È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] trovano distanti nello spazio e spesso anche nel tempo;
(b) unidirezionalità dell’atto comunicativo (assenza di feed-back; ➔ Internet, lingua di): è raro che il pubblico possa rispondere a un messaggio mediatico come accadrebbe in un qualunque altro ...
Leggi Tutto
Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] registro elevato, la commedia manca ancora di un linguaggio atto a raccontare il quotidiano per la «costante riluttanza situazioni, innovando in questo modo il rapporto tra autore e pubblico e tra autore e scena. Per raggiungere lo scopo, occorreva ...
Leggi Tutto
Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] un comportamento si configura come reato esclusivamente in seguito a un atto di parola, il testo della legge, non per un sapere ), istituzioni (come il Dipartimento per la funzione pubblica o la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative ...
Leggi Tutto
Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] tanto che nella Corfù britannica le leggi municipali furono pubblicate in italiano nel 1846.
Fondato a Gerusalemme nell’XI atti, di cui 1898 (il 60%) sono in italiano. Un atto tipico, redatto nel 1592, inizia così:
hobligationne per la nationne ...
Leggi Tutto
DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] sperimentale nell'indagine scientifica, e pose in atto il programma di un lavoro comune, non relegato suo corpo venne sepolto nel chiostro della chiesa di S. Spirito.
Furono pubblicate postume: Veglie inedite, a cura di F. Grazzini, Firenze 1814; ...
Leggi Tutto
Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] (➔ illocutivi, tipi); nel caso di (6) si tratta di un atto di promessa:
(6) Ti sosterrò sempre. Una promessa così, te la quotidianamente da migliaia di giovani, scuote l’opinione pubblica anche sul piano emotivo, alimentando paure e psicosi ...
Leggi Tutto
I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] interpersonale, evidenziano processi cognitivi in atto (➔ pragmatica).
Date le diverse motivata dal ruolo di B, il conduttore della trasmissione, che ripresenta al pubblico in altre parole (peraltro forzandone il senso) il pensiero dell’ospite, A: ...
Leggi Tutto
La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] rete (ad es. all’indirizzo http//www.giscel.org.), rappresenta per molti aspetti l’atto di nascita ufficiale della ‘nuova’ educazione linguistica. Esso fu pubblicato nel 1975 dopo due anni di gestazione nell’ambito della SLI (Società di Linguistica ...
Leggi Tutto
Il termine catafora si applica ai sintagmi la cui interpretazione è mediata dall’interpretazione di un altro specifico costituente che compare nel co-testo successivo (➔ contesto). Nel brano seguente – [...] dire, Milano, Rizzoli, 2006, p. 154)
oppure può introdurre un atto che si sta effettivamente per compiere:
(13) Ve lo dico per l metabolizzare le sconfitte, che a Bergamo se l’è presa in pubblico con i giocatori e pure con la società («Corriere della ...
Leggi Tutto
Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] il suo più piccolo interlocutore, probabilmente per rinforzare l’atto linguistico compiuto, che di solito è un ordine, 24) [Miles] Davis che […] scende più volte (o miracolo) tra il pubblico accoccolato sull’erba (Candini 1985: 13)
(25) – Ah, Marche, ...
Leggi Tutto
atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica un giudizio morale: a. onesto, disonesto;...
pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...