QUANTITÀ (fr. quantité; sp. cantitad; ted. Quantität; ingl. quantity)
Guido Calogero
Filosofia. - È, tra le categorie aristoteliche la terza, dopo la sostanza e la qualità: e da Aristotele è definita [...] si può ben concepire un quale anche senza considerarlo come un quantum: e ciò corrisponde alla relativa astrattezza che, a paragone della concreta esperienza del reale, presenta quella considerazione matematica, che è appunto esclusivamente fondata ...
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fictio
Gioacchino Paparelli
Parola adoperata una sola volta da D., in un passo famoso del De vulg. Eloq. (II IV 2 fictio rhetorica musicaque poita), dove costituisce il termine essenziale, la parola [...] ossia fictio, elaborata in versi, ossia poita, secondo l'arte retorica e musicale ". Tale interpretazione, pur superando positivamente l'astrattezza e l'anacronismo proprio della posizione del Marigo e del Di Capua, ha però il torto di considerare f ...
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cibo
Riccardo Ambrosini
. Attestata sette volte nel Convivio, la voce ha significato concreto in III III 9 per la natura... de le piante, ha l'uomo amore a certo cibo, non in quanto è sensibile, ma [...] Commedia (di cui in rima la sola di Pg XXXI 128) il significato, che unisce, nell'allegoria, la concretezza dell'immagine all'astrattezza del valore morale-religioso, è chiaro in almeno due passi (Pg XXII 141 Li due poeti a l'alber s'appressaro; / e ...
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Filosofo e psicologo (Gross-Lichterfelde, Berlino, 1882 - Tubinga 1963). Allievo di W. Dilthey, insegnò nelle univ. di Lipsia (1911-20), Berlino (1920-33), Tubinga (dal 1946, dopo il suo rientro dall'esilio [...] base S. ha inoltre sviluppato una concezione etica che tende a superare le concezioni kantiane, passando dall'astrattezza dell'imperativo categorico a una concreta sistematica dei valori. Gli ultimi sviluppi della speculazione di S. testimoniano ...
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GADAMER, Hans Georg
Valerio Verra
Filosofo tedesco, nato a Marburgo l'11 febbraio 1900. Dopo essersi laureato in filosofia con Natorp nel 1922, ha studiato filologia classica e successivamente ha conseguito [...] le scienze dello spirito, come voleva certo storicismo, ma coinvolge ogni forma di pensiero, consentendo di superare l'astrattezza della coscienza storica come semplice ricostruzione del passato e al tempo stesso di evitare l'assolutezza della ...
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Regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano.
Diritto civile
Il c. è l’accordo tra due o più parti per costituire, regolare od estinguere un rapporto [...] ricorso all’exceptio doli generalis, per rimediare ai possibili abusi a cui si presta la figura, anche se in tal modo l’«astrattezza» del c. ne è stata fortemente limitata.
Il c. a favore di terzi, disciplinato dal codice civile (art. 1411-1413), è ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] reciproca comunicazione perpetua – costituisce un’esperienza poetica non solo, come s’è avvertito, corrosa sempre da un pericolo d’astrattezza, ma diretta a una espressione di tono rara, indefinita, e a fermare anche con l’aiuto o sull’avvio ritmico ...
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Croce e Vico: del verum-factum e del principio della storia
Marcello Montanari
Leggere Vico per correggere Hegel
Inaugurando nel febbraio del 1947 l’Istituto italiano di studi storici con un discorso [...] stessa materia storica che ha realizzato usando, di volta in volta, ciò che risulta più utile ai propri scopi. L’astrattezza hegeliana e il mistero della cosa in sé sono così corrette da un esplicito vichismo, dalla concezione vichiana del verum ...
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GERDIL, Giacinto Sigismondo
Guido Calogero
Barnabita, nato a Samoens (Savoia) nel 1718, morto a Roma nel 1802. Dopo avere studiato coi barnabiti di Thonon e di Annecy, entrò nell'ordine e compì gli [...] che per alcuni aspetti tradisce un'incomprensione delle sue novità fondamentali, ma per altri coglie acutamente i suoi lati di astrattezza. Il G. partiva da una critica del pensiero politico del Rousseau; e, non comprendendo la necessità ideale delle ...
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Dante, quando per caso s'abbandona
Vincenzo Pernicone
Questo sonetto (Rime CX) fu indirizzato da Cino da Pistoia a D., che rispose per le rime (ma con la libertà di una diversa disposizione nelle due [...] D., che sull'argomento può dare un giudizio autorevole. Il linguaggio di Cino in questo sonetto risente dell'astrattezza scolastica della questione, e in qualche punto rimane oscuro, indipendentemente dai dubbi sulla corretta lezione del testo.
Bibl ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...