GRANDE, Adriano
Massimiliano Manganelli
Nacque a Genova il 1° luglio 1897, figlio di Romolo, un sarto piemontese immigrato in Liguria, e di Salvina Seghezze. Non condusse studi regolari, pertanto la [...] fa inoltre riscontro una tensione meditativa che conduce la scrittura del G. sul terreno di una discorsività ben lontana dall'astrattezza del gusto ermetico, destinato ad affermarsi di lì a poco e dal G. sempre ricusato.
Nel 1931, fondò a Genova ...
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LA VISTA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venosa, in Basilicata, il 31 genn. 1826 (cfr. D'Addosio, pp. 11, 53 s.) da Nicola, medico, e da Maria Padrone. Primo di tre figli, crebbe in una famiglia [...] di libertà. Le discussioni che avevano luogo nella scuola a completamento della didattica chiarivano poi, nel rifiuto di ogni astrattezza, il senso dello sviluppo storico come un processo affidato alla volontà e all'impegno di ogni individuo.
Perciò ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] ne recensì il libro sull'Alfieri, riconoscendovi una ispirazione idealmente autobiografica, che liberava il grande astigiano dall'astrattezza del mito, facendone persona viva, quale avevano sentito i giacobini italiani, il Foscolo, i Piemontesi del ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 1° nov. 1705 dal patrizio Francesco di Nicolò, che apparteneva ad un ramo secondario dei Donà riva de Biasio, e da Fontana Maria Zen. [...] , I-III, Paris 1767).
"I più celebri autori. che trattano dell'arte politica", peccavano, a detta del D., di astrattezza oppure si rivolgevano "a quelle sole persone, che debbono regolare gli Stati con autorità assoluta": il suo obiettivo era invece ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] che pur racchiude. La posizione delle critica ermetica è pertanto confusa, contradittoria: vecchio e nuovo, "puntualità" e astrattezza, accademia e spregiudicatezza in lei si rincontrano e fanno gorgo. Come provano l'andamento dei suoi saggi, i modi ...
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DEL LUNGO, Isidoro
Lucia Strappini
Nacque il 20 dic. 1841 a Montevarchi (prov. Arezzo) da Angelo e Clotilde Del Nobolo. Il padre, medico condotto, aveva tradotto in volgare toscano gli otto libri dei [...] , di riedizione e restaurazione dei testi antichi, senza la quale ogni operazione critico-estetica sarebbe risultata segnata dalla astrattezza o dall'"idealismo", come si imputava allora alla precedente scuola romantica. L'analisi, dunque, accurata e ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] di R. Salvini e all’atteggiamento critico di C. Brandi e di L. Grassi, che tendono a evidenziarne l’astrattezza e la relatività. Un ruolo importante per gli orientamenti del primo Novecento è svolto dalla storiografia desanctisiana e dall’estetica ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] eventi, delle personalità storiche e dei centri di cultura ha svuotato di senso ogni classificazione bloccata nella sua astrattezza.
Grazie alle ricerche erudite di A. Campana, G. Billanovich, C. Dionisotti, P.O. Kristeller, il Quattrocento e il ...
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Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] un labirinto di sottili esperienze individuali, lirica e idillica, solitaria ed astratta, sebbene intensamente vissuta nella sua astrattezza, la cultura che vive nel Canzoniere e che si proporrà naturalmente a supremo modello dei letterati italiani ...
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BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] la massima prova del B. sul piano dell'oggettività narrativa - cede qua e là al compiacimento del giuoco o all'astrattezza del simbolo; lo sfondo, gli scenari, invece, misti di paesaggi e architetture, e ispirati alla memoria visiva di Roma, sono ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...