Scienza e società
Gianni Statera
Le origini del problema
Il problema dei rapporti fra conoscenza scientifica, da un lato, e sistemi sociali, mutamento sociale e culturale, dall'altro, si pone fin dal [...] sociologico alla scienza.La scuola mertoniana di sociologia della scienza è accusata di idealismo, di astrattezza modellistica, di delimitazione dell'istituzione scienza entro confini ristretti ed immobili, scarsamente permeabili dall'esterno ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] del Redentore. Più che fra i maestri quattrocenteschi, l'ispirazione sembra attinta in epoche remote - eppure l'arcaica astrattezza del risultato è carica di tensioni inaudite: magnifico approdo d'un percorso in cui ardore e inventiva, oltre che ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] Joseph L. Mankiewicz che, per taluni aspetti, di Lubitsch può considerarsi l'erede.
Rispetto alla stilizzazione e alla felice astrattezza della c. anni Trenta, che rimase chiusa in un suo mondo ovattato e impermeabile, la c. postbellica di questi ...
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La grande scienza. Bioetica
Eugenio Lecaldano
Bioetica
La bioetica può essere intesa come l'insieme delle riflessioni sui problemi etici che accompagnano le scelte umane nelle situazioni che influenzano [...] di queste diversità, larga parte della trattazione dei teorici di una bioetica delle virtù ha inteso evidenziare l'astrattezza degli approcci alle questioni che caratterizza le vie deontologiche e consequenzialistiche: a tali approcci sembra sfuggire ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] volontà popolare - che in realtà oscilla tra l'asservimento e l'onnipotenza massificante - per altri il bersaglio è l'astrattezza dell'ente popolo. Assunto a simbolo dell'unità dello Stato, esso è un puro nome che nasconde una realtà disorganica ...
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Gentile maestro della ‘nuova Italia’: Gramsci, Togliatti, Gobetti
Alberto Burgio
Per comprendere il fascino che Gentile esercita durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra su molti [...] , nei Quaderni, a confronto con l’idealismo crociano, al cospetto del quale risalta la sua sospetta astrattezza, indizio di una incoercibile vocazione opportunistica (naturalistica e apologetica).
Il linguaggio gentiliano è per Gramsci «volutamente ...
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Arti e tecnica: scenari futuri
Massimo Carboni
Quale sarà il ruolo delle arti nella semiosfera telematica e digitale? Quanto della loro costitutiva e preziosa ambiguità semantica, del senso indecidibile [...] , si autoproduce, è causa sui. È un’immagine astorica, de-situata, e perciò ad altissimo quoziente di adattabilità, astrattezza, standardizzazione. Come se in essa l’universale fosse già dato in partenza, e non invece conquistato come faticoso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] decifrato non solo in un rapporto interno con altri concetti ma nel rinvio alla realtà a cui esso nella sua astrattezza rimanda» (p. 210).
Un esempio capitale di questo metodo riguardava la volontà economica, quella forma che Croce aveva considerato ...
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MORANDI, Giorgio
Flavio Fergonzi
MORANDI, Giorgio. – Nacque a Bologna il 20 luglio 1890 da Andrea, titolare di una ditta di commercio, e da Maria Maccaferri.
Il padre (1858-1909), rimasto orfano a tre [...] (G. M. 1890-1964, 2008, pp. 349 s.); nella seconda, rilasciata nel 1958 al critico francese Edouard Roditi, ribadì l’astrattezza assoluta del mondo visivo quale è percepito dall’uomo: «nulla può essere più astratto, più irreale, di quello che ...
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La filosofia dell’arte
Gianluca Garelli
Nella prefazione alla prima edizione della Filosofia dell’arte, datata settembre 1930, Giovanni Gentile licenziava il suo lavoro con una duplice premessa. Intanto, [...] e con la sua idea di una morte «storica» dell’arte; concezione inficiata, secondo Gentile, da un’irrimediabile astrattezza logica. È pur vero che non mancano, anche nella filosofia gentiliana dell’arte, apparenti oscillazioni tra una dimensione per ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...