Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] a Firenze, vi abitò fino al 1948, anno in cui, assunto come redattore al «Corriere della sera», andò a vivere a (1980). Senatore a vita dal 1967, ottenne il Premio Nobel nel 1975. Morì a Milano nel 1981.
Per il prestigio, la notorietà e la funzione di ...
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PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] Cecilia di Roma ed ebbe spesso l’incarico di «primo guardiano dei maestri».
Morì a Roma il 1° febbraio 1743. Fu tumulato nella tomba di famiglia conservate quasi tutte manoscritte (e datate). Assunto lo stile palestriniano come pietra del paragone, ...
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BOCELLI, Arnaldo
Renato Bertacchini
Nacque a Roma il 1° giugno 1900, da Ferruccio, funzionario presso il ministero delle Poste, e da Almerina Farina, in una famiglia di origine parmense (i Bocelli avevano [...] dall'aprile 1940 all'ottobre 1942), Nuova Antologia (assunto da A. Baldini come titolare della rubrica letteraria, Girolamo Corni; le Opere (Milano 1974) di Bonaventura Tecchi.
Il B. morì a Roma il 29 novembre 1974.
Nel 1975, un anno dopo la ...
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ARCOLEO, Giorgio
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Nacque a Caltagirone il 15 ag. 1848 da Gaetano e da Benedetta Alessi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza defi,università di Napoli, frequentò anche la facoltà di lettere e [...] realismo di tipo desanctisiano, dall'impegno col quale aveva assunto, per la XV legislatura, la rappresentanza del collegio statutarie alle nuove condizioni della vita politica e sociale.
Morì a Napoli il 7 luglio 1914.
Una prima raccolta di ...
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BROCARDO, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Venezia nei primi anni del sec. XVI. Suo padre, Marino, era medico abbastanza noto in città. La famiglia non era nobile; godeva però fama onorevole a Venezia [...] volgare dalla tradizione latina e umanistica: tale assunto, evidentemente più incidente in ordine all'attività di lì a poco (prima del 29 ag. 1531), il B. morì per cause rimaste ignote, lo stesso Aretino rivendicò all'arma micidiale della propria ...
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CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] assimilazione. Nel 1763 entrò nell'Ordine gesuitico e fu assunto come insegnante di latino nelle classi inferiori delle scuole di recarsi a Roma come segretario dei brevi di papa Pio VII. Morì a Bessude il 22 apr. 1817.
La produzione del C. fu ...
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L’inventore del Grande Fratello
L’opera dello scrittore inglese George Orwell, vissuto nella prima metà del Novecento, ha interpretato l’incubo dei totalitarismi nel 20° secolo e ha lasciato un’impronta [...] vita privata delle persone con funzione di controllo politico – ha assunto la valenza di un mito, riproposto in molti reality shows di politico, avverso a qualsiasi forma di regime totalitario. Morì di tubercolosi nel 1950.
L’edizione completa degli ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] durante il viaggio di ritorno, giunto a Brindisi morì. Aveva dato disposizioni perché il poema non perfetto fosse D'altra parte, la stessa personalità storica di V. aveva ormai assunto valori mistici e magici, sì che nel Medioevo vive un'immagine di ...
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Nome latinizzato del poeta ed erudito fiammingo Josse de Rycke (Gand 1587 - Bologna 1627). Studiò filosofia e diritto a Douai, ma si dedicò poi esclusivamente alle lettere, e nel 1606 pubblicò la prima [...] a Roma, tornò verso il 1614 in patria e, assunto lo stato ecclesiastico, ebbe un canonicato nella cattedrale di Gand 1627 fu nominato professore di eloquenza all'univ. di Bologna, ma morì dopo pochi mesi. Vario è stato il giudizio sulla sua opera ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] / delle mie lasse membra il peso vinse». Perciò nonostante l'assunto di edificazione, a cui costantemente egli mira nelle dodici Visioni, del poeta bassanese.
Del quale fu detto che «visse e morì poeta di Irene e di Dori» (Carrer): di fatto tra ...
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colpo
cólpo s. m. [lat. *colpus (class. colăphus «pugno, percossa», gr. κόλαϕος); parecchie delle locuz. che s’incontreranno nel corso della voce sono calchi di corrispondenti espressioni fr.: coup d’air, coup d’état, coup de foudre, coup...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...