fuoco
Francesca Turco
Un fenomeno chimico familiare che ha cambiato le sorti dell'umanità
Il fuoco, pur così familiare, ci appare inafferrabile: questo perché esso non è costituito da altro che luce [...] sistema consisteva nello sfregare fra di loro due pezzi di legno che si riscaldavano per attrito fino a incendiarsi (è per via dell'attrito che ci sfreghiamo forte le mani fra loro quando vogliamo riscaldarle). Entrambi questi metodi sono lunghi ...
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PERUZZI, Angelo
Guido Dall'Olio
PERUZZI, Angelo. – Nacque a Mondolfo, in diocesi di Senigallia, da Bernardino; il nome della madre è sconosciuto.
Si laureò in utroque iure a Bologna nel 1554. Per il [...] da Forlì, sia da Paleotti, che scrissero lettere alle autorità romane attestando la sua piena innocenza.
Un altro momento di attrito tra Peruzzi e le autorità inquisitoriali si verificò nel giugno 1572, quando egli si rifiutò di votare durante una ...
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FUSCO, Paolo
Silvano Giordano
Nacque a Ravello agli inizi del sec. XVI da Alberto, di famiglia patrizia, e Luisa Setaro. Si indirizzò per tempo allo stato ecclesiastico e conseguì il dottorato in utroque [...] Armagno, protonotario apostolico, e Domenico Bianco di Fano, in funzione di cancelliere. La visita esaminò i problemi suscitati dall'attrito tra il clero e l'università di Sarno circa il pagamento delle decime parrocchiali.
Il clero di Sarno non ...
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BEZERRA de la Quadra, Giovanni
Giuseppe Scichilone
Nato in Estremadura nella prima metà del sec. XVI e abbracciata ancor giovane la carriera ecclesiastica, entrò a far parte del tribunale dell'Inquisizione [...] un familiare del S. Uffizio chiamato in giudizio davanti alla Gran Corte e al viceré. In questa situazione di notevole attrito il B. mostrò di non essere disposto ad abbandonare il campo per primo; anzi si preoccupò spesso di sviluppare iniziative ...
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BORROMEO, Vitaliano
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano il 3 marzo 1720, in una delle più nobili famiglie milanesi, terzogenito del conte Giovanni Benedetto e di Clelia del Grillo. Dopo aver compiuto [...] delle norme che riformavano il tribunale dell'Inquisizione in Toscana, il B. cercò di evitare ogni superfluo motivo di attrito, invitando alla moderazione lo zelante vescovo di Pienza, Francesco Maria Piccolomini, che non esitava a fare abuso di ...
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Corso d’acqua permanente, con portate più o meno costanti.
Geografia
Caratteristiche
Un f. è il principale meccanismo che assicura lo smaltimento delle acque di una regione; in esso si versano generalmente [...] per effetto della gravità e tende a seguire un tracciato (fig. 2) in cui la perdita di energia, dovuta essenzialmente all’attrito con i materiali del fondo e alla turbolenza, sia ridotta al minimo. La velocità della corrente è funzione della pendenza ...
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copti (ar. qubt o qift, derivato dal gr. Aiguptios «egiziano»)
copti
(ar. qubṭ o qifṭ, derivato dal gr. Aiguptios «egiziano») Nome dato, dopo la conquista islamica del 7° sec., alla popolazione egiziana [...] colpirono duramente la comunità, dando il via a un’emigrazione massiccia verso i Paesi occidentali. A tale inasprimento fece seguito, dalla fine del sec. 20°, un costante attrito interreligioso con la popolazione musulmana, tuttora presente. ...
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BONITO
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Succeduto a Costantino non sappiamo in quale anno, ma comunque intorno alla metà del sec. XII, B., ventiduesimo vescovo di Cagliari, assunse il governo della sua diocesi in un momento particolarmente [...] tuttavia sottoposti gerarchicamente all'autorità del vescovo nella cui diocesi essi operavano. A queste ragioni di attrito si aggiungevano le crescenti limitazioni del potere episcopale connesse con l'esercizio, da parte dei diversi insediamenti ...
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BORGIA, Andrea
Gaspare De Caro
Appartenente ad un ramo minore della grande famiglia valenciana illustrata dai pontificati di Callisto III e di Alessandro VI, ramo trapiantato nello Stato ecclesiastico [...] Della Rovere.
Si trattava, in sostanza, di mantenere il duca nelle sue buone disposizioni, non provocando occasioni di attrito ed evitando di creare difficoltà a un tranquillo passaggio di poteri. Senza alcuna veste diplomatica ufficiale, proprio per ...
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DUSMET, Giuseppe Benedetto (al secolo Melchiorre)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 15 ag. 1818, primo di sei figli, da Luigi Dusmet Desmours e da Maria dei marchesi Dragonetti Gorgone e fu battezzato [...] dei beni materiali, e forse una certa sensibilità, presente in taluni, per i fermenti politici dell'epoca, crearono un forte attrito tra la comunità e un elemento inflessibile come il D., tanto che il capitolo generale dell'Ordine tenutosi a Perugia ...
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attrito2
attrito2 s. m. [dal lat. attritus -us, der. di atterĕre «sfregare»]. – 1. a. Forza resistente che si produce nel contatto tra due corpi premuti l’uno contro l’altro e che ostacola il movimento dell’uno rispetto all’altro. In partic.,...