Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] di criticare autorità e opinioni; rifiutò i condizionamenti nella ricerca o gli schematismi della storiografia simpatetica con l’assolutismo. Le sue opere storiche offrirono un’immagine articolata dell’Italia preromana; la scoperta dei codici greci ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] ". È questo il caso, ad esempio, della marxiana "dittatura del proletariato". Ancora maggiore è la distanza dall'assolutismo, termine settecentesco che rimanda allo Stato moderno e alla dottrina della sovranità, dove l'unico punto di contatto è ...
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Nella pubblicistica e nella storiografia francese dell’Ottocento, l’epoca del ristabilimento sul trono di Francia del ramo primogenito dei Borbone, dopo la Rivoluzione e l’Impero napoleonico.
Dalla storia [...] idee, facendo del patriottismo liberale quasi una religione.
Finché riuscì a mantenere solidale al suo interno l’Europa assolutista, Metternich poté facilmente dominare il nemico, ma, nonostante la sua abilità, come non era possibile comprimere le ...
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DE CESARE, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Spinazzola (Bari) l'11 nov. 1845 da Antonio, possidente, e da Teresa Mandoi.
Il padre apparteneva a famiglia molto in vista per livello culturale - il [...] costituzionale. Ciò nonostante dopo il 1848 era stato coinvolto in uno dei tanti processi che erano seguiti al ritorno dell'assolutismo.
Rimasto ancora bambino orfano del padre, il D. restò affidato alle cure della madre che nel 1857 l'iscrisse nel ...
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Statista (Putney 1485 circa - Londra 1540). Da giovane viaggiò e sostò a lungo in Italia. Entrò nel parlamento nel 1523. Qualche anno dopo si pose al servizio del cardinale T. Wolsey, ministro di Enrico [...] monasteri e di confisca dei loro beni; e con la stessa energia tese a realizzare - più per la riaffermazione dell'assolutismo regio che per ispirazione religiosa - la riforma anglicana. Nel 1540 convinse il re a sposare, per opportunità politica, la ...
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carlismo
Movimento politico spagnolo conservatore che riunì i partigiani di don Carlos di Spagna, il quale, rifiutando di accettare l’abrogazione della legge salica operata dal fratello Ferdinando VII, [...] , ebbe fine con la Convenzione di Vergara (31 ag. 1839), che segnò la sconfitta dei carlisti, fautori dell’assolutismo monarchico più intransigente e di una stretta collaborazione con la Chiesa cattolica, da parte dei costituzionali di Maria Cristina ...
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Strafford, Thomas Wentworth conte di
Politico inglese (Londra 1593-ivi 1641). Eletto ai Comuni per lo Yorkshire (1614), si schierò ripetutamente con l’opposizione, condividendone alcune apprensioni sui [...] politica di Carlo. Tuttavia, non seguì sir J. Eliot nella lotta per il consolidamento del potere parlamentare contro l’assolutismo monarchico; anzi, dopo l’accettazione da parte del re della Petition of rights, smise di collaborare con l’opposizione ...
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Il supremo magistrato (Justicia Mayor de Aragón) del Regno spagnolo di Aragona fino all’età moderna. In origine (12° sec.) non aveva funzioni di giudice, limitandosi a promulgare sentenze della curia regis; [...] l’Aragona. Filippo II, mandando a morte il j. Juan de Lanuza (1591), soppresse le libertà aragonesi, dando inizio all’assolutismo monarchico; quando l’Aragona parteggiò per l’arciduca Carlo e i Francesi nella guerra di successione spagnola, Filippo V ...
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Figlio (S. Ildefonso 1784 - Madrid 1833) di Carlo IV e di Maria Luisa di Parma. Malvisto dal padre per influsso del favorito M. Godoy Álvarez, intrigò con Napoleone contro il padre e per questo subì nel [...] del 1812, ritornò, dopo la vittoria delle truppe inviate dalle potenze della Santa Alleanza (1823), al più feroce assolutismo. Non avendo avuto eredi maschi dalle quattro successive mogli (1802: Maria Antonietta Teresa di Napoli; 1816: Isabella di ...
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Storico ed economista inglese (Calcutta 1880 - Londra 1962). Fu tra i capi intellettuali del laburismo ed esercitò influenza vastissima anche per la sua attività (1905-47) nella Workers' educational association. [...] dottrine protestanti, ha raffigurato nel suo completo svolgimento, politico, economico e morale, la società inglese nell'epoca dell'assolutismo e del sorgere del capitalismo. Tra le sue opere: The agrarian problem in the 16th century (1912); The ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...