BROCARDO, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Venezia nei primi anni del sec. XVI. Suo padre, Marino, era medico abbastanza noto in città. La famiglia non era nobile; godeva però fama onorevole a Venezia [...] volgare dalla tradizione latina e umanistica: tale assunto, evidentemente più incidente in ordine all'attività di lì a poco (prima del 29 ag. 1531), il B. morì per cause rimaste ignote, lo stesso Aretino rivendicò all'arma micidiale della propria ...
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CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] assimilazione. Nel 1763 entrò nell'Ordine gesuitico e fu assunto come insegnante di latino nelle classi inferiori delle scuole di recarsi a Roma come segretario dei brevi di papa Pio VII. Morì a Bessude il 22 apr. 1817.
La produzione del C. fu ...
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L’inventore del Grande Fratello
L’opera dello scrittore inglese George Orwell, vissuto nella prima metà del Novecento, ha interpretato l’incubo dei totalitarismi nel 20° secolo e ha lasciato un’impronta [...] vita privata delle persone con funzione di controllo politico – ha assunto la valenza di un mito, riproposto in molti reality shows di politico, avverso a qualsiasi forma di regime totalitario. Morì di tubercolosi nel 1950.
L’edizione completa degli ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] durante il viaggio di ritorno, giunto a Brindisi morì. Aveva dato disposizioni perché il poema non perfetto fosse D'altra parte, la stessa personalità storica di V. aveva ormai assunto valori mistici e magici, sì che nel Medioevo vive un'immagine di ...
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Nome latinizzato del poeta ed erudito fiammingo Josse de Rycke (Gand 1587 - Bologna 1627). Studiò filosofia e diritto a Douai, ma si dedicò poi esclusivamente alle lettere, e nel 1606 pubblicò la prima [...] a Roma, tornò verso il 1614 in patria e, assunto lo stato ecclesiastico, ebbe un canonicato nella cattedrale di Gand 1627 fu nominato professore di eloquenza all'univ. di Bologna, ma morì dopo pochi mesi. Vario è stato il giudizio sulla sua opera ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] / delle mie lasse membra il peso vinse». Perciò nonostante l'assunto di edificazione, a cui costantemente egli mira nelle dodici Visioni, del poeta bassanese.
Del quale fu detto che «visse e morì poeta di Irene e di Dori» (Carrer): di fatto tra ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] facile reperire la distanza che li separasse da uno scrittore assunto ormai tra i classici, come Manzoni, che non quella forza, coraggio, tempo di veder molto, di veder tutto». Il Mastriani morì nel '91, l'anno in cui usciva, della Serao, Il paese ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] costituiscono la manifestazione orale delle qualità etiche e sociali dei personaggi assunti nella cornice, ecco che il Cattaneo può dirsi l'autore , Girolamo e Scipione Bargagli, Lorenzo Selva, Ascanio de' Mori, Tommaso Costo e Celio Malespini. ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] Lollino, si soleva parlare «de rerum natura, de mori bus, de divinis rebus»; ma altri ricordava che si e non invece la coscienza che l'Olivo doveva avere della validità delle posizioni assunte dal Gonzaga e da lui stesso in concilio» (op.cit., pp. 423 ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] sono quindi un fenomeno di lunghissima vitalità, che però ha assunto un carattere tipicamente moderno. Già alla fine del tardo Medioevo, dovrebbe essere nato prima dell’ottobre del 1502 e morì probabilmente a Castelnuovo di Porto intorno al 1575; ...
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colpo
cólpo s. m. [lat. *colpus (class. colăphus «pugno, percossa», gr. κόλαϕος); parecchie delle locuz. che s’incontreranno nel corso della voce sono calchi di corrispondenti espressioni fr.: coup d’air, coup d’état, coup de foudre, coup...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...