Prova dichiarativa. Le dichiarazioni rese da persone residenti all'estero
Carlotta Conti
Prova dichiarativaLe dichiarazioni rese da persone residenti all’estero
Le Sezioni Unite (Cass., S.U., 25.11.2010, [...] a siffatto canone – limitate ai casi di radicale impraticabilità del metodo più garantito – la genericità e l’astrattezza del concetto di assoluta impossibilità di ripetizione poteva risultare fonte di incertezze applicative1. Le Sezioni Unite hanno ...
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GRANDE, Adriano
Massimiliano Manganelli
Nacque a Genova il 1° luglio 1897, figlio di Romolo, un sarto piemontese immigrato in Liguria, e di Salvina Seghezze. Non condusse studi regolari, pertanto la [...] fa inoltre riscontro una tensione meditativa che conduce la scrittura del G. sul terreno di una discorsività ben lontana dall'astrattezza del gusto ermetico, destinato ad affermarsi di lì a poco e dal G. sempre ricusato.
Nel 1931, fondò a Genova ...
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BENVENUTO di Giovanni
Giovanni Tantillo
Figlio di Giovanni di maestro Meo del Guasta, da San Quirico, nacque a Siena il 13 sett. 1436. Idocumenti di archivio pubblicati dal Milanesi (III, 1856, pp. [...] e san Nicola della National Gallery di Londra.
La nervosità lineare, il plasticismo secco ed accentuato dei volumi, l'astrattezza della figura riconfermano quel suo rapporto continuo -anche se non definibile su un preciso piano storico - con la ...
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ALLARA, Mario
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Nacque a Torino l'8 ag. 1902 da Giacomo e da Teresa Bottiglia. Nel luglio 1924 si laureò in giurisprudenza a Palermo, avendo come maestri i civilisti G. Messina ed A. Ravù ed il romanista [...] prospettare una costruzione dogmatico-formale di estremo rigore logico, la quale - a detta dello stesso A. - poteva peccare di astrattezza, ma era di grande utilità per cogliere in modo immediato l'essenza della fattispecie studiata.
L'A. nel 1928-29 ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] e che dunque un’ e. femminile debba distinguersi marcatamente dall’ e. maschile: in particolare debbono essere contestati l’astrattezza dei valori maschili, il loro preteso universalismo e la loro attenzione esclusiva per le esigenze pubbliche della ...
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Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] della sua visione artistica, per cui le sue creature recano l'impronta di una umanità viva e concreta, svincolate dall'astrattezza e trascendenza medievali; il suo ideale di serenità e nobiltà si esprime in un linguaggio ricco di cadenze ampie e ...
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Pittore senese (n. prob. tra il 1280 e il 1285 - m. Avignone 1344). La sua personalità appare pienamente formata fin dalla prima opera documentata, l'affresco con la Maestà nel Palazzo pubblico di Siena, [...] con l'Allegoria virgiliana di un codice appartenuto a Petrarca (Milano, Biblioteca Ambrosiana). Lontane dall'astrattezza raffinata dell'Annunciazione, anche se possono riflettere la particolare condizione ambientale alla corte di Avignone, queste ...
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Musica e società
Antonio Serravezza
Pratiche musicali, culture musicali e società
Il radicamento sociale della musica è al tempo stesso controverso e ovvio. Se sotto alcuni aspetti il legame del linguaggio [...] agli occhi dei soggetti coinvolti. Persino l'Arte della fuga di Bach, indicata spesso come vertice di astrattezza musicale e come opera 'teorica' dimentica di ogni attuazione pratica, presenta qualche traccia di funzionalità extramusicale. Non ...
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Codici di settore
Roberto Carleo
Dalla codificazione ai codici di settore
I codici di settore trovano un espresso fondamento positivo nella l. 29 luglio 2003 n. 229 recante Interventi in materia di [...] globalizzazione.
Il tramonto della specialità è insieme causa ed effetto della crisi della generalità e dell’astrattezza della legislazione, che deriva appunto dalla influenza delle suddette esigenze di specializzazione imposte dalla tecno-economia ...
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Gentile, Heidegger, la tecnica
Gennaro Imbriano
Le filosofie di Giovanni Gentile e di Martin Heidegger riposano, apparentemente, su presupposti persino incomparabili. Laddove Gentile recupera l’istanza [...] una strategica convergenza, le cose in realtà si capovolgono. Se è vero, infatti, che Gentile censura l’astrattezza della fondazione hegeliana della Logica, rifiutandone l’impianto formale e pretendendo un ritorno alla pura carica energetica dell’Io ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...