all’assolutismo e lo stesso indirizzo seguirono il granduca di Toscana e papa Pio IX. In questi ultimi due casi, giocarono ...
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Kaunitz-Rietberg, Wenzel Anton, conte, poi principe di
Politico austriaco (Vienna 1711-ivi 1794). Rappresentò Maria Teresa al Congresso di Aquisgrana (1748-49) e fu artefice della sostituzione dell’alleanza [...] a Federico II, ma l’esito della guerra dei Sette anni non corrispose alle sue aspettative. Tipico rappresentante dell’assolutismo illuminato, K.-R. riformò anche l’ordinamento interno dello Stato, con l’intento di rafforzare la capacità economica e ...
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Poligrafo (Herzogenaurach, Erlangen, 1626 - Halle 1692). Cancelliere e consigliere intimo del duca di Gotha, poi cancelliere e presidente concistoriale presso il duca di Sassonia-Zeitz, ebbe dimestichezza [...] politica, è soprattutto noto come autore del Deutscher Fürstenstaat (1656), trattato di scienza politica in difesa dell'assolutismo paternalistico allora in auge in Germania, e per il suo Commentarius historicus et apologeticus de lutheranismo in ...
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GENTILINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Alessandria nel 1806. Il padre, Giovanni Domenico, era un possidente di nazionalità svizzera, la madre proveniva da una ricca famiglia, gli Zani del Fra. [...] della nascente predicazione mazziniana sulla tradizione giacobina e buonarrotiana. Appassionatosi ai temi della lotta contro l'assolutismo, dell'indipendenza e della nazionalità, il G. entrava così nel mondo della cospirazione, divenendo presto, con ...
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DEL GIUDICE, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque il 4 nov. 1816 a San Gregorio d'Alife in provincia di Terra di Lavoro (odierna San Gregorio Matese, provincia di Caserta), da Giuseppe, proprietario terriero, [...] si era legato d'amicizia con i fratelli Poerio ed era entrato in contatto con gli ambienti liberali che avversavano l'assolutismo di Ferdinando II e aspiravano a un radicale cambiamento. All'inizio del 1848 i giovani intellettuali napoletani - e il D ...
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Voltaire
Pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi 1694-ivi 1778). Arguto polemista e autore poligrafo (storiografo, divulgatore, tragediografo, poeta), «interprete per eccellenza della mentalità illuministica» [...] spirito critico V. rifiutò sempre di piegarsi al compromesso politico, a scapito di qualsivoglia durevole rapporto con l’assolutismo monarchico. L’ostilità degli ambienti più conservatori, e infine degli stessi sovrani, lo costrinse puntualmente a ...
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Anarchico russo (Torjok, Tver´, 1814 - Berna 1876). Elaborò la sua teoria della rivoluzione basata sull'individuazione dello Stato come principale strumento dell'oppressione di classe e, quindi, come principale [...] Germania, propugnando le sue idee di uguaglianza fra tutti, di comunanza di beni, di salario unico, di lotta contro l'assolutismo, di intesa fra i democratici di ogni nazionalità. Imprigionato, poi estradato in Russia e inviato in Siberia, nel 1861 ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...