Nome usato dagli antichi per indicare gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) che non occupassero una posizione fissa sulla sfera celeste. Attualmente [...] nuovamente in un unico corpo. Non è tuttora chiaro quale di questi due modelli sia più attendibile.
Credenze astrologiche
Nelle dottrine astrologiche d’origine babilonese, la posizione dei p. (i cinque allora conosciuti, più il Sole e la Luna ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Matematica e astronomia
Henri Hugonnard-Roche
Matematica e astronomia
Le testimonianze dirette e indirette della produzione astronomico-matematica in lingua siriaca sono [...] per la sua conoscenza del greco, del persiano, del siriaco, dell'ebraico, così come della medicina e dell'astronomia. Il poema astrologico di Doroteo di Sidone (I sec. d.C.) fu tradotto dal greco in pahlavī. L'astronomia sasanide mette insieme un ...
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DI NEGRO (de Nigro, Niger, Del Nero, Nero), Andalò (Andalo, Andalone, Andeolus)
Maria Muccillo
Nacque molto probabilmente a Genova intorno al 1260, da Egidio.
La casata dei Di Negro, di antica origine, [...] . Mss. 23770, f. 1r, col. 1-44r, col. 2). Il trattato non presenta elementi di originalità e assomiglia ad altri scritti di astrologia del tempo. Vi si illustrano le proprietà dei pianeti, dei segni delle case, le ore dei vari pianeti e che cosa sia ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] , un invito a cenare con Morandi e Visconti; ma le dicerie romane avevano già associato il nome di Galilei a quello dell'astrologo. Il 26 giugno Galilei lasciò Roma e poco dopo Morandi fu imprigionato a Tor di Nona; lo scienziato si informò quindi ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] l'origine del mondo, il primordiale culto magico di molteplici potenze demoniche cede alla venerazione di un ordine astrologico, dove l'osservazione dei regolari cicli celesti rientra in una scienza arcana soggetta alla sacralità dei numeri. Nel ...
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Scienza greco-romana. La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
Alan C. Bowen
La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
I documenti superstiti della scienza del cielo tra il IV sec. a.C. e [...] che nasce dall’ignoranza e perverte la ragione col culto della religione popolare e con le pratiche della magia e dell’astrologia, che offendono tutte la Natura e impediscono alla ragione un genuino rapporto con essa. Così, Gallo e Talete sono figure ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] richiede infatti un tempo che eccede di molto l'esperienza umana). Ciò non invalida però la possibilità della previsione astrologica, così come la previsione meteorologica (che è associata a cicli più brevi, ma in fondo procede nello stesso modo ...
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astrologico
astrològico agg. [dal lat. tardo astrologĭcus, gr. ἀστρολογικός] (pl. m. -ci). – Relativo all’astrologia: calendario astrologico. Anticam., come già in greco e in latino, anche sinon. di astronomico.
astrologare
(pop. astrolagare) v. intr. [der. di astrologo] (io astròlogo, tu astròloghi, ecc.; aus. avere). – Propr., esercitare l’astrologia, e quindi fare oroscopi e altre indagini astrologiche; più spesso usato in senso fig., per il quale...