Diritti dei robot
Alfonso Celotto
Da decine di anni ciascuno di noi utilizza, possiede, gestisce frigoriferi, automobili, telefonini. In pratica, macchine. Eppure nessuno ha mai pensato, fino ad [...] per evitare il monopolio dei dati sarà quello di imporre meccanismi di decentralizzazione, un po’ come quando per combattere l’assolutismo si sono imposte forme di divisione dei poteri. Lo stesso accadrà per i dati e quindi i diritti dei robot ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Ludovico Antonio Muratori
Elio Tavilla
Muratori è considerato uno dei precursori del dibattito sulla codificazione in Italia. Tuttavia, la sua figura è stata di recente ridimensionata dalla storiografia [...] giuridico di L.A. Muratori tra metodologia e politica, Milano 1974.
G. Tarello, Storia della cultura giuridica moderna, 1° vol., Assolutismo e codificazione del diritto, Bologna 1976.
M. Monaco, La vita, le opere ed il pensiero di L.A. Muratori e la ...
Leggi Tutto
CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] rendendo inefficace l'azione del governo; le simpatie del C.vanno chiaramente, in prospettiva, ad una forma di assolutismo "illuminato", in cui è individuato il modo per superare gli interessi particolari nel perseguimento del bene generale della ...
Leggi Tutto
GUICCIARDINI, Francesco
Federico Chabod
Francesco di Piero di Iacopo Guicciardini e di Simona di Buongianni Gianfigliazzi nacque a Firenze il 6 marzo 1483. Era il terzogenito di una famiglia numerosa [...] papa Clemente VII progettava diversamente; e poco contento che il suo antico favorito non accettasse senza pretese l'assolutismo mediceo, lo allontanò da Firenze, affidandogli l'incarico di governatore di Bologna, mentre dava la presidenza di Romagna ...
Leggi Tutto
La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] vennero sconfitte, non vi furono processi politici né repressioni. Anzi, Torino divenne il rifugio di tanti esuli dagli Stati assolutisti, da Francesco De Sanctis, a Pasquale Stanislao Mancini, a Ruggiero Bonghi. In questo modo il vecchio Regno di ...
Leggi Tutto
Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] ; e anche a spese della senescente ‛grande patria' imperiale. È questo l'obiettivo perseguito con tenace gradualità dall'assolutismo regio, più o meno illuminato, in Francia, Spagna, Prussia, ecc. Quali che siano stati gli effettivi successi di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] cure ai mali del sistema, e il sovrano docile produce provvedimenti in linea con il credo della dottrina dell’assolutismo illuminato, che affida alla legge proveniente dal sovrano il compito di scuotere le istituzioni in vista del progresso. Tra ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’amministrazione degli antichi Stati
Luca Mannori
‘Cultura giuridica’, ‘amministrazione’, ‘antichi Stati’. Nulla di più naturale, per il lettore che si veda proposta una triangolazione del genere, [...] il 17° sec. segna il progredire di quella tendenza al ‘disciplinamento’ che costituisce ovunque il tratto tipico dell’assolutismo maturo. Pur lasciando intatta, cioè, l’impalcatura dello ‘Stato di giustizia’ che abbiamo illustrato più sopra, i poteri ...
Leggi Tutto
Globalizzazione del diritto
Sabino Cassese
Uno sviluppo rapido
Un ordine giuridico globale si è andato sviluppando con eccezionale rapidità. Tale rapidità riguarda sia il suo sviluppo quantitativo e [...] questa rapidità stia nella circostanza che gli Stati sono quasi tutti passati attraverso una fase storica caratterizzata dall’assolutismo, nella quale è prevalso il principio di autorità, rispetto a quello di libertà. Oppure che essa possa spiegarsi ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] graziosamente concesso dal principe ad alcune città, che rendeva precario e parziale l’equilibrio raggiunto. Secondo i principi dell’assolutismo scolpiti nelle leges di Giustiniano, l’imperatore, lex animata in terris (Nov. 105, 2, 4), era la sola ...
Leggi Tutto
assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...